Disoccupazione e cambiamenti climatici sono le principali preoccupazioni degli elettori italiani, mentre il tema dell’immigrazione è centrale soltanto per gli elettori della Lega. D’altro canto, i leader politici durante la campagna elettorale hanno affrontato poco i temi sociali, per nulla le questioni ambientali, molto le questioni politiche e istituzionali.
Questi sono alcuni risultati dell’indagine prodotta dal dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena, insieme agli Atenei di Milano Torino, in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, presentata mercoledì 29 maggio a Roma. Alla luce delle elezioni Europee che si sono appena concluse, lo studio ha indagato la presenza sui media dei leader dei principali partiti e movimenti, i temi trattati e le piattaforme di comunicazione che maggiormente hanno condizionato l’opinione degli elettori. La ricerca è intitolata “Elezioni europee 2019. Media, Elettori, Risultati. Le scelte di voto e la copertura mediatica della campagna elettorale per il Parlamento europeo”.
I ricercatori dell’ateneo senese, coordinati dal professor Pierangelo Isernia, hanno studiato in particolare l’elettorato e i temi ritenuti più importanti per gli elettori, oltre ai temi maggiormente affrontati in campagna elettorale dai quattro principali leader politici, Salvini, Di Maio, Zingaretti e Berlusconi.
Dall’indagine, risultano tre i temi che destano maggiore preoccupazione nell’elettorato: la disoccupazione, seguita dai cambiamenti climatici e dalla precarizzazione del lavoro. Questo ordine di priorità si conferma tra gli elettori dei principali partiti, ad eccezione di quelli della Lega, secondo i quali l’immigrazione è centrale. I cambiamenti climatici preoccupano soprattutto gli elettori di PD, M5S e, in misura minore, di FI.
I leader dei principali partiti hanno affrontato il dibattito politico concentrandosi su temi differenti. Nicola Zingaretti (Partito Democratico) si è dedicato per la gran parte alla “politica”, a temi istituzionali o di ricostruzione della leadership del centro-sinistra, mentre all’opposto Matteo Salvini si è concentrato su temi concreti come immigrazione ed economia, con un accento sulla flat tax. Lo studio evidenzia che i rappresentanti dei partiti di governo hanno parlato di questioni sociali ben più di quanto non abbiano fatto i leader di opposizione. Per quanto concerne le questioni sociali, Matteo Salvini e Luigi Di Maio si concentrano in maniera preponderante sull’immigrazione, al contrario di Zingaretti.
A livello di dibattito politico generale, le questioni istituzionali, partitiche e di leadership politica hanno monopolizzato il dibattito nelle trasmissioni televisive di approfondimento e nei telegiornali prime time. Meno spazio per i temi economici, mentre esteri, giustizia, sicurezza e questioni sociali risultano essere ancora meno rilevanti. Infine, da evidenziare la totale assenza del tema ambientale, in controtendenza con le principali preoccupazioni dell’elettorato.
La ricerca è stata resa possibile dal finanziamento quinquennale 2018-2022 per i dipartimenti di eccellenza del MIUR. L’indagine di opinione è stata coordinata dal dipartimento di Scienze Sociali Politiche e Cognitive dell’Università di Siena tra il 6 ed il 25 maggio 2019. Nel periodo di rilevazione è stato intervistato un campione di 3000 individui di nazionalità italiana di età eguale o superiore ai 14 anni. I dati sono stati pesati per le caratteristiche socio-demografiche (genere e classe di età, area di residenza e livello di istruzione) basandosi sulle distribuzioni della popolazione italiana adulta.
I ricercatori dell’Università di Siena continueranno le loro rilevazioni con altri tre sondaggi periodici, fino al 2022, per rilevare l’evoluzione delle opinioni dell’elettorato.