Questo l’inizio di un intervento congiunto del Coordinamento Civico Pietraserena – Sena Civitas – SPQS.
“Come in altri ambiti proviamo a dare un nostro contributo in merito ad una problematica che ha colpito duramente un’altra importante settore: quello dei trasporti, pubblici e privati, compreso quella dei tassisti. Come letto in qualche media, ma soprattutto come recepito da vari operatori, i loro introiti sono stati quasi azzerati. E purtroppo le prospettive di ritorno alla (quasi) normalità dei flussi turistici, uno dei principali incassi della categoria, appaiono piuttosto lontani.
Per questo, cercando di coniugare varie criticità e varie esigenze, ci chiediamo, e chiediamo a loro, cosa pensano di questa idea.
La fine del lockdown e la riapertura sempre più marcata delle attività lavorative e sociali in genere, potrebbe portare ad un ingolfamento del trasporto pubblico, alle prese con criteri di distanziamento e di cautele molto stringenti che potrebbero causare in molti casi ritardi e lunghe attese. Per ovviare a questo problema le grandi strutture – ospedali, università, Comune, aziende, banche, e via dicendo -, potrebbero studiare delle convenzioni con i tassisti. In questo modo i tassisti (molti dei quali dotati di auto ibride o elettriche), oltre a rivestire una funzione sociale, potrebbero ottenere benefici per la loro attività in questo
difficile momento, e gli impiegati e lavoratori, oltre a diminuire eventuali timori di carattere sanitario, potrebbero evitare di muovere tante auto (oltretutto con un solo passeggero o massimo due) e affollare i parcheggi, con relativo beneficio da un punto di vista di impatto ambientale, o appesantire il già detto delicato sistema di trasporto pubblico.
Un’idea che potrebbe essere messa in atto fino a quando non sarà finita questa emergenza, con reciproca soddisfazione per la categoria e per i cittadini.”