– corso per conseguire la specializzazione come insegnante di sostegno – da parte dell’ateneo senese.
Dalle prime informazioni pubblicate nella pagina web del sito dell’Università, infatti – spiegano le FLC-CGIL -, si evince che i corsi, per i quali è previsto l’obbligo di frequenza, si terranno ad Arezzo.
“In occasione dell’incontro, che ci è stato tempestivamente concesso dal Rettore e che si è tenuto il 5 marzo scorso – spiega la segretaria provinciale della FLC-CGIL di Siena, Anna Cassanelli – abbiamo evidenziato come questa progettazione crei numerose difficoltà ai corsisti che vengono da Siena e Grosseto, con il rischio che molti potrebbero rivolgersi ad altri Atenei della Toscana, vedi Firenze, raggiungibili agevolmente anche con i mezzi di trasporto pubblici.
Abbiamo pertanto richiesto di valutare – prosegue Cassanelli – altre possibili soluzioni tra cui quella di mettere a disposizione un’aula e la tecnologia necessaria per effettuare le lezioni in videoconferenza, rispettando così l’obbligo di frequenza da parte dei corsisti. Il Rettore ha mostrato grande attenzione e sensibilità rispetto alla problematica che gli abbiamo esposto e ha garantito che l’Università farà un’attenta valutazione ex post sulla base della distribuzione delle iscrizioni nelle 3 provincem
A nome delle FLC-CGIL di Siena e Grosseto – conclude la segretaria – esprimo la nostra soddisfazione per l’esito dell’incontro e il ringraziamento al Rettore per la disponibilità e l’apertura dimostrate”.