Nelle giornate del 14 e 15 marzo, nelle province di Firenze, Prato e Siena, i militari del Comando provinciale di Siena, con il supporto dei Comandi territoriali competenti, hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla locale Procura della Repubblica (Sostituto procuratore Serena Menicucci), nei confronti di un sodalizio, composto da cittadini albanesi, tutti irregolarmente domiciliati sul territorio nazionale, resisi responsabili di un gran numero di furti aggravati dalla violenza sulle cose. L’attività investigativa, condotta dai militari della dipendente Compagnia di Siena – Aliquota Operativa, diretti dal sostituto Menicucci, coadiuvati nella fase esecutiva da personale del locale Reparto Operativo, consentiva di rintracciare e fermare 10 responsabili, poi associati presso le competenti case circondariali a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e di individuarne un undicesimo in Albania.
Le indagini consentivano di documentare ed interrompere la commissione di numerosi crimini predatori nella zone del senese e dell’alta Toscana, in danno di esercizi commerciali e privati cittadini, evidenziando le responsabilità dirette del sodalizio nelle effrazioni aggravate di oltre 150 tra sale di video-lotteria, bar e locali pubblici, con la sottrazione di slot machines e correlati cambia monete, circa 70 furti in abitazione e un centinaio di furti di veicoli che i malfattori utilizzavano per i loro spostamenti (tutti recuperati e restituiti ai proprietari). Nel corso delle specifiche indagini, venivano recuperati numerosi beni provenienti dai delitti, consistenti in refurtiva di vario genere (oggetti, gioielli, contanti ed apparati elettronici per un valore indicativo di circa 90mila euro), in parte restituita agli aventi diritto, nonché rinvenuti e sequestrati attrezzi da scasso ed un fucile a canne mozze con matricola abrasa e relativo munizionamento calibro 12.