Come gli anni scorsi, l’offerta spazia dal cibo di tradizione, venduto dal ristoratore che tiene viva la consuetudine locale o di famiglia, alla pietanza preparata per l’occasione, e spesso sul posto, da un ristorante Stella Michelin: un vivace dialogo tra pietanze tipiche e innovazioni gastronomiche, tra le soluzioni creative della cucina premiata dalla stella e i sapori profondi, che dicono del legame con la terra, con le stagioni – non necessariamente toscani, certamente non stereotipati, ma sempre veri, pensati e amati.
Una giornata di festa finalizzata al mangiar bene e stare bene insieme, in un luogo di accattivante bellezza, tra mura antiche, prati e vigneti.
7000 persone nella scorsa edizione, 22.000 porzioni di cibo, 80 volontari, 5000 bicchieri di vino, 37 stand, 8 chef stellati Michelin.
Gli chef stellati che parteciperanno a questa quinta edizione sono: Valeria Piccini del ristorante “da Caino” (Montemerano, GR), Riccardo Agostini del ristorante “Il Piastrino” (Pennabilli, RN), Antonio Guida, chef alla guida del ristorante “Seta” al Mandarin Oriental Hotel (Milano), Cristiano Tomei de “L’Imbuto” (Lucca), lo chef Errico Recanati del ristorante “Andreina” (Loreto, AN), Filippo Saporito chef del ristorante “La Leggenda dei Frati”, che ha riaperto a Firenze nel complesso museale di Villa Bardini. “La Bottega del 30”, ristorante del borgo di Villa a Sesta, stella Michelin da 20 anni, “Il Colombaio” (Casole d’Elsa, SI) con il suo chef Maurizio Bardotti.
Ad essi si aggiungono i piatti offerti da ristoranti locali, e degli artigiani della gastronomia ambulante, che hanno ormai riservato al Dit’Unto un posto privilegiato nella propria agenda.