11) L’ASSESSORATO ALLA CASA A FIANCO DEI BENEFICIARI DI ALLOGGI ERP NEL NUOVO CONTESTO NORMATIVO REGIONALE
Nella seduta consiliare Katia Leolini ha presentato un’interrogazione urgente a seguito della recente entrata in vigore della legge n° 41/2015
La nuova legge regionale n° 41/2015 che apporta modifiche alla legge regionale n° 96/1996 nella disciplina di assegnazione, gestione e determinazione del canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) è stata oggetto di dibattito consiliare, nella seduta di martedì scorso, 28 aprile, con l’interrogazione urgente presentata da Katia Leolini.
La consigliera ha richiamato, in particolare, l’articolo 40 bis del nuovo disposto normativo, dove è previsto che i Comuni procedono all’assegnazione ordinaria di alloggi ERP nei confronti dei soggetti che risultino essere assegnatari temporanei in modo continuativo da almeno 5 anni, a seguito di specifica richiesta degli stessi da presentare entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Essendo venuta a conoscenza di alcuni recenti incontri tenutisi tra l’assessore alla Casa e gli interessati, ai quali è stato chiesto di motivare adeguatamente il proprio stato di necessità per poter continuare a beneficiare dell’assegnazione provvisoria, Leolini ha chiesto all’Amministrazione quali azioni siano state messe in atto allo scopo di informare adeguatamente tutti i nuclei familiari che possono beneficiare della sanatoria prevista dalla riforma in atto.
L’assessore alla Casa ha confermato la partecipazione agli incontri richiamati nell’interrogazione con quasi tutti i soggetti interessati, anche per capire le varie situazioni familiari in relazione alle novità che sarebbero state introdotte dalla nuova legge: tra queste, la parziale riduzione della percentuale complessiva di alloggi che possono essere concessi in assegnazione temporanea. Inoltre, come ha segnalato l’assessore, prima l’assegnazione poteva essere data e rinnovata soltanto per due anni, ma se l’inquilino permaneva non c’erano penalità; adesso, invece, la nuova normativa prevede un’assegnazione temporanea di tre anni, rinnovabile per altri tre, quindi fino a un massimo di 6 anni complessivi, ma dopo scattano le sanzioni per l’occupazione dell’alloggio.
L’assessore ha informato l’aula di aver segnalato alla Regione, negli incontri dei mesi passati, la necessità di individuare la forma per regolarizzare gli assegnatari temporanei di alcune permanenze di lungo periodo, ove gli stessi risultassero ancora bisognosi, e ha sottolineato come la disponibilità complessiva di case popolari nel territorio senese risenta anche dell’assenza di nuove costruzioni.
L’assessore ha sostenuto che durante gli incontri è stato affermato che nessuno sarà sfrattato e che sarà valutata ogni singola situazione allo scopo di procedere di comune accordo per trovare soluzioni condivise con tutti i nuclei familiari interessati.
Come ha sottolineato l’assessore, la legge prevede comunque una sanatoria per chi ha cinque anni di permanenza ed è stato sempre regolare nel pagamento dell’affitto e gli uffici stanno predisponendo, proprio a tale scopo, una lettera da inviare a tutti gli assegnatari temporanei in modo che questi possano presentare, nei tempi dovuti, la relativa richiesta. Entro la fine del mese di maggio, tutti gli interessati saranno adeguatamente aggiornati sulle possibilità offerte dal nuovo disposto normativo e sulla documentazione che dovrà essere presentata.
Soddisfatta della risposta e dell’operato dell’assessorato la consigliera Leolini, la quale ha auspicato che tutti gli attuali beneficiari degli alloggi ERP vengano informati opportunamente e celermente.
10) APPROVATA ALL’UNANIMITA’ LA MOZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA URBANOTECA CITTADINA
Realizzare, promuovere e sostenere una Urbanoteca per rispondere al sentimento diffuso sulla necessità di conservare la memoria della città e delle sue trasformazioni. Questo l’oggetto della mozione presentata in Consiglio, lo scorso 28 aprile, da Giuseppe Giordano, Eugenio Neri, Massimo Bianchini, Luciano Cortonesi, Andrea Corsi, Pietro Staderini e Marco Falorni,
Il documento, approvato all’unanimità dei presenti, è stato integrato con un emendamento, accolto dall’aula, a firma di Carolina Persi, Giuseppe Giordano, Simone Vigni, Ernesto Campanini, Gianni Porcellotti, Luciano Cortonesi, Rita Petti, Giulia Periccioli, Pasqualino Cappelli, con il quale sono stati apportati alcuni miglioramenti al testo.
