Il MoVimento Siena 5 Stelle entra nel merito della questione.
“Da podista ed amante della campagna – dichiara il consigliere comunale del MoVimento Siena 5 Stelle, Michele Pinassi – mi è capitato di incappare in cani da pastore. Animali anche di 50-60 kg che ti corrono incontro, magari abbaiando e ringhiando, che rischiano di farti passare un brutto quarto d’ora o, peggio ancora, di dover ricorrere a cure mediche e profilassi in caso di aggressione.
Credo che il rispetto per chi lavora, sacrosanto – prosegue Pinassi – non debba comunque ledere il diritto dei cittadini di percorrere, anche a piedi, in bicicletta o correndo, strade pubbliche o zone demaniali, e di poterlo fare in sicurezza senza temere per la propria incolumità.
Quello che viene chiesto da chi ama frequentare la campagna – continua il consigliere – è un maggior controllo degli animali da lavoro e che le greggi che sono chiamati a presidiare siano in zone recintate o comunque interdette al transito. Niente di strano: norme previste dall’art. 2052 del codice civile, che già si applicano a tutti i detentori di cani, soprattutto da guardia, che hanno l’obbligo e la responsabilità di vigilare sul loro comportamento. In campagna, però, tale problema si acuisce perché è difficile anche difendersi da aggressioni di questo tipo: riteniamo giusto chiedere una maggiore responsabilizzazione da parte dei pastori e di chi lavora con questi animali.
“Non dimentichiamoci inoltre – conclude Pinassi – che c’è chi con il trekking e con le attività all’aria aperta ci lavora, soprattutto nel settore turistico. Non è certo una bella cartolina per i turisti che desiderano visitare, a piedi, le nostre bellissime zone rischiare di essere aggrediti – come è accaduto – da grossi cani in libertà”.