Siena Free accompagna i suoi lettori verso l’appuntamento con le Elezioni amministrative del 14 e 15 maggio con una guida alla scoperta dei programmi, delle idee e delle proposte di ciascuno dei candidati a sindaco, uno al giorno. Per tutti le stesse 15 domande, per approfondire alcuni dei temi centrali per il presente e il futuro della città. Proseguiamo questo percorso con EMANUELE MONTOMOLI, candidato sindaco di Siena per la lista Emanuele Montomoli Sindaco.
Emanuele Montomoli, cosa promuovere e cosa bocciare dell’operato e della visione dell’amministrazione uscente?
“Quella dell’amministrazione uscente è stata una pagina triste della storia recente di Siena. Dopo settanta anni di amministrazioni monocolore (o quasi) la nostra città aveva pensato di voltare pagina affidandosi al centrodestra e alla compagine di De Mossi. La realtà è stata ben diversa e i vari interessi di parte sono riaffiorati prepotentemente in chiusura di mandato. Quello che si chiude è stato un quinquennio in cui Palazzo Pubblico è stato più lontano che mai dagli interessi dei cittadini. Sono anche sicuro che qualora fosse il candidato Fabio ad arrivare al ballottaggio la maggioranza uscente si ricompatterebbe in un battibaleno per tentare di riproporre le esatte dinamiche che ben conosciamo”.
Qual è il quartiere simbolo a cui guardare come simbolo della sua azione amministrativa?
“Non penso che sia giusto guardare a un quartiere piuttosto che a un altro. Durante il corso della mia campagna elettorale, tuttavia, mi sono interessato alle periferie, incontrando spesso i cittadini che mi hanno esposto le loro problematiche. Credo che il minimo che il prossimo sindaco possa fare e partire da qui, dalle periferie, per restituire ai senesi il decoro urbano che si meritano”.
Nel 2023 in che modo lo storico legame di Siena con Banca Mps, alla luce del mutato scenario, può evolvere in un rapporto maturo?
“È inutile girarci intorno, la grande Banca Monte dei Paschi di Siena che abbiamo conosciuto tutti è ormai un lontano ricordo. Al momento non possiamo fare altro che aspettare in paziente attesa le decisioni che prenderanno da Roma. Io, a suo tempo, avevo avanzato la mia proposta per conservare almeno una quota di “senesità” all’interno della Banca. La mia promessa è che anche da sindaco continuerei questa battaglia, ne andrebbe anche della mia credibilità”.
Tra l’eccellenza di alcuni settori e l’impatto sulla quotidianità dei cittadini, quali sono le sfide più importanti della Sanità senese e quali sono le proposte in campo?
“Spesso si sente dire che il sindaco ha pochi poteri in campo sanitario ma è un discorso superficiale. La verità è che il primo cittadino ha il dovere di spendersi in prima persona per creare una rete di rapporti che vigilino sullo stato delle cose dialogando attivamente con l’Aou e con l’Asl. Proprio a questo proposito abbiamo pensato alla creazione di un tavolo permanente”.
L’Università è una risorsa non misurabile in termini non solo di sapere, ma anche di capitale umano e demografico. Da questo punto di vista che rapporto immagina con la città?
“Anche in questo settore l’amministrazione uscente ha fatto dei danni di non poco conto. È ovvio che i nostri due atenei abbiano la loro autonomia ma un sindaco non può pensare di amministrare una città senza dialogare con tutte le proprie istituzioni. Ricostruire un rapporto con i due rettorati (e col Dsu) sarà una priorità, anche nell’ottica di creare una città a misura di studente e di professore”.
Quali sono le sue idee perché il Biotecnopolo sia un volano attorno a cui pensare la città del futuro?
“Nel corso della mia campagna elettorale ho specificato che il Biotecnopolo deve essere un motore e non benzina da ardere. Spesso, negli anni, questa città ha sprecato occasioni di crescita bruciandosi opportunità importanti. Se continuiamo a pensare al Biotecnopolo come a una cattedrale nel deserto che si possa sostentare da sola faremo un enorme buco nell’acqua. Il Biotecnopolo può e deve essere sfruttato per tutte le opportunità che potrà offrire anche per un indotto esterno”.
Siena conta su un patrimonio culturale unico al mondo. Quali sono i progetti per valorizzarlo, come elemento identitario ma anche motore di sviluppo?
“Siena è da sempre seduta su una cassaforte piena di ricchezze dal valore inestimabile. Dare il giusto valore a queste ricchezze, restituendo un ruolo centrale alle istituzioni museali, è chiaramente un valore ed un obiettivo che non può essere messo da parte. In quest’ottica sarà fondamentale il rilancio del Santa Maria della Scala come vero e proprio cuore pulsante”.
Il turismo è una ricchezza strutturale della città. Quali misure ha pensato nell’ottica della destagionalizzazione e per uscire dalle consuetudini del “mordi e fuggi”?
“Purtroppo, una retorica stantia ha fatto credere che la nostra fosse una città da poter visitare in un giorno solo. Per uscire da questo circolo vizioso è fondamentale creare un’offerta turistica all’altezza di Siena. Proprio per questo abbiamo pensato ad una serie di appuntamenti di richiamo, esposizioni, da proporre con cadenza biennale”.
Parlando di infrastrutture, quali sono le maggiori urgenze per far uscire Siena dal suo storico isolamento e quali sono le proposte sul tema della viabilità cittadina?
