Fortini, che ha svolto tutta la sua carriera accademica all’Università di Siena, alla sua attività di scrittore ha affiancato una intensa attività di traduttore: lungo oltre mezzo secolo ha tradotto Goethe, Milton, Proust, Brecht, Kafka, Flaubert, Gide, Eluard, Kierkegaard, Queneau e molti altri autori. Questo lavoro è stato costantemente suffragato da una innovativa riflessione sul tema della traduzione. Al Fortini traduttore è dedicato dunque il convegno, che si tiene dal 2 al 4 novembre, nato dalla collaborazione tra l’Ateneo, l’Università per Stranieri e il Comune di Siena.
Parteciperanno traduttori dell’opera di Fortini in altre lingue, e studiosi che hanno indagato le traduzioni fortiniane dal francese, dal tedesco e dall’inglese. Presiederanno i lavori docenti dell’Università di Siena che sono a loro volta scrittori e poeti, Romano Luperini, Stefano Carrai, Antonio Prete, e il rettore dell’Università per stranieri Pietro Cataldi, critico letterario e allievo proprio di Fortini e Luperini. Il convegno si sposterà nelle sedi di importanti istituzioni culturali della città: l’apertura al Rettorato dell’Università di Siena, i giorni successivi all’Università per stranieri, al Santa Maria della Scala, alla Biblioteca comunale.
Per quanto riguarda l’attività di traduttore svolta da Fortini, un’altra mostra bibliografica e documentaria sarà inaugurata il 4 novembre alla Biblioteca Comunale di Siena.
Interessi culturali meno noti di Fortini saranno indagati grazie ad una mostra fotografica e due spettacoli teatrali: il Centro di ricerca Franco Fortini dell’Università di Siena, che custodisce l’archivio privato dello scrittore, comprendente lettere, manoscritti, foto, disegni e pitture, mette a disposizione i suoi materiali per la mostra fotografica e documentaria – che sarà inaugurata il 3 novembre al Santa Maria della Scala – sul viaggio di una delle prime delegazioni nella Repubblica popolare cinese, a cui Fortini prese parte nel 1955.
Le canzoni scritte da Fortini saranno riproposte nello spettacolo musicale “Dove si andrà?”, a cura dell’Istituto Ernesto De Martino, il 3 novembre presso il Rettorato dell’Ateneo. Infine, il 6 dicembre al Teatro dei Rozzi, in collaborazione con la Fondazione Teatro Toscana Spettacolo e il Comune di Siena, sarà messo in scena l’atto unico “Il soldato”, composto da Fortini nel 1944.
Il programma del convegno e le informazioni su tutti gli altri eventi sono consultabili qui: https://www.unisi.it/sites/default/files/Convegno-Siena-programma.pdf
Informazioni sull’Archivio Fortini e sul Centro studi dell’Università di Siena: http://www.sba.unisi.it/baums/fondi-archivistici/centro-studi-franco-fortini .