non si riesce a comprendere il grado delle singole responsabilità dei protagonisti, nettamente differenziate”. Così una nota di Cesare Lazzeroni.
“Per quanto mi riguarda – prosegue Lazzeroni – ero accusato di bancarotta patrimoniale, bancarotta documentale, falso in bilancio ed infedele dichiarazione iva: per i primi due capi di imputazione sono stato assolto per non aver commesso il fatto e per il terzo perché il fatto non sussiste.
In merito alla infedele dichiarazione iva c’è da osservare che quella da me sottoscritta si basa su elementi contabili relativi all’anno 2012 ed io sono diventato presidente della società il 29 dicembre, quando le relative operazioni finanziarie erano già concretizzate e contabilizzate.
Per quest’ultimo punto intendo fare ricorso alla Corte di appello, una volta presa visione delle motivazioni della sentenza”.