L’operatore del 112 era stato posto in allerta dal commesso del negozio e aveva fornito le immagini della telecamera a circuito chiuso che vigila all’interno dell’esercizio pubblico. Visionando con attenzione quei fotogrammi era poi emersa chiaramente la fisionomia di una persona in camicia bianca che era riuscita ad aprire una vetrinetta espositrice e sottrarre il cellulare. L’uomo aveva approfittato del fatto che il commesso presente era impegnato a servire dei clienti per andare ad operare nel cono d’ombra che lo sottraeva alla vista del venditore. Con qualche strano metodo, forse una chiave particolare, aveva rapidamente aperto la vetrina e afferrato l’oggetto di interesse. Si era poi allontanato prima che il commesso potesse rendersi conto di quanto era accaduto.
L’uomo era stato poi occasionalmente fermato da una pattuglia della Stazione Carabinieri di Siena alla stazione terroviaria e identificato. Dal successivo confronto fra le immagini che documentano il furto e quelle relative alla persona sospettata era emersa una chiara somiglianza.
Il commesso è stato convocato quindi in caserma per visionare un album fotografico di persone fra loro somiglianti e, fra tutte quelle ritratte, ha riconosciuto con certezza proprio il soggetto al quale si erano rivolte le prime attenzioni dei Carabinieri che ora indagano per rintracciare il telefonino che probabilmente è stato ceduto a terzi dalla persona che lo ha rubato.
La persona segnalata all’Autorità Giudiziaria dai Militari della Stazione Carabinieri di Siena viale Bracci è un cittadino georgiano di quarantadue anni che risulta essere stato denunciato diverse volte nel tempo, per reati contro il patrimonio di vario genere. Lo attende ora un giusto processo.