Verranno dal Lazio, dall’Emilia, dalla Lombardia, da tutta la Toscana per unirsi a Ginevra Di Marco, a Francesco Magnelli e Andreino Salvadori e festeggiare in una cena-raduno il travolgente successo del crowdfunding del loro nuovo progetto musicale, “La Rubia canta la Negra”, l’omaggio a Mercedes Sosa che diventerà disco nei prossimi mesi.
Ginevra Di Marco ha scelto la Valdelsa senese, Poggibonsi, per salutare e ringraziare i suoi ammiratori, perché da tempo la Valdelsa e Siena sono amiche della sua arte. Molti e memorabili i concerti e le apparizioni, al Cassero della Fortezza di Poggio Imperiale, al Teatro Politeama, al Teatro Verdi, al Teatro dei Varii, al Teatro dei Rinnovati, in piazza del Campo, al Teatro dei Leggieri. Sarà un incontro informale e divertente, all’insegna di una convivialità emozionante e affettuosa con momenti di conversazione che si alterneranno a racconti, immagini, alla presentazione del progetto.
La serata, presso la Sala “La Ginestra” di via Trento a Poggibonsi, con inizio alle ore 20.30, è organizzata da Ass. “la Scintilla” in collaborazione con Sonar – La casa della musica e Blue Train Club -circolo ARCI. Prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni scrivere a lascintilla.associazione@gmail.com oppure telefonare ai seguenti numeri: 3477066827
3478151312
Scrive Ginevra Di Marco: “Non ho mai sentito una voce più bella di quella di Mercedes, é stata la voce che mi ha fatto riconsiderare il significato del termine “cantare”; una voce colma di sonorità, un tesoro che spalanca l’anima. C’é qualcosa in lei che non si sa da quale profondità provenga. Un timbro purissimo, legato alle sue radici ma capace di trasmettere una straordinaria universalità, un amalgama equilibrato e perfetto tra intimità e vita collettiva. Ho sempre ammirato, insieme al suo formidabile talento, il coraggio di utilizzare la sua voce come strumento di mediazione per tutti gli uomini messi a tacere dalla violenza, dall’ingiustizia e dall’abbandono. Mercedes Sosa ha conosciuto l’esilio e un’indicibile sofferenza per le sue scelte ma ha continuato a cantare sui palchi più prestigiosi del mondo e l’eco della sua voce ha saputo arrivare in ogni angolo della Terra. Ha contribuito ad educare al dovere civico. Quando canta è una bandiera alzata e al contempo un cuore che non cessa di gemere; una donna calata nel suo tempo ma che ha elevato la sua arte a vette uniche, una voce che è dono, grazia e mistero uniti a un forte senso di responsabilità intellettuale, feroce nella sua coerenza. E che la mia voce possa infondere, attraverso le sue canzoni, un po’ di quel vento di speranza che lei ha saputo spandere su tutta la Terra”.