Nella gremita sala di bìvia del Mandorlo gentilmente concessa dall’Arciconfraternita della Misericordia, Annateresa Rondinella, lucana di nascita, da anni segretario generale della Federazione Italiana dei Club e Centri Unesco con sede a Lucca, ha tenuto una approfondita ed appassionata relazione. Pur nel poco tempo a disposizione, Annateresa Rondinella ha ripercorso con grande precisione la storia e le motivazioni che hanno portato al riconoscimento dei siti UNESCO in Toscana, che ne conta 4 in provincia di Siena, unica a detenere tale primato, e in Basilicata, dove spicca la realtà di Matera, divenuta capitale della cultura europea 2019.
Realtà molto differenti sono però accomunate da un grande punto in comune: l’essere ognuna qualcosa di unico nel proprio genere e, proprio per questo, degne di essere divenute patrimonio dell’Umanità e quindi meritevoli della massima attenzione e cura. Annateresa Rondinella, che ha animato il dibattito dopo gli interventi introduttivi del presidente dell’Associazione Lucani di Siena, Domenico Benevento e del professor Mario Ascheri, che ha ripercorso questi due anni di ripresa del Club Unesco di Siena, ha sottolineato il ruolo fondamentale che il mondo dell’associazionismo riveste per la valorizzazione del patrimonio culturale ed il valore aggiunto che possono conferire quegli organismi che per natura e vissuto sono in grado di sommare conoscenze, competenze, sensibilità e culture differenti.