Siena Free accompagna i suoi lettori verso l’appuntamento con le Elezioni amministrative del 14 e 15 maggio con una guida alla scoperta dei programmi, delle idee e delle proposte di ciascuno dei candidati a sindaco, uno al giorno. Per tutti le stesse 15 domande, per approfondire alcuni dei temi centrali per il presente e il futuro della città. Concludiamo questo percorso con NICOLETTA FABIO, candidata sindaco di Siena per le liste Fratelli d’Italia, Nicoletta Fabio Sindaco, Forza Italia-Udc-Nuovo Psi, Movimento Civico Senese e Lega Salvini Premier.
Nicoletta Fabio, cosa promuovere e cosa bocciare dell’operato e della visione dell’amministrazione uscente?
“Sicuramente molte cose non sono andate e questo è sotto gli occhi di tutti i cittadini. Altre invece sì, come ad esempio l’approvazione del Piano Operativo o i progetti avviati con i fondi del Pnrr dei quali la prossima amministrazione dovrà garantire la continuità. Quello che è da bocciare è il metodo: tutti hanno lamentato una mancanza di dialogo tra il Sindaco e i cittadini. Per me il sindaco deve ascoltare e avere un contatto diretto con le persone. È essenziale per capire dai diretti interessati quali siano le problematiche e per trovare insieme le soluzioni più efficaci. Da sindaco il mio impegno sarà quello di essere sempre presente sul territorio e trasparente rispetto a tutte le decisioni da prendere insieme alla macchina comunale”.
Qual è il quartiere simbolo a cui guardare come simbolo della sua azione amministrativa?
“Tutto il territorio di Siena avrà dalla mia amministrazione la stessa cura ed attenzione. Qui faccio solo alcuni esempi, non esaustivi. Durante queste settimane di campagna elettorale ho avuto modo di vedere con i miei occhi i disagi che alcune comunità vivono. Tra questi, ad esempio, la zona dei Pispini, molti cittadini mi hanno sollevato problemi legati a carenza di parcheggi, rifiuti e sicurezza notturna. Intendo impegnarmi anche per il quartiere di Isola d’Arbia per il pericoloso attraversamento pedonale sulla vecchia Cassia, i disagi del traffico dovuti al passaggio a livello e l’assenza della segnaletica orizzontale.
Da migliorare la situazione di un quartiere come Sant’Andrea a Montecchio, eccessivamente isolato con mancanza di servizi, negozi, trasporto pubblico, problemi di sicurezza e aree verdi da manutenere. Questi sono solo tre dei tanti quartieri che hanno bisogno di ascolto e sostegno con interventi mirati ed efficaci”.
Nel 2023 in che modo lo storico legame di Siena con Banca Mps, alla luce del mutato scenario, può evolvere in un rapporto maturo?
“Banca Monte dei Paschi di Siena è un attore fondamentale sia da un punto di vista istituzionale, per il contributo che offre in termini di competenze a tutti i settori economici presenti in città, ma anche finanziario, per l’attività di erogazione del credito alle imprese senesi. Non scordiamoci che la Banca offre lavoro a un numero rilevante di senesi. Mi impegnerò affinché questa funzione di protagonista del Pil locale venga garantita anche in futuro. E’ necessario vigilare sulla sua autonomia e soprattutto tutelare i livelli occupazionali”.
Tra l’eccellenza di alcuni settori e l’impatto sulla quotidianità dei cittadini, quali sono le sfide più importanti della sanità senese e quali sono le proposte in campo?
“Tra le principali sfide direi la risoluzione alle lunghe liste di attesa per una prestazione specialistica, oltre alle difficoltà incontrate nei Pronto soccorso e nell’interazione con il personale sanitario. Il ricorso sistematico alla medicina privata non deve essere una soluzione, i cittadini devono potersi curare a prescindere dal reddito. Ricorrere al privato a causa delle mancanze riscontrare nella sanità pubblica non è la soluzione.
Per quanto su Siena siano presenti due aziende sanitarie, la Asl Toscana Sud Est e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, il ruolo del sindaco di Siena è comunque molto importante, in quanto garante del diritto alla salute dei suoi concittadini. Questo ruolo sarà esercitato puntualmente da me anche tramite il relativo assessorato, e dal Consiglio comunale attraverso la commissione competente, con una continua azione di stimolo sulle direzioni generali delle due aziende sanitarie, incalzandole sulla necessità di una continua e strutturata collaborazione e di un indispensabile coordinamento teso ad evitare doppioni e sovrapposizione di funzioni, e soprattutto un corretto e fluido rapporto tra medicina territoriale e medicina ospedaliera, ognuna per le sue specifiche competenze”.
