In quel tempo Siena contava più di 100.000 abitanti, i suoi banchieri prestavano denaro ai monarchi europei e i suoi mercanti giravano l’Europa, l’Università era una delle prime nate nel mondo e la ricchezza e la capacità della città si esprimevano nella cura (Santa Maria della Scala), nel bello e nelle arti (fondi oro) e nella cultura (Cecco Angiolieri, Folgore di San Gimignano e la frequentazione senese di Dante Alighieri).
Sempre in quel tempo la forte religiosità popolare ed il senso politico della città di Siena espressero la sua dedicazione alla Vergine, molti secoli prima che venisse riconosciuto il dogma dell’assunzione di Maria in cielo (1950); e Santa Caterina e San Bernardino rappresentarono chiaramente il senso anche di questa avanguardia.
Siena in quel periodo fu avanti. Ogni cittadina e cittadino ce la misero tutta, convinti che un buon governo della città avesse buoni effetti per tutti.
“Così – afferma la dirigente scolastica Floriana Buonocore – dopo le lezioni del nostro professor A. Colucci, la professoressa Piccinni, che ringrazio sentitamente, si è soffermata sui particolari dell’allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti e ha reso semplici concetti importanti, con la speranza che questa giornata possa rimanere speciale nei cuori dei piccoli futuri cittadini della nostra città.”