ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se gli risultassero infiltrazioni mafiose nelle inchieste giudiziarie riguardanti la banca senese.
“Non si può assolutamente affermare – ha ribadito Roberti specificando subito dopo -. E’ necessario conoscere e approfondire tutti gli aspetti di questa realtà per prevenire eventuali connessioni anche tra criminalità organizzata e criminalità economica tenendo presente che oggi la corruzione è uno strumento utilizzato molto frequentemente dalla criminalità mafiosa per raggiungere i propri obiettivi”.
In merito al rischio di infiltrazioni mafiose a Siena e in Toscana, il procuratore ha risposto: “Qualche segnale c’è stato, in questa provincia molto modesto, in altre e in quella di Firenze è più presente. L’importante è intervenire in funzione di prevenzione per evitare di dover registrare qui in Toscana quello che abbiamo tristemente constatato in altre regioni del centro nord, soprattutto in Lombardia”.