per la regia di Maurizio Lupinelli, che aprirà la rassegna venerdì 29 marzo, e gli spettacoli delle compagnie di teatro sociale attive nel territorio senese e fondatrici del progetto (laLut, EgoSum/Irene Stracciati Danza) che presenteranno domenica 30 pomeriggio al Teatro dei Rozzi Ubu Re, dal celebre testo di Alfred Jarry, e Come d’autunno sugli alberi le foglie, apologia della fragilità umana e della poesia ispirata ai versi di Ungaretti.
È previsto inoltre per la mattina di sabato 30 un laboratorio teatrale condotto dallo stesso Lupinelli con i suoi attori e quelli dei laboratori di teatro e salute mentale condotti da laLut a Siena e in Val d’Elsa nell’ambito del progetto sostenuto e finanziato da USL Toscana sud-est / DISM Siena e a cura della Cooperativa Sociale Valle del Sole.
È lo spettacolo di Nerval Teatro, per la regia di Maurizio Lupinelli a dare il via alla quarta edizione di Metamorfosi venerdì 29 marzo alle 21.15 al Teatro dei Rozzi.
Sinfonia Beckettiana è un omaggio all’opera di Samuel Beckett e all’iconografia di Alberto Giacometti. A partire dal desiderio di mettere in relazione il loro immaginario Nerval Teatro ha avviato un percorso di ricerca con gli attori e le attrici diversamente abili del Laboratorio Permanente in residenza ad Armunia. Con sorpresa è emerso quanto le loro nature disarmanti e giocose siano vicine al mondo di Albero Giacometti e perfette nel far rivivere alcune situazioni stralunate e al limite che i testi di Beckett ci propongono.
In questo percorso di commistione tra linguaggi artistici differenti sarà fondamentale il ruolo della musica nel garantire connessioni tra i diversi piani di lettura dello spettacolo.
In scena, oltre alle attrici e agli attori del Laboratorio Permanente, il pianista Matteo Ramon Arevalos e il violinista Stefano Gullo che eseguiranno dal vino brani scelti dall’opera dei compositori Arvo Pärt e Valentyn Syl’vestrov.
Alle 18 di sabato 30 è previsto, in occasione dell’inaugurazione di Metamorfosi, presso il Teatro dei Rozzi, un incontro aperto al pubblico con la compagnia.
Il giorno successivo allo spettacolo, Maurizio Lupinelli condurrà presso la Corte dei Miracoli un laboratorio teatrale con i suoi attori e quelli dei laboratori di teatro e salute mentale condotti da UgoGiulio Lurini, Silvia Franco, Andrea Carnevale e Marta Mantovani (laLut) nell’ambito del progetto sostenuto e finanziato da USL Toscana sud-est / DISM Siena e a cura della Cooperativa Sociale Valle del Sole.
Un’importante occasione di incontro e di scambio per tutti questi attori, che avranno modo, insieme, di lavorare su un immaginario a partire dal percorso di ricerca su Beckett intrapreso dal regista ravennate.
Nerval Teatro ha sviluppato e radicato nel territorio toscano un’esperienza teatrale unica nel suo genere, realizzando, a partire dal 2007, per Armunia Festival Costa degli Etruschi un Laboratorio permanente dedicato ai linguaggi del teatro con persone diversamente abili del territorio della Bassa Val di Cecina (LI).
Il laboratorio nell’ambito di Metamorfosi avrà come sfondo l’immaginario beckettiano; affidandosi al movimento, al gioco nutrito di inconsapevolezza e inventiva il gruppo scoprirà come far rivivere alcuni personaggi e situazioni presenti nell’opera di Samuel Beckett. In questo percorso faranno da guida alcuni testi dell’autore irlandese, come Aspettando Godot, Finale di partita e Giorni felici, ma sarà lasciato lanche spazio all’improvvisazione e alla conoscenza reciproca.
Domenica 31 marzo, a partire dalle 17, al Teatro dei Rozzi, un doppio appuntamento con gli spettacoli “Ubu Re” e “Come d’autunno sugli alberi le foglie”.
“Ubu Re” è lo spettacolo tratto dal celebre testo di Alfred Jarry frutto del laboratorio teatrale integrato di Teatro e Salute mentale condotto da UgoGiulio Lurini e Silvia Franco de laLut, promosso dalla Cooperativa Sociale Valle del Sole e sostenuto da USL Toscana sudest / DISM Siena.
Quando Alfred Jarry scrive “Ubu roi” non è ancora cominciato il secolo con cui le millenarie civiltà occidentale e orientale hanno regalato al mondo i più sanguinari dittatori della storia. Ma gli esempi, storici e letterari, non gli mancano certo.
Jarry si ispira al “Macbeth” di Shakespeare, per una riscrittura in forma di farsa, non meno tragica ma certo più divertente: un testo geniale, che nel 1896 rivoluziona la drammaturgia europea, aprendo alle sperimentazioni delle avanguardie storiche d’inizio XX secolo.
Ultima tappa di un progetto durato tre anni, il lavoro della compagnia cerca di rimanere fedele allo spirito di Jarry attraverso la messa in scena di una farsa nera e grottesca con caratteri da fumetto.
Il testo dell’autore, spesso, è tradito dal testo riscritto dagli attori e frutto di improvvisazione. Questo processo, però, non va a tradire il gioco teatrale che l’opera suggerisce, anzi lo potenzia e lo amplifica. Gli attori giocano più ruoli in un passaggio continuo di finzione e ancora finzione.
Il secondo appuntamento per domenica 31 marzo al Teatro dei Rozzi è con il debutto di “Come d’autunno sugli alberi le foglie”, l’ultimo spettacolo del gruppo stabile di danzatori con sindrome di Down nato nel 2014 da un progetto omonimo, frutto della collaborazione tra Irene Stracciati, danzatrice e coreografa senese e l’associazione DownDadi di Padova.
Quarto spettacolo per le sette danzatrici/attrici con sindrome di Down che in Come d’autunno sugli alberi le foglie sono affiancate da sei giovanissime danzatrici dai nove agli undici anni, un attore professionista e due danzatori, psichiatrici, che fanno parte del progetto EgoMuto con la cooperativa Nazareno di Carpi, dove Irene Stracciati è al suo secondo anno di attività di laboratorio di danza contemporanea.
Lo spettacolo è un’apologia della fragilità umana e della poesia: di chi vive un gradino sotto agli altri, ai certi, ai felici, di chi vacilla e tentenna di fronte allo specchio della vita.
Nessuna narrazione: visioni; i personaggi non esistono, sono ombre, ripetizioni di sé o di qualcuno che non esiste, o non vuole esistere. Un circo di anime, in cerca di pace.
Se le foglie non si agitassero, come sarebbero tristi gli alberi, e noi pure. E. Degas
Sabato 30 marzo alle 21, presso lo spazio Irene Stracciati Danza in viale dell’Artigianato 2B, avrà luogo una prova aperta dello spettacolo.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Gli spettacoli Sinfonia Beckettiana, Ubu Re e Come d’autunno sugli alberi le foglie sono a pagamento, tutte le informazioni sul sito del Comune di Siena e al numero 0577/46960.
Tutti gli altri eventi sono ad ingresso gratuito.
Il laboratorio di sabato 30 è riservato ai gruppi citati nel presente programma.
Il numero di posti per la prova aperta dello spettacolo Come d’autunno sugli alberi le foglie prevista per sabato 30 marzo è limitato, si prega dunque di prenotare entro venerdì 29 marzo scrivendo all’indirizzo metamorfosi.teatrosociale@gmail.com