Tantissimi gli appassionati (migliaia le presenze stimate nei tre giorni del festival), che hanno raggiunto i giardini di Chiusi Scalo e cantato e ballato fino a tarda notte.
L’apertura del festival è stata affidata alla formazione canadese dei METZ, considerata una delle migliori band dell’alternative rock e punk-hardcore. Il palco dell’apertura ha visto anche i live del progetto post-hc romano LAGS e quello dei KINT da Modena. Protagonisti della seconda serata sono stati i CLOUD NOTHINGS da Cleveland (USA) insieme ai calabresi MCKENZIE e il dream pop/shoegaze psichedelico degli HUMAN COLONIES da Bologna. L’ultima serata ha scritto una pagina indelebile della storia del Lars Rock Fest nel momento in cui gli australiani WOLFMOHTER, band capitanata da Andrew Stockdale e ormai un riferimento mondiale, sono saliti sul palco. Con loro il trio stoner-rock romano BLACK RAINBOWS e il collettivo audio-visual di Perugia BECOMING X.
“L’edizione più rock che il Lars abbia mai vissuto – commenta il sindaco di Chiusi Juri Bettollini – complimenti al GEC e a tutti i volontari che hanno portato il vero spirito del rock nella nostra città. Otto anni fa erano in pochi a pensare che questo festival sarebbe cresciuto così tanto e adesso vediamo sul palco artisti di caratura mondiale. Divertimento, passione, amicizia, curiosità, voglia di condividere attimi di vita che non saranno dimenticai; il Lars Rock è stato tutto questo. Come amministrazione comunale continueremo ad essere vicini all’associazione GEC e a questa manifestazione e già non vediamo l’ora di vivere la nona edizione.”
Ogni serata del festival si è completata con il CAMPFIRE STAGE ovvero un after show intorno ad un piccolo falò. I gruppi che si sono esibiti in questa suggestiva cornice sono stati Augustine (venerdì), One Glass Eye (sabato) e Dead Poets Society (domenica). Insieme alla musica l’area del festival è stata completata da una serie di spazi ed eventi culturali come OPEN BOOK, che ha messo a disposizione il mondo visionario, libero e creativo dell’editoria indipendente; lo STREET MARKET dove è stato possibile acquistare vinili, fumetti, abbigliamento e prodotti di artigianato; l’ART&FUN con live drawing e laboratori artistici per adulti, ragazzi e bambini.
I migliaia di fan accorsi per la tre giorni rock a Chiusi hanno fatto vivere la città e il territorio a 360 gradi. Ogni albergo, agriturismo e campeggio di Chiusi ha registrato il tutto esaurito (molte strutture sono state prenotate anche nelle città limitrofe) e le attività ristorative hanno lavorato fino tarda notte. Un successo, appunto, senza precedenti.