La mozione sottolinea l’opportunità di non far perdere la memoria storica del tessuto urbano viste le trasformazioni che lo interessano nel corso del tempo. Per questo l’amministrazione dovrebbe realizzare una Urbanoteca, un luogo di facile accesso per cittadini e turisti dove acquisire informazioni sui cambiamenti che hanno interessato Siena dalle origini fino a oggi. Un luogo di studio, ricerca e visita, con esposizioni permanenti di foto, progetti e plastici come già avviene in altre città europee tra le quali Amsterdam.
Nella mozione viene richiesto l’impegno a definire i caratteri specifici e le funzioni da attribuire a una Urbanoteca, da intendersi come archivio storico delle memorie dei progetti realizzati e non, nella quale possano essere catalogate, consultabili e esposte in modo permanente le trasformazioni più significative realizzate, in esecuzione o in fase di progettazione. Il documento intende stimolare un processo di ricognizione, raccolta e catalogazione dei materiali specifici, valutando la possibilità di potenziare un gruppo di studio che possa contribuire ai lavori, senza aggravio di costi, attraverso convenzioni con gli atenei e studenti tirocinanti, al fine di elaborare uno studio di fattibilità. Inoltre la mozione chiede di attuare con step successivi il progetto, prevedendo una prima ricognizione finalizzata al recupero e alla catalogazione e digitalizzazione di materiali per una fruizione virtuale, costituendo in progress una banca dati; così come di individuare il luogo in grado di contenere questo archivio espositivo, valutando la complementarietà e le potenzialità dell’attuale sede dell’Archivio storico comunale nel Collegio San Marco; infine, favorire la realizzazione di un concorso di idee e progettazione per la sua costituzione.
9) RESPINTA LA MOZIONE SULLA “CARTA DI PISA” NONOSTANTE L’EMENDAMENTO DI LUCIANO CORTONESI
La maggioranza ha respinto il documento sostenendo che la materia è di competenza del segretario comunale e non del sindaco
Il rispetto del dettato della Carta di Pisa, adottata dal Consiglio comunale nella seduta del 15 ottobre 2013 allo scopo di promuovere la cultura della legalità e della trasparenza negli enti pubblici, ha costituito il contenuto di una mozione sottoscritta dai consiglieri Luciano Cortonesi, Massimo Bianchini, Andrea Corsi, Pietro Staderini, Eugenio Neri, Giuseppe Giordano ed Ernesto Campanini.
La mozione originaria è però stata emendata, al momento della sua presentazione, da parte di Luciano Cortonesi in considerazione dell’avvenuta sostituzione della Carta di Pisa con l’analogo documento prodotto dall’associazione “Avviso Pubblico” e recepito dal Consiglio il 26 febbraio scorso.
In particolare, i consigliere ha proposto di inserire, nel corpo della mozione, l’impegno a carico del sindaco di produrre, entro 30 giorni, una relazione sullo stato di accoglimento della Carta di Avviso Pubblico e sulle eventuali comunicazioni ricevute dai soggetti interessati in merito alla presenza di situazioni di conflitti d’interesse.
Analogamente, Cortonesi intendeva impegnare il sindaco ad aggiornare l’aula sui controlli effettuati nel periodo di vigenza della Carta di Pisa e sulle eventuali incompatibilità emerse.
La maggioranza ha respinto la mozione nel suo complesso, sostenendo che la materia è di stretta competenza del segretario generale, individuato dalla legge come responsabile per tutto ciò che attiene al tema dell’anticorruzione negli enti locali.
8) LA PROTESTA DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SIENA SUL FUNZIONAMENTO INTERNO DEL TRIBUNALE APPRODA IN CONSIGLIO COMUNALE
Il sindaco ha risposto a un’interrogazione urgente di Giuseppe Giordano
La protesta in atto dell’Ordine degli avvocati di Siena in relazione al funzionamento del Tribunale cittadino ha trovato eco in Consiglio comunale con l’interrogazione urgente presentata da Giuseppe Giordano.
