allo scopo di prevenire qualsiasi comportamento che astrattamente possa rivelarsi non conforme alle misure di contenimento del contagio previste dall’ultimo Decreto Legge del 25 marzo scorso, nei confronti tanto delle attività commerciali, quanto delle persone fisiche.
In particolare, proprio durante uno di tali controlli effettuato a Siena, una pattuglia delle Fiamme Gialle ha fermato una autovettura al cui interno si trovavano due giovani, di 27 e 20 anni, i quali, sprovvisti della prevista autodichiarazione, non sono stati in grado di giustificare lo spostamento.
Solo dopo diversi minuti, uno dei due ha provato a motivare genericamente l’uscita con la necessità di “fare spesa”, tentando in tal modo di eludere le restrizioni imposte dalle disposizioni vigenti.
Tuttavia, il posto di controllo effettuato dai militari era molto distante dalla abitazione dei due soggetti ed in una zona in cui non erano presenti nelle vicinanze alcun market. Oltretutto, a specifica richiesta, tesa a verificare la veridicità di quanto affermato, i due non sono stati in grado di precisare neanche presso quale supermercato avessero intenzione di recarsi. Per questi motivi, il loro spostamento non è stato ritenuto giustificato da nessuno dei motivi previsti dal Decreto Legge del 25 marzo scorso.
Si ricorda, infatti, che lo spostamento all’interno dello stesso comune è ammesso esclusivamente per “situazioni di necessità”, “motivi di salute” e “comprovate esigenze lavorative”. I Finanzieri hanno pertanto proceduto contestare ad entrambi la violazione del D.L. 25 marzo 2020 n.19 che prevede il pagamento di una somma da 400 a 3.000 euro.
“L’attività, che proseguirà incessantemente su tutto il territorio della provincia – spiegano gli uomini della Guardia di Finanza -, conferma ancora una volta il costante presidio attuato dalle Fiamme Gialle senesi a tutela della collettività, coerentemente alle linee di indirizzo impartite dall’autorità di vertice del Corpo, oltre che la sempre più marcata vocazione sociale della Guardia di Finanza, sempre più polizia sociale, completamente protesa verso il cittadino onesto e l’impresa regolare che protegge, tutela e rassicura.