L’Università è una risorsa non misurabile non solo in termini di sapere, ma anche di capitale umano e demografico. Da questo punto di vista che rapporto immagina con la città?
“Vedere scendere nelle graduatorie le Università della nostra città per me è fonte di grande dispiacere. Noi abbiamo bisogno di riportare in alto la nostra formazione e far occupare a Siena il posto che merita nelle classifiche. Per me la ricerca, le Università e l’alta formazione musicale sono ambiti di eccellenza di Siena e per questo vanno valorizzati e sostenuti. Le Università deve fare “impresa”, ovvero dare ai giovani la possibilità di poter mettere in campo ciò che hanno imparato, e dunque deve creare opportunità che possano garantire un buon futuro lavorativo agli studenti”.
Quali sono le sue idee perché il Biotecnopolo sia un volano attorno a cui pensare la città del futuro?
“Il Biotecnopolo oltre a promuovere e sviluppare la ricerca applicata e l’innovazione nel campo delle biotecnologie, svolge le funzioni di hub anti-pandemico, pensato per prevenire eventuali future pandemie ed oggetto di un importantissimo finanziamento Pnrr. Il Centro nazionale anti-pandemico ha nella sua mission anche ‘un focus su nuovi vaccini ed anticorpi monoclonali’. Pertanto, rappresenta una grande opportunità per Siena, un potenziale volano di sviluppo e possibilità di occupazione se saremo capaci, di valorizzare le eccellenze già presenti sul nostro territorio.
Dobbiamo individuare i migliori profili che abbiamo, siano essi ricercatori, docenti, scienziati o imprenditori, e lavorare con i Ministeri soci fondatori per potenziare l’intera filiera delle biotecnologie ed implementare nuove attività, partendo dalle imprese senesi già molto affermate nelle biotecnologie e allargando anche ad altre realtà quali l’agroalimentare e il tessile. In questa campagna elettorale il filo diretto che ho instaurato con molti ministri renderà più facile svolgere questo compito. Il ministro Bernini ed il ministro Schillaci rappresentano certamente due figure chiave di tutto il progetto”.
Siena conta su un patrimonio culturale unico al mondo. Quali sono i progetti per valorizzarlo, come elemento identitario ma anche motore di sviluppo?
“Le iniziative inserite nel mio programma per migliorare l’appeal della città nei confronti delle varie tipologie di turismo sono destagionalizzazione con la programmazione di eventi attrattivi nella attuale “bassa stagione” (da novembre a febbraio), la programmazione di una-due mostre artistiche nell’anno di rilievo internazionale da realizzare attraverso la stretta interazione tra Pinacoteca Nazionale, Fondazione Santa Maria della Scala, Opera del Duomo e Università di Siena con la cooperazione di importanti operatori culturali, il mantenimento ed ulteriore valorizzazione degli importanti eventi sportivi già in essere come l’Eroica e Strade Bianche, la programmazione in ogni fine settimana possibile di eventi legati ai cosiddetti “sport minori”, comunque capaci di attrarre centinaia se non migliaia di appassionati, l’incentivazione con provvedimenti ad hoc del turismo enogastronomico, del turismo religioso e del turismo scolastico, senza dimenticare il turismo di “fascia alta”.
Per realizzare questi obiettivi la vicinanza del Governo e del ministro Sangiuliano sarà molto preziosa. Il Ministro mi ha personalmente assicurato la vicinanza necessaria e una presenza costante a Siena davvero non usuale ma molto ‘speciale’”.
Il turismo è una ricchezza strutturale della città. Quali misure ha pensato nell’ottica della destagionalizzazione e per uscire dalle consuetudini del “mordi e fuggi”?
