“Abbiamo sempre condiviso l’idea che Siena ha tutte le carte in regola per essere la capitale dell’agroalimentare in Toscana che investirà 961 milioni di euro di incentivi economici e agevolazioni finanziarie in agricoltura – spiega Riccardo Burresi, organizzatore dell’iniziativa -.
Sono certo che il nostro territorio, i nostri agricoltori e i nostri prodotti tipici fanno della nostra provincia un luogo unico dove produzioni di eccellenza sono uno straordinario valore aggiunto per creare sviluppo e nuovi posti di lavoro. Serve essere uniti, fare squadra, per dare futuro all’agroalimentare delle terre di Siena. Un settore che vive momenti difficili con la crisi dei cereali, i feroci danni della fauna selvatica, la mancata produzione di olio dello scorso anno, la riduzione dei consumi di vino e carne, la mancata marginalità per gli allevatori, il caporalato e una selva oscura di norme e regole che rendono tutto più difficile.
Abbiamo in mente un concreto progetto di rilancio e valorizzazione per l’agroalimentare di Siena e l’iniziativa del prossimo 14 settembre sarà l’opportunità di condividere idee e prospettive con gli agricoltori senesi, la Regione Toscana e la Banca MPS. E sarà un incontro aperto alle proposte di tutti coloro che parteciperanno che terminerà con una degustazione gratuita dei nostri vini, dal Chianti Classico al Brunello. In questi giorni ho incontrato moltissimi agricoltori, le loro associazioni di categoria e loro rappresentanze sindacali, i consorzi di produzione dal vino ai prodotti a base di carne e di latte, l’associazione dei cuochi senesi e dei sommelier, gli albergatori e i commercianti condividendo con loro l’urgente necessità, nel rispetto dei ruoli di ognuno, di fare squadra per valorizzare in Toscana e all’estero tutta la filiera produttiva, dalla produzione agricola di base, alla trasformazione e la sua valorizzazione attraverso il commercio, la grande distribuzione e la ristorazione. Servono interventi mirati sulla formazione, sulla promozione con un nuovo ruolo di Enoteca Italiana, per la lotta alla contraffazione e la capacità di attrarre risorse pubbliche e private da investire a Siena per creare nuovo lavoro e sviluppo. Ma serve soprattutto essere tutti uniti, perché soltanto insieme abbiamo l’opportunità, dopo i disastri del passato, di dare futuro alla nostra terra di Siena”.