“Lancio una sfida politica a Valentini, deve farsi da parte”, ha spiegato Eugenio Neri definendo le proprie dimissioni “una decisione improrogabile e non negoziabile, un atto politico non violento verso chi, spero, in questo modo, possa sentire tutto il peso di cosa sta arrecando ed ha arrecato a Siena per la sua ambizione personale e l’attaccamento al potere”.
“L’immagine e la dignità di Siena, nella persona del suo primo cittadino, sono infangate da tristi e imbarazzanti vicende giudiziarie” spiega Neri nella lettera di dimissioni inviata al presidente del Consiglio comunale specificando che sul sindaco “gravano pesantissimi sospetti di illeciti amministrativi”.
Il riferimento è alle inchieste della Procura di Siena su presunti abusi edilizi e sul finanziamento per la realizzazione del campo da baseball a Castellina Scalo nel comune di Monteriggioni di cui Valentini era sindaco all’epoca dei fatti oggetto d’indagine.
Eugenio Neri era stato eletto nelle elezioni amministrative del maggio 2013 dove si era candidato a sindaco a capo di una coalizione formata da: Impegno per Siena, Siena Rinasce, Moderati di Centrodestra, Fratelli di Siena e Nero su Bianco. Nel primo turno, Neri aveva ottenuto 6.809 preferenze, pari al 23,37% dei voti, risultato che gli permise di andare al ballottaggio contro il candidato del centrosinistra Bruno Valentini, attuale sindaco, che poi prevalse con il 52 per cento (12.076 voti contro 11.146).