“In merito al turismo ho avuto modo di avere un confronto costruttivo con diversi rappresentanti del settore. La volontà è quella di rilanciare nella nostra città un turismo di qualità, capace di porre Siena e il suo comprensorio ai livelli delle più ampie prospettive europee e internazionali. A mio avviso il turismo è un punto cardine del mio programma strettamente connesso e legato alla cultura. Dobbiamo saperci rappresentare meglio all’esterno e comunicare molto meglio le nostre bellezze, programmare e produrre eventi di qualità. Ritengo sia indispensabile creare sinergie pubblico privato, senza demonizzare il privato ma certamente nessuno pensa di dare ad altri le chiavi del Santa Maria della Scala o della Fortezza.
Il Comune deve essere garante e capofila di ogni iniziativa. Noi applicheremo la metodologia del DMO (Destination Management Organization), già sperimentata con grande successo dal Comune di Arezzo e dalla sua amministrazione di centro destra, con la creazione di una fondazione o un ente di cui il Comune è socio fondatore, con altri soci, organizzazioni del settore, soci istituzionali, soci sostenitori che possono partecipare alla governance e alle molteplici attività che avranno al centro tre parole chiave: Organizzare, Comunicare, Innovare”.
Parlando di infrastrutture, quali sono le maggiori urgenze per far uscire Siena dal suo storico isolamento e quali sono le proposte sul tema della viabilità cittadina?
“Oggi, dopo decenni di promesse disattese, è indispensabile invertire la rotta che ha visto scivolare la nostra città in un isolamento che rischia seriamente di compromettere il futuro delle nuove generazioni. Sarà indispensabile avviare una stretta collaborazione con il governo regionale e soprattutto nazionale per ottenere il completamento delle importanti opere infrastrutturali: il completamento della Siena-Grosseto, il raddoppio del cosiddetto lotto zero che la unisce alla Siena-Bettolle e il completamento della nuova Cassia per liberare dal traffico di attraversamento i quartieri a sud. Oltre alle opere già progettate, il Comune si impegnerà nella realizzazione di una nuova tangenziale ad est volta a decongestionare il traffico cittadino.
Sulle infrastrutture il ruolo dell’Amministrazione sarà decisivo soprattutto nei confronti del governo ed Anas. Su questo punto la presenza a Siena per due volte del ministro delle Infrastrutture Salvini e del viceministro Bignami rassicura sulla ferma volontà del governo di operare per far recuperare al nostro territorio il deficit infrastrutturale accumulato negli anni. Diversi, sono gli impegni già sottoscritti dal governo in campagna elettorale, diversi altri sono pronta a sottoporli loro da sindaco di Siena.
L’approccio alla gestione della mobilità da parte della nostra Amministrazione non sarà ideologico, né dettato dalle mode del momento, ma si caratterizzerà per una visione a 360° senza demonizzare l’utilizzo del mezzo privato, ma offrendo servizi tali da garantire una reale alternativa: trasporto pubblico più capillare, parcheggi scambiatori collegati con il centro, attivazione di servizi di sharing, realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili sicuri e protetti”.
Qual è, e perché, la sua scelta per la localizzazione della stazione Medio-Etruria dell’Alta Velocità?
“La questione è stata sollevata da tempo, da vari esponenti politici ed è al centro di svariati interessi economici di molte città toscane. Credo che debba essere trovata una soluzione al più presto, e per questo, ovviamente, ho già chiesto a più riprese l’aiuto e il sostegno del Governo. Il ministro Salvini si è mostrato disponibile a valutare ogni soluzione, con la maturità di chi deve compiere una scelta funzionale ad un bacino potenziale molto ampio. Aver detto – da parte del ministro – che la soluzione è affidata ad un team di tecnici esperti che valuteranno la posizione migliore rispetto al bacino potenziale, rassicura sul fatto che le ragioni oggettive che può spendere la nostra città alla fine risulteranno vincenti”.
Cos’ha in mente perché l’economia senese, che ha sempre vissuto di altro, possa diventare attrattiva anche dal punto di vista imprenditoriale per attività economiche che portino risorse e occupazione sul territorio?
“L’economia senese negli ultimi anni è attraversata da una profonda stagnazione attribuibile in parte ai devastanti effetti della pandemia (con ricadute particolari sul nostro territorio a vocazione prevalentemente turistico-ricettiva) e in parte alla più recente crisi energetica che ha depresso la marginalità delle imprese.