Il consigliere, citando le notizie apparse sulla stampa locale negli ultimi giorni, ha riferito della volontà dell’Ordine degli avvocati di Siena di interessare le istituzioni cittadine su alcune criticità che riguardano l’operatività del Tribunale, le quali potrebbero generare ripercussioni sui cittadini e più in generale, sulla stessa immagine e reputazione della città.
In particolare, Giordano ha chiesto al sindaco se fosse a conoscenza della situazione e se sia già stato interessato dall’Ordine degli avvocati per agire nel merito delle proprie competenze. Il consigliere, inoltre, ha domandato al primo cittadino se intenda informare della questione il Ministero della Giustizia, in forma diretta o attraverso i parlamentari eletti nel territorio senese; infine, lo ha invitato ad aggiornare l’aula sulla tempistica di trasferimento della sezione civile del Tribunale nel Palazzo Chigi di via Camollia, di proprietà dell’Accademia Musicale Chigiana.
Il sindaco ha risposto di non aver ancora ricevuto alcuna formale comunicazione da parte dell’Ordine degli avvocati di Siena in merito al tema segnalato dal consigliere, rispetto al quale ha sostenuto di esserne venuto a conoscenza solo attraverso la lettura degli organi stampa. Anche i parlamentari senesi, come ha aggiunto il primo cittadino che li ha contattati, hanno dichiarato di essere stati informati della vicenda parzialmente e soltanto attraverso i giornali.
In considerazione di un quadro conoscitivo ancora frammentario e della natura delle criticità oggetto della protesta, riferibili non tanto a problemi strutturali, sui quali avrebbe competenza il Comune, quanto ai meccanismi interni di funzionamento circa l’assegnazione delle cause, il sindaco ha preferito rimandare ogni considerazione di merito sulla vicenda.
Il primo cittadino ha comunque richiamato l’importanza del regolare funzionamento dell’attività giudiziaria per i relativi effetti sulla vita dei cittadini, auspicando che in nessun modo la comunità senese si trovi a scontare le problematiche segnalate dall’Ordine degli avvocati.
Rispetto alla tempistica di trasferimento della sezione civile del Tribunale in via Camollia, il sindaco ha ribadito quanto già detto precedentemente in risposta all’interrogazione di Marco Falorni: ovvero, che nei prossimi giorni saranno firmati gli atti formali che permetteranno l’avvio dei lavori, il cui termine è previsto entro 130 giorni.
Giordano ha definito minimali le considerazioni del sindaco in merito alla propria posizione sulla vicenda e all’interessamento dei parlamentari senesi, pur riconoscendo l’oggettiva difficoltà a esprimersi su una situazione che presenta ancora alcuni aspetti da chiarire. Il consigliere ha quindi invitato l’Amministrazione a rendersi parte attiva nella questione perché la collettività senese non debba subirne eventuali ripercussioni, oltre che ad aggiornare periodicamente l’aula su tematiche così importanti per la vita dei cittadini.
7) APPROVATA LA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO PER ZONE VARIE E VALORIZZAZIONE DEI BENI COMUNALI
Il Consiglio comunale ha approvato definitivamente la “Variante al Regolamento urbanistico per zone varie e valorizzazione dei beni comunali”, già adottata dall’assemblea lo scorso 10 febbraio.
Si tratta della seconda lettura del consiglio comunale, prevista dalla normativa per le varianti urbanistiche, al fine di dare modo di ricevere osservazioni da parte di tutti gli interessati, dopo la prima lettura di adozione.
Cinque gli interventi contemplati che interessano: l’ex scuola Alfieri, per la quale viene introdotta la destinazione commerciale, fino alla struttura di vendita medio grande (non oltre 1500 mq.), nonché la possibilità di ospitare servizi sociali e ricreativi; l’area ex Gas-Int con una riqualificazione e riorganizzazione funzionale nella quale sono previste destinazioni miste, quali servizi amministrativi, culturali, sociali, tecnici, commerciali fino alla struttura medio grande e, in quest’ultima eventualità, l’edificazione sarà subordinata alla realizzazione di un nuovo accesso alla rotatoria in viale Toselli; gli ex magazzini comunali in via N. Bixio con la previsione di destinazioni miste (servizi amministrativi, culturali, sociali e ricreativi, assistenza sanitaria, sportive, ecc.); l’adeguamento viario in località Fango Nero al fine di migliorare la messa in sicurezza dell’intersezione stradale; una porzione di edificio fuori Porta Pispini per il quale la destinazione diventa analoga a quella prevista nel tessuto edilizio limitrofo.
