L’autrice è Ilaria Mariotti, docente di storia dell’arte presso l’Accademia di Brera, direttore di Villa Pacchiani a Santa Croce sull’Arno e curatore indipendente e non è un’opera è un’idea – esposta da oggi per i prossimi 30 giorni nella galleria più piccola del mondo incassata nelle mura medioevali del centro storico di Siena nel Vicolo del Coltellinaio – la nona del progetto nato da un’intuizione dell’artista senese Serena Fineschi.
“Sono una curatrice non un’artista, quindi quando Serena mi ha chiesto di partecipare a Caveau non ero sicura di riuscire a trovare un’idea che potesse vivere anche “fuori dal libro” – ovvero dalla mia dimensione primaria: la scrittura. Inoltre mi preoccupava il fatto che questa idea fosse percepita per brevi istanti, collocata in un luogo inedito e non deputato all’arte – spiega Ilaria Mariotti – poi mi sono lasciata affascinare dallla suggestione di quel luogo – il Caveau – che originariamente ospitatava una stazione barometrica, uno spazio cioè in cui si misurava la temperatura, su base scientifica. Tutto questo ha ispirato la mia idea che nasce dal ricordo di quelle statuine che cambiavano colore con il cambiare del livello di umidità. Quella della “bella statuina” è sembrata ed è per me una metafora efficace, capace di sintetizzare un valore e una qualità per me essenziali nel pensiero che si esprime attraverso l’arte. Che si verifica in quei processi di pensiero che non registrano necessariamente in modo esatto quanto avviene nel loro tempo. Che sono leggermente fuori fase e disallineati rispetto alla storia e rispetto alla scienza per via di un nucleo poetico che li può rendere inaffidabili perché disassati in modo inquieto. E che, eppure, stanno nella loro storia e nel loro tempo, registrano e, in alcuni casi, anticipano cambiamenti, dinamiche, processi. e che vivono, anche, dalla dimensione personale e intima, quindi dalla sua temperatura interna, dell’artista. Inoltre Caveau, microspazio ritagliato da una dimensione cittadina, ha una sua propria temperatura interna, un proprio microclima che è diverso dal clima esterno, quello del passaggio/transito delle persone, della strada”..
L’idea di Ilaria Mariotti è stata preceduta da quelle di Vittorio Corsini, Paola Tognon, Claudia Salaris, Pietro Gaglianò, Bianco-Valente, Pablo Echaurren, Alfredo Pirri e Marina Dacci. Tutte le opere del progetto daranno vita ad una mostra e saranno raccolte in un libro edito dalla casa editrice Gli Ori. Un quaderno di idee con sempre nuove pagine da scrivere nel quale sarà svelata anche la relazione che lega i dodici ospiti di Caveau.
Biografia
Ilaria Mariotti è storica dell’arte e curatrice. Insegna Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Dal 2000 al 2012 ha collaborato con la Fondazione Teseco per l’Arte di Pisa
Dal 2010 è Direttore del Centro Espositivo e del Centro Polivalente Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno (PI).
Dal 2008 collabora con la rivista Arte e Critica
CAVEAU – Vicolo del Coltellinaio – 53100 Siena
www.c-aveau.it