Con la regia di Giorgio Gallione la produzione Teatro dell’Archivolto porta in scena il rapporto padre/figlio radiografato senza pudori, e con un linguaggio in continua oscillazione tra l’ironico e il doloroso, tra il comico e il tragico. È una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti – entrambi consumatissimi – di libertà e di autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto.
Nasce così un monologo interiore, un testo di grande forza emotiva e teatrale, comica ed etica al tempo stesso, con il quale Claudio Bisio si confronta.
La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole.
Musiche di Paolo Silvestri, alla chitarra Marco Bianchi e Laura Masotto al violino, scene e costumi di Guido Fiorato.
Biglietti in vendita solo diretta al Teatro dei Rinnovati (info in orari di apertura tel. 0577 292265), lunedì 12 febbraio dalle 17 alle 20; il 13, 14 e 15 dalle 16 fino all’inizio dello spettacolo.