In base alle normative vigenti, sono pervenute, nel termine fissato, due osservazioni: una dal dirigente della direzione comunale Servizi che, relativamente all’ex scuola Alfieri, propone una modifica alla perimetrazione a favore di un ampliamento del resede nell’area prossima alla palestra comunale per una migliore valorizzazione del bene. La proposta è stata accolta dall’aula.
La seconda osservazione, presentata da Confesercenti e Confcommercio di Siena, ha richiesto un piano di recupero per i primi tre lotti anziché un intervento edilizio diretto. Tale proposta è stata parzialmente accolta dall’aula, in quanto la previsione di uno strumento intermedio come il progetto unitario convenzionato, invece del piano di recupero, è stata ritenuta utile a vantaggio di una maggiore qualità urbanistica, edilizia e paesaggistica. Recepito, infine, anche un contributo tecnico della Regione Toscana.
6) DA MARCO FALORNI UN’INTERROGAZIONE SUL TRASFERIMENTO DELLA SEZIONE CIVILE DEL TRIBUNALE DI SIENA
Il sindaco ha aggiornato l’aula sullo stato dei lavori che interessano la sede di via Camollia e sulla tempistica dell’operazione complessiva
Durante la seduta consiliare, Marco Falorni, Andrea Corsi e Massimo Bianchini hanno chiesto informazioni sul trasferimento della sezione civile del Tribunale di Siena nel Palazzo Chigi (in via Camollia, n° 85) di proprietà dell’Accademia musicale Chigiana. In particolare, i consiglieri hanno chiesto di conoscere lo stato dei lavori per l’adeguamento della nuova sede; se sia stato stipulato il contratto di appalto con l’impresa e con quali criteri questa sia stata selezionata; il cronoprogramma per il completamento degli interventi; quando inizierà il trasferimento degli archivi e del personale; quali i provvedimenti adottati per rendere l’immobile accessibile ai disabili e le modalità di regolamentazione del traffico nella zona, visto che la struttura si trova all’interno della Ztl.
Il sindaco, ricordando che i Comuni sono obbligati per legge a sostenere le spese per i locali a uso degli uffici giudiziari, ha richiamato la delibera di Giunta dello scorso agosto con la quale l’Amministrazione ha preso in locazione l’immobile in via Camollia n° 85 da destinare alla sezione del Tribunale civile di Siena, comprensiva degli uffici risultanti dall’accorpamento del Tribunale di Montepulciano e della sede distaccata del Tribunale di Siena a Poggibonsi, nonché della sede del Giudice di Pace.
Il contratto di locazione, che ha ricevuto il parere di congruità dall’Agenzia del Demanio, prevedeva inizialmente un canone annuo di 212.900 euro, inferiore rispetto ai 230mila euro richiesti dall’Accademia Chigiana, che, con la riduzione del 15% prevista per legge, si è attestato sulla cifra di circa 181mila euro.
La Fondazione Accademia Chigiana, per accelerare i tempi, ha effettuato la progettazione dell’intervento di risanamento conservativo con un proprio tecnico e, ai fini dell’aggiudicazione dei lavori, ha istituito una Commissione presieduta dal Presidente del Tribunale, assistito dal direttore amministrativo, alla quale hanno preso parte anche i tecnici comunali, della stessa Accademia e degli Ordini degli Avvocati di Siena e Montepulciano.
La Commissione ha appaltato l’intervento per un importo di circa 521mila euro e la gara ha permesso di ridurre i costi inizialmente quantificati in 410mila euro fino alla cifra di 365mila euro. I lavori partiranno a breve e si concluderanno nei tempi massimi di 130 giorni.
