L’evento, organizzato dalla Fondazione Orizzonti d’Arte in collaborazione con l’associazione GEC (Gruppo Effetti Collaterali), il Comune di Chiusi e tanti tra volontari e collaboratori, darà vita ad una due giorni alternativa dove: concerti, esibizioni artistiche, incontri, mercatini e ristorazione la faranno da padrone.
Venerdì 8 luglio sul palco principale saliranno i Suuns band canadese di Montreal che dopo il trionfale esordio con “Images Du Futur”, hanno fatto il ritorno sulla scena musicale con “Hold/Still”, uscito il 15 aprile. I Suuns porteranno sul palco del Lars Rock Fest anche il terzo album sviluppato in studio che si presenta come un lavoro enigmatico composto da 11 tracce psichedeliche, elettroniche e al tempo stesso austere, sensuali e fredde, ma pur sempre ricche di un perfetto equilibrio e controllo.
Sabato 9 luglio la scena sarà invece tutta per i Wire band formatasi a Londra nel 1976, con all’attivo 15 album in studio e Citati come fonte di ispirazione da Sonic Youth e The Cure.
Colin Newman, Graham Lewis, Robert ‘Gotobed’ Grey e il nuovo chitarrista Matt Simms hanno scelto Chiusi, come unica data italiana, dove portare anche i brani del nuovo mini-LP intitolato “Nocturnal Koreans” dopo il successo clamoroso dell’omonimo “Wire” uscito solo alcuni mesi fa.
Direttore artistico della quinta edizione del Lars Rock Fest ancora una volta Alessandro Sambucari, figura e mente storica del festival che darà così una decisa continuità al progetto dopo il successo dello scorso anno.
“Per tanti motivi – dichiarano il primo cittadino e l’assessore alla qualità della vita di Chiusi – pensiamo che questo sia l’anno della svolta per il Lars Rock Fest. In primo luogo cambiamo location e ci spostiamo in uno spazio molto più grande a dimostrazione della voglia e dell’interesse che il nostro festival negli anni ha saputo conquistare. Oltre a questo anche quest’anno abbiamo puntato sull’alzare l’asticella della qualità delle proposte musicali coinvolte e, infatti quest’anno abbiamo due band riconosciute di primo livello in ambito internazionale. Infine pensiamo che sia l’anno della svolta perché sia a Chiusi sia nel territorio limitrofo, ma anche nelle città più grandi d’Italia si inizia a riconoscere il Lars come un festival di qualità e un appuntamento da non perdere. Insomma siamo soddisfatti del cammino fatto negli anni dal Lars Rock Fest, della risposta che è stata data ai giovani e naturalmente per tutto questo un grande ringraziamento va alla Fondazione Orizzonte d’Arte, all’associazione GEC, al direttore artistico e a tutti i volontari che stanno facendo qualche cosa di veramente grande per la nostra città e per tutto il territorio.”
“Abbiamo fatto delle scelte per rendere attrattivo il nostro festival rock – dichiara la presidente della Fondazione Orizzonti d’Arte – non solo in ambito locale, ma anche nazionale. Siamo soddisfatti dei primi riscontri che abbiamo avuto perché alcune delle testate giornalistiche più importanti nel settore hanno già indicato il Lars Rock Fest come uno dei festival più interessanti della prossima estate. L’auspicio è quello di avere una bella partecipazione anche grazie alla nuova location dei giardini pubblici e alla nuova gestione in autonomia del ristorante.”
Continuiamo a credere – dichiara il presidente dell’associazione GEC – che un festival musicale debba avere prima di tutto un’idea artistica così da proporre al pubblico qualche cosa di interessante. Accanto alla musica, che ovviamente sarà la protagonista, ci saranno tanti altri ingredienti che faranno della quinta edizione del Lars una vera e propria festa.”
Considerati i gruppi “headliner” di quest’anno nonché la risposta entusiasta espressa sui social network da centinaia di fan appena appresa la notizia della presenza delle due band internazionali a Chiusi, la quinta edizione si preannuncia essere la più importante di sempre e per questo l’organizzazione sta lavorando duramente per garantire la riuscita del Festival.
A questo proposito le grandi novità di quest’anno saranno due. In primis la location individuata non più in piazza XXVI Giugno, ma bensì nei giardini pubblici di Chiusi Stazione perché più grandi e idonei ad accogliere una manifestazione che sta crescendo edizione dopo edizione. La seconda sarà il ristorante gestito interamente e autonomamente dalla Fondazione dall’associazione GEC. Oltre ai due gruppi principali sul palco del Lars si alterneranno altre quattro band, tre italiane e una olandese. La musica sarà, quindi, ovviamente la vera protagonista della due giorni rock di Chiusi, ma tutti coloro che arriveranno a Chiusi troveranno anche gruppi di acquisto solidale, spazi per la fumettistica con artisti che disegneranno al momento e spazi legati al mondo del collezionismo. Considerate le aspettative per questa edizione l’organizzazione organizzerà anche delle navette per tutti coloro che alloggeranno nei campeggi o negli agriturismi del territorio durante i giorni del festival.