Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta ordinaria ieri, martedì 22 dicembre, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.
Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare:
2) LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL TERRITORIO SENESE AL CENTRO DELLA MOZIONE APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE
E’ stata approvata la mozione sulla situazione economica del territorio senese presentata durante la seduta consiliare di ieri, 22 dicembre, da PD, Riformisti, Gruppo misto e Siena Cambia.
Come ha illustrato il capogruppo PD, Carolina Persi, “in un quadro nazionale ancora caratterizzato da elementi di incertezza, la Toscana e il territorio senese stanno dimostrando una particolare dinamicità grazie a settori trainanti come l’agroalimentare e le scienze della vita. Mentre il commercio e il turismo, comparti numericamente più estesi, si confermano tra quelli maggiormente in evoluzione in termini di nuove prospettive occupazionali”. La conferma della ripresa viene declinata dai dati che, al 30 giugno scorso, vedevano 28.947 imprese registrate, 65 in più rispetto al trimestre precedente. Nonostante persista la riduzione del numero degli occupati, per il 2015, come emerge dall’indagine di Unioncamere svolta in collaborazione con il Ministero del Lavoro e l’Unione Europea, gli indicatori delle previsioni occupazionali hanno rilevato più positività nelle imprese senesi rispetto al passato, perché più fiduciose nei confronti dei mercati e del ciclo economico.
“L’Amministrazione comunale – ha evidenziato Persi – ha costantemente seguito, in incontri istituzionali con le parti sociali coinvolte, la situazione delle varie realtà aziendali presenti nel territorio per la salvaguardia dei livelli occupazionali e il rilancio della produttività e dello sviluppo economico: da Banca MPS a Siena Biotech, da Whirlpool a Fruendo, da Bassilichi a Enoteca Italiana, fino a Novartis, oggi GSK. Le situazioni più critiche hanno visto l’Amministrazione protagonista nella costruzione di percorsi volti alla permanenza, nel senese, di importanti realtà come Whirlpool; la tutela delle professionalità esistenti e l’individuazione di soluzioni occupazionali alternative come nel caso di Siena Biotech-Toscana Life Science (TLS, ndr); fino alla salvaguardia della sopravvivenza degli enti, quale l’Enoteca Italiana”.
La mozione ripercorre quanto intrapreso dalla Finanziaria Senese di Sviluppo (Fises), partecipata anche dal Comune, a beneficio di un cospicuo numero di piccole imprese tramite la stipula di convenzioni con Banca CRAS, Chianti Banca e Banca MPS, così da aumentare la propria capacità di finanziamento e sostegno per le start up; così come la collaborazione del Comune con l’Ateneo senese per il progetto “Santa Chiara Lab”, la partecipazione ai bandi regionali “Start up house” e “Banca della Terra”, l’azione di stimolo per rafforzare l’importante ruolo svolto dalla Fondazione TLS.
Entrando nel merito della riduzione di 127 posti di lavoro alla GSK, a fronte di 66 nuove posizioni lavorative, Carolina Persi ha riportato quanto espresso dalla società, che “ha confermato l’importanza dei siti senesi, con investimenti per oltre un miliardo di euro, parte dei quali andranno a consolidare il ruolo strategico di Siena nel panorama europeo dei vaccini e delle biotecnologie, coerentemente con il progetto toscano Pharma valley. Inoltre, dalle notizie apprese sulla stampa è emersa la possibilità che l’azienda ceda il ramo “sviluppo” con circa 180 addetti; oltre all’azione delle RSU aziendali, il Comune ha già incontrato i rappresentanti confederali di CGIL, CISL e UIL e interloquito con i responsabili locali di GSK al fine di trovare una soluzione che garantisca tutti i posti di lavoro esistenti”.
Il documento, che esprime comunque preoccupazione per il processo di integrazione aziendale in corso, tanto da aver determinato la presentazione di una specifica interrogazione in Consiglio regionale da parte dei rappresentanti del territorio senese, richiede l’impegno del sindaco e della giunta “affinché siano intraprese tutte le azioni volte a ribadire il ruolo strategico, per l’intero Paese, di aziende presenti nel nostro territorio e operanti nei settori del credito e delle scienze della vita”; così come “nel sollecitare interventi istituzionali regionali e governativi per l’individuazione di adeguate politiche di investimento e sostegno allo sviluppo economico e imprenditoriale per rilanciare il tessuto produttivo territoriale”. Infine, la mozione sollecita la richiesta al Presidente della Regione e al Governo di “costituire un tavolo permanente che veda impegnate le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei vertici societari, nazionali o internazionali, in un costante confronto sulle vicende aziendali in corso, sulle prospettive di sviluppo futuro e sulla salvaguardia dei livelli occupazionali”.
