Tra gli argomenti che saranno trattati quelli delle inclinazioni e stereotipi di genere in oncologia, nelle patologie cardiovascolari, nella comunicazione in medicina e nella formazione universitaria.
“Gli stereotipi di genere – afferma la dottoressa Serenella Civitelli, responsabile del corso – possono avere effetti deleteri sulla salute perché uomini e donne non sono uguali rispetto alla salute e alla malattia: una stessa condizione patologica può presentarsi in maniera diversa nei due sessi, uomini e donne rispondono diversamente alla malattia, la società può comportarsi diversamente rispetto all’uomo e alla donna malata, la risposta al trattamento e l’accesso alle cure può essere differente”.
Il corso è riconosciuto con due crediti ECM dalla Regione Toscana ed è aperto a tutta la cittadinanza. “Avere consapevolezza di questi concetti – conclude la dottoressa Civitelli – e sviluppare una sensibilità di genere sono presupposti essenziali per essere buoni professionisti e buoni cittadini”.