Così una nota del Circolo “Città Domani – Sinistra per Siena”.
“Sembra che il Palazzo Buonsignori presenti vari problemi di staticità (tanto che i due piani del sottosuolo sono stati interdetti anche al personale) e carenze degli impianti elettrici, in seguito ai quali è parso necessario chiudere alcune sale espositive.
Tutto questo avviene nel totale silenzio delle istituzioni, che sembrano disinteressarsi ad una decisione che rappresenterebbe un danno enorme alla cultura cittadina, perché le opere della grande scuola senese di pittura dei maestri Duccio di Boninsegna e Ambrogio Lorenzetti, così come le raccolte d’arte che sono il frutto del mecenatismo del Comune di Siena e della passione di collezionisti privati, non possono assolutamente essere spostate dalla città.
Se veramente Palazzo Buonsignori ha bisogno di lavori che ne richiedono la chiusura, esistono alternative importanti per collocare le opere: in primis il complesso del Santa Maria della Scala, ma se vi sono difficoltà si può pensare a grandi edifici vuoti come il Palazzo delle Papesse o Palazzo Grottanelli in via del Capitano.
Non è più tollerabile che tale operazione sia condotta a prescindere dalle istituzioni locali, e noi chiediamo con forza che si impedisca questo scempio e si trovi una soluzione a Siena”.