Da dove nasce l’esigenza di scrivere qualcosa di veramente vostro?
“Dopo anni di cover abbiamo deciso di metterci un po’ in discussione e da quest’idea sono nati una manciata di brani, alcuni che covavano da qualche mese, altri nati in quest’ultimo periodo, che saranno la spina dorsale del nostro primo cd con pezzi originali. Credo che alla fine i pezzi saranno 8 o 9 ancora non abbiamo deciso. Cosa importante, i pezzi sono cantati in italiano”.
Parliamo dei nuovi brani: le influenze e i testi?
“Come sapete, come componenti del gruppo abbiamo un background molto variegato: Marco è un batterista rock che ha sempre suonato un po’ di tutto, dal rock al reggae, dal punk al progrock, Lou ha il blues nelle vene, ma anche il rock’n’roll quello vero di Chuck Berry, Foggy è quello più’ “cattivo”, con un background hard rock e metal. Metti insieme il tutto e avrai un frullatore! Abbiamo cercato di dare importanza anche alle parole perché quando componi, scrivere banalità è facilissimo”.
Registrerete una parte del lavoro a Londra ai mitici Abbey Road Studios. Non siete emozionati?
“A dire la verità sì. Un’occasione capitata per caso e comunque grazie al nostro producer Gianluca Massimo. Certamente cercheremo di sfruttare al massimo questa esperienza. Le sessioni di registrazioni saranno divise in due parti: a marzo registreremo la prima parte a Milano presso lo Studio A dell’Accademia del Suono, in aprile concluderemo il tutto allo Studio degli Abbey Road Studios in dotazione per Abbey Road Institute”.
Per quando è prevista l’uscita del cd?
“Dovrebbe uscire in estate, ipoteticamente verso giugno, seguito ovviamente da un tour promozionale”.
Volete mandare un messaggio ai vostri fans?
“Chiamarli fans è un parolone, vogliamo comunque ringraziare tutte le persone che da anni ci supportano e vengono ai nostri live, ma soprattutto quelli che ci stanno dando una grossa mano con la campagna di crowfunding su Musicraiser per la realizzazione di questo ultimo lavoro”.