L’assise non ha invece approvato l’ordine del giorno alla mozione presentato da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle) che faceva riferimento ai temi del microcredito e del reddito di cittadinanza, anche in considerazione del percorso sperimentale istituito dal Comune di Livorno. Alcuni consiglieri si sono comunque espressi favorevolmente sulla possibilità di futuri approfondimenti.
1) NON PASSA LA MOZIONE, SUI PROBLEMI OCCUPAZIONALI DEL TERRITORIO SENESE, PRESENTATA DA OTTO GRUPPI DELL’OPPOSIZIONE
Non passa la mozione sulle problematiche riguardanti le società operanti nel territorio senese e gli eventuali possibili rischi occupazionali presentata ieri, 22 dicembre, dai gruppi: Moderati di Centrodestra, Siena Rinasce, Nero su Bianco, L’Alternativa, Cittadini di Siena, Impegno per Siena, Sinistra per Siena-RC- SsM, e dal Gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi. Stesso risultato per l’emendamento, rafforzativo, presentato sempre dagli stessi firmatari oltre che da Michele Pinassi (MoVimento Siena 5 Stelle).
Durante la lettura del documento, dopo una panoramica sui probabili tagli di personale e cessioni che interessano GlaxoSmithKline, e che potrebbero interessare le società Bassilichi ed Engineering; sulle tensioni interne a Banca MPS in seguito all’annunciata diminuzione del costo del lavoro, con oltre mille dipendenti già esternalizzati nella società Fruendo la quale chiuderà il bilancio annuale con un disavanzo di 400mila euro, Eugenio Neri, che ha chiesto, assieme alla maggior parte dei consiglieri di opposizione, la convocazione del consiglio su questo argomento, aveva sottolineato come queste realtà produttive “rappresentano una componente fondamentale dell’occupazione del territorio senese, e come una loro crisi comporterebbe un ulteriore aggravio in termini di benessere e ricchezza di tutta la comunità”. I firmatari della mozione “preoccupati per il futuro del territorio, nell’esprimere solidarietà incondizionata alle cosiddette “ridondanze”, cioè a quanti rischiano di essere coinvolti in questi “deprecati processi””, avevano chiesto al sindaco di “rappresentare le istanze dei lavoratori e del territorio di impegnarsi con il Governo e la Regione, richiamandoli agli impegni presi a livello locale, per la difesa dell’occupazione e il rilancio delle attività economiche”. Con l’emendamento ha aggiunto che “prendendo atto dei fatti accaduti, dalla data dall’insediamento del sindaco e della giunta fino a oggi, si è assistito a una progressiva diminuzione del clima di fiducia e della manifesta incapacità di gestire la ripresa della città di Siena”.
La maggioranza ha presentato una propria mozione ed ha proposto alla minoranza di discuterle insieme, ma ciò non è stato accolto. Pertanto la maggioranza ha respinto la mozione di minoranza, perché ritenuta generica e poco dettagliata nell’analisi dello stato dell’economia locale. Inoltre ha ugualmente bocciato un emendamento presentato dalle minoranze che Carolina Persi (PD) ha giudicato “inaccoglibile, inopportuno e impresentabile, soprattutto nella parte finale nella quale i presentatori della mozione hanno strumentalizzato l’indagine sul campo di baseball a Castellina Scalo, inserendo nella loro mozione originaria la richiesta di depauperare i ruoli del Sindaco e della Giunta comunale, e demandando l’impegno da perseguire al presidente del Consiglio Comunale. Il commissariamento del sindaco non porterebbero nessun beneficio alla città. Il testo dell’opposizione non attenendosi al tema dell’importanza del rilancio economico della città lo ha, invece, strumentalizzato con vicende di altra natura”.
Il sindaco Bruno Valentini ha motivato il proprio voto contrario ribadendo il giudizio della consigliera Persi e cioè che “la mozione delle minoranze era inconsistente e senza alcuna proposta”.