E’ quanto emerge dal bilancio previsionale 2017 approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana che prevede un aumento dei servizi offerti appannaggio degli iscritti negli Atenei della regione a fronte di un contenimento della spesa corrente.
Nonostante le recenti novità sul trattamento IVA imposte dall’Agenzia delle Entrate anche per le istituzioni no profit abbiano costretto la Regione Toscana ad un trasferimento aggiuntivo di risorse al DSU Toscana per assicurare l’erogazione della borsa di studio a tutti i vincitori che quest’anno erano oltre 1800 in più rispetto al 2015, l’Azienda non presenta alcun deficit e si è organizzata per accantonare prudenzialmente risorse per far fronte ad eventuali future decisioni sui meccanismi del trattamento dell’imposta sul valore aggiunto.
L’Azienda DSU Toscana si è infatti sempre distinta nel panorama nazionale per una rilevante offerta quantitativa e qualitativa di servizi, promuovendo anche interventi sperimentali oltre a quelli previsti dalla normativa di riferimento, indirizzati alle fasce di reddito di solito escluse dai benefici.
E’ il caso della borsa servizi che prevede un piccolo contributo monetario, la gratuità della mensa e agevolazioni per i trasporti pubblici a tutti i richiedenti esclusi dalla borsa di studio perché in possesso di indicatori Isee di poco superiori a quelli previsti dal bando. Soggetti che certo non possono essere consideranti abbienti. L’Azienda andrà incontro anche a questa tipologia di utenza erogando a partire dai primi giorni del 2017 circa 500 borse servizio con l’impegno di monitorare e contenere i costi di gestione al fine di dare lo stesso contributo a tutti coloro che hanno fatto domanda e sono risultati idonei.
Sono state poi incrementate le risorse per la mobilità internazionale studentesca e continua l’impegno economico per dare vita in collaborazione con la Regione Toscana ai tirocini curriculari ed assegnare i voucher per il sostegno della formazione post laurea in Italia.
L’Azienda DSU Toscana ha deciso di rimodulare le tariffe dei pasti per continuare a garantire un accesso equo e sostenibile alla ristorazione universitaria agli studenti economicamente più svantaggiati aumentando il prezzo del pasto, che alla tariffa massima di 4,50 euro rimane comunque ben al di sotto dei valori di mercato, per gli studenti con ISEE più elevato.