E’ un gruppo caratterizzato dalla presenza di sole percussioni brasiliane che suonano al ritmo di samba e axé (surdo, caixa, repinique, tamborim, ganza, agogo, timbales). Insieme alla musica anche tanto movimento: le coreografie, infatti, si uniscono al coinvolgente ritmo Bahiano e a scatenatissime percussioniste.
La serata proseguirà al bar Garibaldi con la presentazione del libro “Il Samba di Scarlatti” con l’autore Alberto Riva. Un noir travolgente, le cui pagine scivolano tra le dita al ritmo di samba. Immigrati italiani corrotti e potenti, storie di favela e di microcriminalità, cucina europea mista ad atmosfere brasiliane intrise di saudade. Il tutto, però, senza i soliti stereotipi, violenza gratuita o facile esotismo. A far da sfondo alle investigazioni di Franco Scarlatti c’è Rio de Janeiro, ovvero “a cidade maravilhosa”.
Un Dj set accurato continuerà a mantere viva la piazza fino alle ore 21, ora in cui, a conclusione della serata, si esibirà in concerto (gratuito) la cantante brasiliana Rosalia De Souza che con la sua dolcezza e passionale determinazione farà vibrare l’intera la città del cristallo.
Partita da Rio de Janeiro, distretto di Nilopolis, famoso per le scuole di samba, eredita la grande passione verso la musica dal padre che ascoltava tanti artisti internazionali. Rosàlia vive in Italia dal 1988, dove quasi per gioco inizia a cantare in diversi locali brasiliani fino all’incontro con il noto dj Nicola Conte che le cambia la vita. Nicola Conte le produce il primo disco “Garota Moderna”, ricco di sperimentazioni, introducono infatti su una base acustica degli elementi di musica elettronica, quasi di drum’n’bass, per cercare di avvicinare le giovani generazioni alla bossa nova. Lo scopo era quello di andare avanti per riscoprire e non per dimenticare le proprie origini, quelle brasiliane della cantante, per mantenere vive le proprie radici, senza però cristallizzarsi nel passato.
Fuori Luogo è una rassegna culturale estiva colligiana in cui dei giovani volontari sono gli artefici dell’organizzazione e della promozione del Festival, con l’intento di portare fuori dai luoghi comuni (Teatro del Popolo, biblioteca, Sonar, museo) le attività di teatro, musica e cultura in spazi “impensati”.
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