“La viabilità è un tema cruciale per lo sviluppo di una città e Siena non fa eccezione. Sarà fondamentale riuscire a collegare innanzitutto il centro alla periferia. In questo senso, ben vengano i progetti dei parcheggi scambiatori, una soluzione ottimale che consente a chi viene nella nostra città di lasciare la macchina e raggiungere il centro storico con i mezzi. Dopodiché, il sindaco si dovrà fare carico di risolvere le criticità che affliggono la città – ad esempio l’ormai famigerato semaforo in strada dei Cappuccini – cercando soluzioni per rendere il traffico un problema meno opprimente”.
Qual è, e perché, la sua scelta per la localizzazione della stazione Medio-Etruria dell’Alta Velocità?
“La scelta vincente sarebbe senza ombra di dubbio Bettolle. Quello che per noi è l’ingresso in autostrada, a 40 minuti sia da Siena, si trova anche a metà strada con Perugia. Questa localizzazione, infatti, accontenterebbe tutti i bacini in causa, Siena, Arezzo e Perugia. Per realizzare questo progetto è necessario lavorare in sinergia col Comune di Perugia e la Regione Umbria”.
Cos’ha in mente perché l’economia senese, che ha sempre vissuto di altro, possa diventare attrattiva anche dal punto di vista imprenditoriale per attività economiche che portino risorse e occupazione sul territorio?
“Siena ha tutte le capacità e le possibilità per crescere ma per crescere sarà necessario avere fiducia nei propri mezzi con la consapevolezza delle sue possibilità. Siena non è una città di industria pesante, con ogni probabilità non lo sarà mai e non è neanche qualcosa che nessuno auspica. Noi dobbiamo investire nelle risorse che abbiamo già sul territorio e per le quali siamo riconosciuti come eccellenza: turismo e agroalimentare ma anche le scienze della vita. Tutti campi in cui servono, e serviranno, professionalità precise”.
Un segno dell’equilibrio perso è l’incapacità della città di sostenere lo sport di vertice, distante oggi dai livelli precedenti all’era Monte dei Paschi. Quali idee per un rilancio?
“Siena ha vissuto, in concomitanza con la crisi bancaria, una crisi sportiva senza precedenti. Se il mondo del basket è riuscito a ricreare una propria integrità ripartendo dalle categorie minori, il vero dramma è quello che negli ultimi anni ha visto la Robur passare di mano a proprietà dalla dubbia competenza e che hanno visto i bianconeri non iscriversi già troppe volte. Il Comune si deve spendere in prima persona e fare da garante a difesa della passione e degli interessi dei cittadini”.
Va di pari passo la decadenza sempre più evidente di stadio e palasport, impianti sportivi che fanno capo all’amministrazione comunale. Quali progetti per la loro messa in sicurezza e un ammodernamento che li trasformi da peso a risorsa?
“Studiare un piano di ammodernamento degli impianti è fondamentale per la ripartenza dello sport cittadino. Pensare ad un palazzetto in grado di ospitare anche eventi musicali o di natura varia può essere una chiave di volta in questo senso. Quanto allo stadio, si è visto negli ultimi anni che affidarsi in toto alla proprietà di una squadra di calcio è un rischio talvolta inutile. Il Comune deve essere innanzitutto responsabile delle proprie strutture”.
Come immagina che debba essere un rapporto virtuoso tra l’amministrazione e la “macchina” del Palio?
“Tutto può essere sempre migliorato, è nella natura stessa delle cose. Detto ciò, è chiaro che è fondamentale distinguere i ruoli in maniera precisa: il Comune è il Comune e le 17 Contrade sono le Contrade. L’amministrazione ha il dovere di oliare, o tentare di farlo, i meccanismi e gli ingranaggi che muovo la macchina del Palio ma dovrà farlo avendo sempre con punto di riferimento il rispetto per la nostra storia. Per fare ciò è chiaro che dovremo costruire un dialogo ancora più fitto con le Contrade”.
Emanuele Montomoli, in vista di un eventuale, probabile secondo turno, con quale delle altre sette candidature si sente assolutamente incompatibile?
“La mia candidatura non nasce per incompatibilità con nessuno, anzi, al contrario nasce dal dialogo. Se la nostra lista accederà al secondo turno, saremo disponibili ad ascoltare chi avrà la volontà di parlare con noi. Se, sfortunatamente, non dovessimo approdare al secondo turno valuteremo sul momento il da farsi. Sicuramente, per avere un dialogo costruttivo, sarà necessario costruire un perimetro ben preciso, avendo in mente i valori di cui ci siamo fatti portatori nel corso di tutta la campagna elettorale”.
Giuseppe Nigro
Elezioni Siena, le interviste ai candidati a sindaco
- Alessandro Bisogni 6 maggio (Siena Popolare)
- Elena Boldrini 7 maggio (Movimento 5 Stelle)
- Roberto Bozzi 8 maggio (Siena in Azione – Roberto Bozzi Sindaco)
- Massimo Castagnini 10 maggio (Castagnini Sindaco, Lista De Mossi, Destinazione Terzo Polo, SiAmo Siena)
- Nicoletta Fabio 12 maggio (Fratelli d’Italia, Nicoletta Fabio Sindaco, Forza Italia-Udc-Nuovo Psi, Movimento Civico Senese e Lega Salvini Premier)
- Anna Ferretti 9 maggio (Iep!, Partito Democratico, Con Anna Ferretti Sindaca)
- Emanuele Montomoli 11 maggio (Emanuele Montomoli Sindaco)
- Fabio Pacciani 11 maggio (Sena Civitas, Per Siena, Sì Patto dei Cittadini, Civici in Comune, Siena Sostenibile, In Campo, Riscrivere Siena)