All’inizio di febbraio, come ha ricordato il sindaco, il Ministero della Giustizia ha rilasciato il nulla osta al trasferimento nella sede di via Camollia precisando che il Comune di Siena dovrà farsi carico anche degli oneri di ristrutturazione dei locali, in quanto i fondi destinati all’edilizia giudiziaria della Cassa Depositi e Prestiti sono esauriti. In funzione della strategicità e della rilevanza dell’operazione, il sindaco, il prefetto, il presidente del Tribunale di Siena, il procuratore della Repubblica e il presidente dell’Ordine degli avvocati di Siena hanno chiesto a Fondazione MPS di valutare l’assegnazione di un contributo straordinario, poi quantificatosi in 300mila euro; a questa cifra si sono aggiunti ulteriori 65mila euro reperiti dal bilancio comunale.
Per quanto riguarda il canone annuo, il sindaco ha sottolineato che il Comune dovrà farsi carico delle mensilità di luglio e agosto 2015, poiché dal 1° settembre il contratto di locazione potrà essere volturato al Ministero della Giustizia; la sottoscrizione del contratto è prevista nei prossimi giorni.
Infine, per quanto riguarda la situazione della viabilità, il sindaco ha informato l’aula che sono allo studio analisi e valutazioni per individuare le migliori soluzioni al traffico veicolare dell’area.
Falorni si è dichiarato insoddisfatto per la situazione oggettiva a carico della collettività senese e ha stigmatizzato che il Comune di Siena debba farsi carico dell’accorpamento di più sedi giudiziarie, in forma obbligata dallo Stato e senza alcuna compartecipazione degli altri Comuni coinvolti, così come disposto dalla normativa che risale addirittura al 1941. Falorni ha concluso definendo evasiva la risposta del sindaco in merito alla questione della viabilità nella zona.
5) IL VICESINDACO OFFRE UNA PANORAMICA SULLA CRESCITA DELLA MOBILITÀ ELETTRICA A SIENA E SUL TERRITORIO NAZIONALE
Presentata da Michele Pinassi un’interrogazione sulla diffusione del fenomeno nel territorio senese e sull’ubicazione delle colonnine di ricarica
Le politiche comunali sulla mobilità elettrica sono state oggetto di un’interrogazione di Michele Pinassi, il quale ha chiesto di conoscere la loro rispondenza con le linee guida del Piano nazionale previsto dalla legge 83/2012 e il numero dei veicoli elettrici esistenti sul territorio senese.
Pinassi ha richiamato il progetto preliminare per la “Realizzazione di infrastrutture necessarie a contribuire alla costituzione di una rete regionale per la mobilità elettrica” e la delibera di Giunta per la “Costituzione di un servizio di bike sharing elettrico nel Comune di Siena”, entrambi approvati nel dicembre 2013. I due documenti di programmazione individuano 15 aree su tutto il territorio comunale per l’installazione di 33 colonnette di ricarica per le autovetture e 13 aree per la ricarica delle biciclette elettriche, delle quali una parte destinata al bike sharing e l’altra alle bici dei privati.
Il consigliere ha quindi riportato in aula i contenuti del “Piano infrastrutturale per i veicoli alimentati a energia elettrica” che detta criteri oggettivi e parametri per garantire uno sviluppo coordinato e unitario del servizio, a partire dal numero ottimale degli impianti di ricarica da implementare nelle varie realtà territoriali.
Pinassi, dopo aver elencato l’ubicazione degli stalli di ricarica per autovetture sul territorio comunale, ha chiesto di conoscere la quantificazione dei livelli ottimali previsti dal Piano nazionale per la realtà senese e se i dieci stalli del centro storico possono essere utilizzati anche dai veicoli non autorizzati all’accesso nella ztl. In conclusione, il consigliere ha chiesto anche il numero dei veicoli elettrici autorizzati per la ztl e quanti siano complessivamente quelli che circolano nella provincia di Siena.
Il vicesindaco con delega alla Smart City ha elogiato lo spirito costruttivo dell’interrogazione su un tema ritenuto centrale e strategico per l’operato dell’Amministrazione comunale.
