Gil Badaró nasce nel sud del Brasile, a Porto Alegre, capitale dello stato di Rio Grande do Sul. Fin da piccolo Gil si dedica con passione allo studio della chitarra. La carriera artistica ha inizio proprio nella sua Porto Alegre, dove ha modo di esibirsi nei maggiori locali, interpretando i classici della cultura carioca.
È nel 1980 che decide di tuffarsi nei ritmi metropolitani di San Paolo; produce il suo primo disco, “Tem que se produzir”, accolto dalla critica con molto interesse. A questo segue un tour radiofonico di grande successo e la possibilità di farsi strada anche fuori dal Brasile. Così Badaró vola in Uruguay, a Punta del Este, celebre stazione turistica che ospita ogni anno il Festival Cinematografico. La musica di Gil Badaró è ascoltata e apprezzata da numerosi personaggi dello spettacolo, la sua voce conquista il pubblico, sia cantando Caetano Veloso, Gilberto Gil, Djavan, Milton Nascimiento, sia interpretando i brani del proprio repertorio, a cavallo tra samba, reggae, soul, bossa, funky e, naturalmente, ogni caratteristica delle sonorità sudamericane.
Nel 1989 Gil Badaró approda in Italia accompagnato dai suoi manager: si esibisce sulla piazza romana al fianco di artisti del calibro di Pino Daniele, Tony Esposito, Edoardo Bennato, Karl Potter, e tanti altri.
Partecipa al film “Sette assassini e un bassotto” con Ornella Muti, Giancarlo Giannini e James Belushi, nella parte del musicista; movimenta le notti romane dello Yes Brazil e di tanti altri live club. Nel 1991 si trasferisce a Firenze. Diventa l’attrazione del Maracanà, nota casa di spettacolo brasiliano. Nel ‘92 esce “Tem que se produzir II”, disco che racchiude maturità, fascino e compattezza, e l’anno successivo “Mani pulite” che, visto il titolo, suscita grande interesse e curiosità nel panorama nazionale.
Il brano “Horizonte” proietta Badaró ai primi posti delle classifiche indipendenti e vi rimarrà a lungo con circa 14.000 copie vendute. L’anno seguente organizza il suo evento al Teatro Tenda di Firenze con Tony Esposito, Eugenio Bennato e Pietra Montecorvino. Nel ‘94, sull’onda della popolarità, lascia il Maracanà e inizia una nuova vita: parte, finalmente, il primo vero tour in Italia. 1997, esce il remix di “Mani pulite”, nella versione dance, con il titolo “Manos limpas”; durante l’estate ‘99 Gil è lo special guest delle serate al Central Park, la più grande discoteca openair fiorentina. Tra il 2000 e il 2003 porta in giro lo spettacolo “Brasil du Brasil”, una sorta di musical con ballerine e capueristi, presentato da Jorge “Gegé” Neves.
Dopo un periodo di riflessione, nel 2005 Gil Badaró ritorna a calcare il palcoscenico: per lui una serie di live nel sud della Francia, quindi numerose performance in Italia, accompagnato dal bassista Pietro Moroni e Michele Zappatini alla batteria, da anni insieme all’artista di Porto Alegre, ma ormai italiano di adozione. Nel 2008 appare al “The PPP show”, serial tv, nel ruolo di sacerdote- musicista. L’anno successivo si esibisce in Grecia, ottenendo un bel successo. Da segnalare, nell’agosto 2010, la partecipazione al Festival Internazionale di Santa Fiora, evento dedicato alla musica classica, che per la prima volta ha voluto ospitare un artista che con la classica non ha molto a che fare. Ma la musica di Gil penetra qualsiasi barriera, entrando magicamente nel cuore di chi ascolta, qualsiasi sia il contesto.
2011: l’anno inizia con un tour in Brasile, nella sua Porto Alegre, poi ancora concerti in Italia e in Grecia. Dal primo di giugno, è in distribuzione internazionale su iTunes con l’album “Mani pulite”, remasterizzato per l’occasione. Nel 2012 Badaró scrive nuovi brani, tra cui “Vita da cani” e “Que pensa”. L’obiettivo è di pubblicare presto una raccolta di inediti e cover riarrangiate. In tourneé con il suo “Tributo a cançao brasileira”. I brani più cult brasiliani sono riproposti con uno stile molto personale, senza mai abbandonare il senso originale della canzone, passando attraverso atmosfere jazz, progressive, pop e anche – a modo suo – psichedeliche. Il 2013 rappresenta per Gil una tappa molto importante del suo percorso: festeggia 40 anni di carriera.
Estate 2014: esce il singolo “Pra voçe”, accompagnato dal videoclip. È il nuovo progetto di Gil, stavolta in versione lounge. Il brano, prodotto allo studio Groove di Terni, è disponibile su gilbadaro. com con download gratuito; il videoclip è realizzato da Gabriele Malagoli. Per l’occasione, Gil abbandona la linea latin per avvicinarsi a sonorità più commerciali, a cavallo tra lo stile lounge e la dance, con arrangiamenti decisamente essenziali e il mixing di Giovanni De Rosa. Nel mese di novembre, viene pubblicato l’album “Leblon”, distribuito digitalmente su iTunes, Google Play, Amazon Mp3, Spotify e Deezer. Otto pezzi inediti: oltre al singolo”Pra voçe”, da segnalare la ballad “Exatamente”.
Oggi Badaró ha concentrato la sua attività nei concerti: lo accompagnano il bassista Pietro Moroni e Michele Zappatini alla batteria, da anni insieme all’artista di Porto Alegre, ma ormai italiano di adozione.