Anche quest’anno la grande festa dedicata alla ricerca porterà i suoi protagonisti nelle strade e nelle piazze del centro storico di tutte le città coinvolte, e aprirà le porte dei laboratori ai cittadini che potranno parlare con i ricercatori, apprezzarne la competenza e la passione e conoscere l’impatto positivo che i risultati delle loro ricerche hanno sulla qualità della vita di tutti i giorni.
“Si tratta di un evento importante e necessario – sottolinea la vice presidente della Toscana, Monica Barni – Spesso si parla di ricerca e università senza conoscerle. E’ bene dunque che la ricerca si racconti e si metta in mostra e l’invito è quello di approfittare di questo evento per andare a vedere cosa le università e i centri di ricerca, di cui siamo orgogliosi, realmente fanno: non qualcosa di astruso e indefinito, ma qualcosa che concretamente può aver a che fare con la nostra vita di tutti giorni”.
Promosso dalla Regione Toscana, nell’ambito del progetto per l’autonomia dei giovani Giovanisì e coordinato dall’Università di Siena, “Bright 2017” vede la partecipazione delle Università di Firenze, Pisa, Siena e Siena-Stranieri, delle Scuole Superiori Sant’Anna e Normale di Pisa, e IMT Alti Studi Lucca, insieme al CNR (area della ricerca di Pisa), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Sezione di Pisa).
La Notte dei ricercatori si svolge in contemporanea in oltre 250 città in tutta Europa, grazie al supporto della Commissione Europea nell’ambito delle Azioni Marie Skłodowska-Curie, volte a favorire la carriera dei ricercatori. La storia della chimica e fisica polacca naturalizzata francese, premio Nobel per la scoperta delle radiazioni nel 1903 e poi ancora nel 1911, non a caso viene indicata sui manifesti dell’evento come un’ispirazione da seguire.
Così la presentazione di “Bright2017” che c’è stata stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della giunta regionale, è diventata l’occasione anche per sottolineare la necessità di una “rilegittimazione sociale” del lavoro di ricercatori, scienziati e università “contro leggende e falsi miti che confondono la realtà delle cose” e di una ‘terza missione’ che non è solo “il trasferimento tecnologico ma anche la divulgazione culturale”, tra conoscenza e creatività.
Con un articolato programma di iniziative che coinvolge tutto il territorio regionale, “Bright 2017” vuole essere un evento dedicato alla scienza e all’apprendimento interattivo, offrire occasioni di incontro con i ricercatori, per parlare con loro e scoprire cosa fanno concretamente con il loro lavoro quotidiano, in modo coinvolgente e con tanto entusiasmo. Diffusa è stata la partecipazione e la curiosità nelle edizioni passate.
Gli eventi sono pensati per la partecipazione di persone di tutte le età, in compagnia della famiglia, con la scuola, gli amici o da soli, curiose di capire come funzionano le cose, avventurandosi dietro le quinte dei laboratori normalmente chiusi al pubblico. Gli eventi si svolgeranno dal pomeriggio fino a tarda notte ad Arezzo, Calci, Firenze, Grosseto, Lucca, Pisa, Pontedera, Portoferraio, Prato, Siena e Viareggio, e con linguaggi e modalità nuove proporranno al grande pubblico i temi più attuali della scienza e della ricerca, con un’attenzione particolare all’impatto sulla vita quotidiana, all’innovazione e alla progettazione del futuro.
I programmi per ogni città, in continuo aggiornamento, sono pubblicati sul sito dedicato www.bright-toscana.it, ed è possibile seguire le anticipazioni e le notizie su Facebook (www.facebook.com/brighttoscana) e Twitter (@brightoscana: #bright17 #brightoscana). La Notte dei Ricercatori in Toscana è un progetto finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020 nell’ambito del grant n. 722944 – BRIGHT.