Nella risposta, il vicesindaco ha fornito alcune stime che riguardano la futura diffusione della mobilità elettrica anche nel contesto internazionale: in Italia, si prevede che entro quindici anni i veicoli elettrici saranno circa 10 milioni. Anche la Toscana è molto attiva su questo fronte, come dimostrano l’iniziativa pionieristica del Comune di Pisa e il recente annuncio del sindaco di Firenze che ha annunciato il posizionamento di ulteriori 150 colonnine di ricarica rispetto a quelle già esistenti e l’acquisto di un parco di 70 auto elettriche comunali. Il vicesindaco ha poi citato il disegno di legge Pastorelli, depositato in Parlamento, che potrebbe dare una scossa al mercato delle auto elettriche attraverso un regime di agevolazioni fiscali.
A più riprese, il vicesindaco ha quindi sottolineato la necessità strategica dell’infrastrutturazione ai fini dello sviluppo della mobilità elettrica, che dovrà avvenire secondo uno standard comunitario e una distribuzione quanto più capillare dei punti di ricarica pubblicamente accessibili. Anche per quanto riguarda i livelli ottimali previsti dal Piano nazionale richiamato da Pinassi, l’obiettivo da perseguire è quello di garantire la circolazione dei veicoli ad alimentazione elettrica, o ibridi, senza soluzione di continuità, a partire dalle aree comunali per poi estendersi alle aree metropolitane fino agli ambiti regionali ed extraregionali.
Il vicesindaco ha specificato come in questa fase non sia stato dettato un numero indicativo di infrastrutture di cui l’Italia deve dotarsi, quanto piuttosto le variabili utili a individuarne quantità e diffusione: tra queste, la popolazione attiva, la superficie, il tasso di motorizzazione, oltre alla previsione di lungo termine della diffusione dei veicoli a alimentazione elettrica. Tra i criteri da considerare viene contemplato, inoltre, il livello della qualità dell’aria presente nel territorio interessato: come ha ricordato il vicesindaco, è proprio da un bando della Regione Toscana per la realizzazione di interventi volti al miglioramento della qualità dell’aria, con specifico riferimento alla mobilità elettrica, che il Comune di Siena ha potuto progettare le proprie azioni e reperire le relative risorse.
Le 33 colonnine installate a Siena, oltre alle 10 nei Comuni limitrofi, vanno quindi viste non solo e non tanto come infrastrutture a servizio esclusivo dei cittadini residenti, ma anche come parte integrante di una rete infrastrutturale regionale a servizio di una mobilità con veicoli elettrici a lunga percorrenza, indipendentemente che si tratti di cittadini o di turisti.
Infine, il vicesindaco ha evidenziato che la Commissione Europea propone l’obiettivo di realizzare in Italia, entro il 2020, un numero minimo di 125mila punti di ricarica accessibili al pubblico. Il Piano nazionale recepisce questo valore fissando alcuni obiettivi: per il 2016 90.000 punti di ricarica accessibili al pubblico, stimati in 110mila per la tappa del 2018 e in 130mila per il 2020.
A margine della risposta, il vicesindaco ha fatto notare che i quattro stalli realizzati in piazza Matteotti non sono andati a sostituire stalli già esistenti per i residenti: i tre stalli esistenti, di cui due per disabili e uno per carico e scarico, sono stati ricollocati lateralmente ai nuovi stalli per i posti disabili e nelle aree di fronte ai punti di ricarica della “Favorita” per il carico e scarico.
Il vicesindaco ha concluso con i dati forniti da ACI al 31 dicembre 2014 sulla diffusione dei veicoli elettrici: mentre a livello nazionale si è superato 200mila unità, la provincia di Siena ne conta 337 tra elettrici e ibridi; quelli esclusivamente elettrici sono 61, di cui 31 nel territorio comunale di Siena.
Parzialmente soddisfatto Pinassi, in particolare per gli incentivi previsti dalle politiche nazionali; il consigliere ha però lamentato alcune scelte sull’ubicazione delle colonnine, come nel caso degli “ex Bagni” in via Tozzi, dove sono stati sottratti alcuni stalli di sosta per moto e altri veicoli a motore a due ruote.
4) LE INIZIATIVE DEL CAPODANNO 2015 ANCORA ALL’ATTENZIONE DEL CONSIGLIO
L’assessore al Turismo ha risposto a un’interrogazione di Pietro Staderini
I festeggiamenti del Capodanno 2015 sono tornati all’attenzione del Consiglio comunale con l’interrogazione presentata nella seduta odierna da Pietro Staderini.
