Il più innovativo museo del vino in Italia e uno tra i più importanti al mondo, ubicato in una location mozzafiato nel cuore della Toscana, nella bellissima piazza medievale di Chianciano, vanta una vastissima collezione di vini provenienti da tutto il mondo, aprirà i battenti ad appassionati e non, il primo giugno 2019.
Frutto dell’idea di Roberto Gagliardi, direttore del Museo d’arte di Chianciano, la Galleria del Vino si estende tra le grotte medievali e le segrete sotterranee del 12 secolo, in una location pittoresca e senza tempo. Il Museo del Vino si propone come un vero e proprio viaggio interattivo ed emozionale attraverso la cultura e la tradizione del vino, nettare per il nostro palato ma anche prodotto culturale capace di raccontare la storia di civiltà intere.
Con migliaia di bottiglie, la collezione vanta un ventaglio di scelta molto assortito: non solo i pregiati vini nostrani, ma anche eccellenti vini europei e extraeuropei.
Un percorso olfattivo, gustativo, culturale e intellettuale, che partendo dai vini più tradizionali e pregiati italiani si sposterà a quelli più esotici dell’Andalusia, della Francia fino alle eccellenze tedesche della Mosella e dell’Ahr. Inoltre il museo presenterà vini d’oltreoceano con i favolosi vini australiani (Penfolds Grange Bin 95, Cabernet-Shiraz), a quelli cileni come il famoso Sauvignonnassse, a quelli sudafricani come il Meerlust e anche ai pregiatissimi nonché considerati “i vini del futuro” ovvero i vini cinesi.
Sono proprio i vini cinesi ad attirare maggior attenzione: il mercato dei vini cinesi è in rapida evoluzione e tra il 2016 e il 2017, il numero di Grandi Medaglie d’Oro attribuite ai vini cinesi è triplicato in occasione del Concours Mondial de Bruxelle. L’anno scorso, per la prima volta, un vino cinese figurava nel prestigioso elenco di Rivelazioni CMB. Qualità, innovazione sono le parole chiave che meglio descrivono i vini cinesi presenti al museo del vino. Il vino cinese è una rivelazione, e sempre più numerose sono le richieste di questo prodotto a livello internazionale.
Grazie alla presenza di suoli e ambienti microclimatici molto differenti in Cina, i vitigni e le caratteristiche organolettiche sono completamente diverse da zona a zona, regalando ai vini peculiarità molto diverse e particolari. I vini sono da poco arrivati a Chianciano e ora si procede alla loro classificazione e ad uno studio approfondito per creare i migliori abbinamenti culinarienogastronomici.
Tantissimi i vini rari e pregiati che si potranno gustare, ricordiamo le bottiglie da 20 litri di Bordeaux che prendono il nome biblico di Melchiorre, quelle da 10 litri Batezar e di Matusalem da 6 litri, bottiglie di vodka di 60 anni e decine di bottiglie di Brunello degli anni ’70.
Insomma ce ne saranno per tutti i gusti: dai più antichi e preziosi vini da collezione ai più semplici e tradizionali da gustare a casa.
Peter Gagliardi ci ha raccontato dei suoi viaggi non solo per acquistare i vini ma anche per capire la cultura legata a questa bevanda già conosciuta dai cinesi più di 2000 anni addietro.
Il percorso di visita è strutturato come una discesa in profondità nella cultura mondiale del vino: la suggestione di addentrarsi nei misteri e nei miti del frutto di Bacco proveniente da tutto il mondo con caratteristiche vibranti di ogni continente. La visita sarà un’esperienza a 360’ per i grandi intenditori ma anche per chi vorrà semplicemente gradire un calice di vino in un’atmosfera unica e suggestiva.