Il profilo qualitativo dei vini italiani è particolarmente elevato; infatti circa il 40% della produzione nazionale è costituita da vini Doc e Docg e il 22% circa da Igt.
La Toscana rappresenta il terzo produttore nazionale dopo Veneto e Piemonte ed è la maggiore produttrice di vini rossi e rosati di alto livello, tenuto conto che il 22% dei vini Doc rossi italiani provengono da questo territorio.
In particolare la provincia di Siena, con 19.820 ettari, vanta la maggiore superficie coltivata a vite della Regione annoverando tra i suoi vini ben 44 Doc e 11 Docg.
I funzionari ADM (Agenzia Accise Dogane Monopoli) di Siena e Arezzo seguono con attenzione la filiera del vino attraverso il continuo monitoraggio del territorio e fornendo assistenza alle aziende del settore che intendono costituirsi “deposito fiscale” al fine di esportare i loro prodotti, in sospensione d’accisa, in Europa e in tutto il resto del mondo.
Il controllo si estende capillarmente su 206 depositi fiscali presenti nella provincia di Siena e sui 38 di quella di Arezzo nonché sui numerosissimi piccoli produttori, con produzione inferiore ai mille hl/anno, che costantemente esportano un prodotto altamente rappresentativo della nostra cultura e tradizione costituendo peraltro un anello forte dell’economia.
I dati sono in continua crescita: nell’ultimo quinquennio la provincia di Siena ha progressivamente aumentato il numero dei depositi fiscali di vino con una media di 4 nuovi depositi all’anno.
L’attenzione di ADM si concentra sia nel contrasto alla contraffazione di vini di altissimo livello e valore commerciale, sia nell’ambito delle cessioni comunitarie, sia nel presidio dei depositi anche al fine di garantire il rispetto dei Disciplinari che regolano il settore vitivinicolo in maniera molto precisa e con direttive uniche in Europa per severità di parametri.
Si evidenzia che nell’ultimo quinquennio il valore delle cessioni intracomunitarie delle due province si aggira attorno al miliardo di euro con un volume di circa 300 milioni di litri di vino esportato (Siena 95% e Arezzo 5% del totale) mentre il valore delle esportazioni extra UE è di circa 1 miliardo e 200 milioni di euro.
Tale impegno consente a un folto numero di aziende, non solo di operare nel settore export, ma anche di salvaguardare le tradizioni e la qualità dei prodotti unitamente alla tutela della conservazione del territorio e di risorse naturalistiche e paesaggistiche ad alta vocazione turistica.