Cosa fare quindi, quale’è il primo passo? A questa domanda dobbiamo dare una sola risposta, Costruire la Cultura della “Consapevolezza Civile” per far crescere una Comunità Resiliente”. Così interviene Salvino Gangi di in Campo, con Bruno Valentini sindaco.
“La protezione civile, È un patto stretto con la comunità. Di questo sono convinti molti sindaci della Toscana. Molti, certo, ma non tutti. Perché questa materia, così sensibile e delicata, ha bisogno di essere alimentata attraverso la promozione della cultura, della formazione e (non ultima) di una buona e corretta informazione.
Anche in tempo di pace. “Quello che manca nel sistema è proprio la consapevolezza degli amministratori e dei cittadini” dice Paolo Masetti, geologo e disaster manager delegato per la protezione civile sia in Anci nazionale sia in Anci Toscana, oggi Sindaco di Montelupo; “Molti dicono: pago le tasse, quindi in caso di emergenza ci pensa lo Stato. Ecco, questo è un ragionamento sbagliato. Siamo tutti operatori di protezione civile. E un Sindaco, quando indossa la fascia tricolore, non riceve solo l’onore, ma ha anche l’onere di sopportare tutte le conseguenti responsabilità”.
Fenomeni non improbabili in un Paese fragile come l’Italia e in una regione come la Toscana che in più di un’occasione, non solo nella storia recente, ha dovuto fare i conti con lutti drammatici e danni ingenti, hanno portato il Legislatore a emanare il nuovo Codice di Protezione Civile, (Legge 1/2018) che introduce un concetto rivoluzionario: “la consapevolezza del rischio accettabile”.
In questo contesto l’Amministrazione Valentini, si è mossa da tempo, e con le giuste modalità, andando ad analizzare tutto il territorio comunale ed elaborando il Piano di Protezione Civile, tra i cui punti fondamentali vi sono la comunicazione e il coinvolgimento dei cittadini, delle Istituzioni e soprattutto delle Associazioni di Volontariato quale parte attiva per diffondere la consapevolezza di quel che comporta “il Rischio Accettabile”.
Concludo, facendo mia una frase dell’ ex capo della Protezione Civile e ora consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri Fabrizio Curcio “…dopo l’approvazione di questa nuova legge ci troviamo di fronte a una sfida. Non abbiamo più scuse. La Sicurezza? È sicuramente un costo, anche, e soprattutto un diritto di libertà”.”