Lo spettacolo prende il suo titolo dal primo manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti ed è liberamente tratto da diversi testi e manifesti di autori futuristi italiani. ‘Disprezzo della donna’ è una cantata a due voci, una lettura-concerto dedicata al Futurismo e ai futuristi ed al disprezzo della donna: contro la donna e contro l’amore che ostacolano la marcia dell’uomo, contro quei fantasmi romantici che si chiamano donna unica, amore eterno e fedeltà, contro il femminismo e contro la famiglia, contro la democrazia e contro la lussuria, contro il sentimentalismo e contro parlamentarismo. In realtà il movimento che voleva rompere tutti i ponti con il passato ed ha rivoluzionato tutti i codici artistici spazzando via tutto, rispetto alla donna è profondamente, anche se contraddittoriamente, tradizionale e continua ad inscriversi in una visione del mondo patriarcale e maschile. ‘Disprezzo della donna’, prima tappa di un percorso di rilettura, selezione, montaggio e concertazione dei testi dell’ampio e contraddittorio repertorio del futurismo italiano che impegnerà Frosini / Timpano nei prossimi mesi, è una cantata dove non si canta perché non c’è più niente da cantare, tutt’al più si può stonare, nel tentativo di capire perché il Futurismo non aveva futuro.
Ingressi € 10- ridotto € 8 (soci timbre e scintilla) – studenti scuole superiori € 5
Biglietti in prevendita presso la biglietteria del Politeama in orario cinema.
È necessario presentarsi mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo per espletare le procedure anti Covid19.