La crisi dei settori tradizionalmente forti per il nostro territorio (banche, università, sanità) sta conducendo progressivamente ad un riposizionamento dei redditi dei cittadini con un deciso spostamento da una componente di reddito fisso, tradizionalmente elevata, ad una componente legata al reddito variabile prodotto da attività professionali o da attività imprenditoriali. In questo non trascurabile travaso la forza di settori quali il turistico, l’agrifood e le scienze della vita possono rappresentare un’opportunità per la città per sostenere la crescita dei redditi pro-capite”.
Un segno dell’equilibrio perso è l’incapacità della città di sostenere lo sport di vertice, distante oggi dai livelli precedenti all’era Monte dei Paschi. Quali idee per un rilancio?
“É sotto gli occhi di tutti che da tempo lo sport a Siena sia andato sempre più in declino. Ovviamente aspirare ad un ritorno del Siena Calcio in Serie A è il sogno di tutti i senesi ma credo che, e lo dico con grande rammarico, non possa essere realizzabile in breve tempo. Servono imprenditori seri, desiderosi di investire sul nostro territorio e sulla nostra città, progetti concreti a lungo raggio.
Il mio obiettivo è quello di rilanciare tutti gli sport che rappresentano la storia del nostro territorio, non solo il calcio e il basket. Da sindaco non voglio dimenticarmi anche di tutte quelle società e associazioni dilettantistiche che crescono i nostri ragazzi e danno vitalità ai quartieri. Luoghi di aggregazione che sono un modello che mi sta molto a cuore per lo sviluppo del tessuto sociale senese”.
Va di pari passo la decadenza sempre più evidente di stadio e palasport, impianti sportivi che fanno capo all’amministrazione comunale. Quali progetti per la loro messa in sicurezza e un ammodernamento che li trasformi da peso a risorsa?
“È opportuno mantenere queste strutture nella loro migliore condizione di fruibilità e in modo tale da consentire ad appassionati e tifosi di frequentarle senza dover correre rischi di alcun genere. Per fare questo è opportuno che all’interno dell’Amministrazione venga affidato un incarico ad un funzionario di curare le manutenzioni, almeno trimestrali, di queste aree, mantenendole integre, programmando ed attuando gli interventi necessari per fare sì che non cadano nel degrado”.
Come immagina che debba essere un rapporto virtuoso tra l’amministrazione e la “macchina” del Palio?
“Il sindaco, nella consapevolezza dell’autonomia delle Contrade, deve intrattenere un’interlocuzione assidua e costruttiva con la comunità contradaiola in tutte le sue espressioni, premessa indispensabile per la buona gestione del Palio, di cui il Comune è l’organizzatore e le Contrade sono protagoniste. Nel reciproco rispetto dei ruoli e nella condivisione di quello che è il nostro bene comune più originale e delicato, il Palio continuerà ad essere un rito di popolo, non una festa imbalsamata né uno spettacolo da mettere in scena per compiacere il pubblico”.
Nicoletta Fabio, in vista di un eventuale, probabile secondo turno, con quale delle altre sette candidature si sente assolutamente incompatibile?
“Trovare un accordo al ballottaggio con Anna Ferretti è sicuramente incompatibile. Senza dubbio non farò apparentamenti, e non stipulerò accordi con chi impone logiche clientelari legate a interessi di potere che esulano dalla giusta amministrazione della nostra città”.
Giuseppe Nigro
Elezioni Siena, le interviste ai candidati a sindaco
- Alessandro Bisogni 6 maggio (Siena Popolare)
- Elena Boldrini 7 maggio (Movimento 5 Stelle)
- Roberto Bozzi 8 maggio (Siena in Azione – Roberto Bozzi Sindaco)
- Massimo Castagnini 10 maggio (Castagnini Sindaco, Lista De Mossi, Destinazione Terzo Polo, SiAmo Siena)
- Nicoletta Fabio 12 maggio (Fratelli d’Italia, Nicoletta Fabio Sindaco, Forza Italia-Udc-Nuovo Psi, Movimento Civico Senese e Lega Salvini Premier)
- Anna Ferretti 9 maggio (Iep!, Partito Democratico, Con Anna Ferretti Sindaca)
- Emanuele Montomoli 11 maggio (Emanuele Montomoli Sindaco)
- Fabio Pacciani 11 maggio (Sena Civitas, Per Siena, Sì Patto dei Cittadini, Civici in Comune, Siena Sostenibile, In Campo, Riscrivere Siena)