Il consigliere, facendo riferimento alle iniziative promosse dal consorzio “Il Campo”, rappresentativo di tutti i commercianti di Piazza del Campo, ha chiesto di conoscere le evidenze oggettive che abbiano indotto l’Amministrazione ad assegnare l’organizzazione dell’evento a tale soggetto e chi ne sia il rappresentante legale.
L’assessore al Turismo ha risposto richiamando la procedura di selezione pubblica approvata con deliberazione n° 429 del 31 ottobre 2014 e indetta con apposito avviso pubblicato sul sito web istituzionale a partire dal successivo 3 novembre.
Come ha riportato l’assessore, a seguito di detto avviso sono state presentate dieci proposte da altrettanti soggetti, sei dei quali operanti sul territorio senese e quattro provenienti da fuori provincia.
Sulla base della priorità dei criteri stabilita sin dal bando, ovvero l’attrattività della proposta, la sua sostenibilità tecnico-progettuale, la capacità di coinvolgere più pubblici e il carico finanziario e logistico per il Comune, la Commissione preposta ha individuato e selezionato quattro proposte. Tra queste, quella presentata per Piazza del Campo dal raggruppamento temporaneo tra il consorzio “Il Campo”, il cui legale rappresentante è Andrea Bellandi, e Giacomo Muzzi; le altre tre, scelte per la Fortezza Medicea, piazzetta Bargagli Petrucci e il Teatro dei Rinnovati, sono pervenute rispettivamente dalla rete d’impresa “Cittadella Cultura #Siena”, dalla società “Cinque 100 – Radio Cinque Siena” e dall’ASD “Ateneo della Danza”.
L’assessore, riportando anche le motivazioni della Commissione sulla scelta per Piazza del Campo e il giudizio sull’attrattività della proposta, ha rilevato come sia stata particolarmente apprezzata la previsione di coinvolgimento di tutti gli spazi del centro storico, nonché delle associazioni di commercianti e delle vie della città, per un loro apporto anche di ordine finanziario: una sinergia che di fatto ha consentito un minore onere finanziario per le casse comunali.
Staderini si è dichiarato soddisfatto per la risposta esaustiva.
3) IL SINDACO SPIEGA LA SCELTA DI MORENO PERICCIOLI ALLA PRESIDENZA DI INTESA S.P.A.
Michele Pinassi ha chiesto con un’interrogazione se, come riportato dalla stampa, tale scelta sia stata “fortemente voluta” dal sindaco di Siena
La nomina di Moreno Periccioli a presidente di Intesa s.p.a. ha costituito il tema di un’interrogazione presentata nell’assise odierna da Michele Pinassi.
Il consigliere ha chiesto di conoscere con quali criteri sia stato individuato e scelto Moreno Periccioli e se, come riportato dalla stampa, tale opzione sia stata fortemente voluta dal sindaco di Siena.
Il sindaco ha innanzitutto ricordato che Intesa è una società per azioni interamente partecipata da enti pubblici, la quale però opera in base alle norme del codice civile che disciplina le società private, come previsto dalla legge. Secondo il Codice civile, la nomina degli amministratori di una società per azioni spetta all’assemblea, formata da tutti i soci.
Come ha poi sostenuto il sindaco, la nomina di Moreno Periccioli, in ottemperanza alla vigente normativa, è avvenuta da parte dell’assemblea dei soci della quale fanno parte complessivamente 49 Comuni, tra i quali Siena.
Il sindaco, in qualità di membro di tale assemblea chiamata a definire il nuovo consiglio di amministrazione della società, ha confermato di aver proposto la lista del nuovo consiglio di amministrazione, fra cui il nome di Moreno Periccioli, in piena sintonia con altri sindaci, proprio in base al suo curriculum. Una persona ritenuta valida dal punto di vista professionale e in grado di contribuire alla crescita e all’affermazione di Intesa nel mercato dell’energia, attraverso la società Estra, oltre che di sviluppare un’attività di razionalizzazione delle società partecipate dai Comuni senesi.
In particolare, il sindaco ha elogiato l’incisiva capacità dimostrata da Periccioli alla presidenza dell’Ambito territoriale ottimale (ATO) 6 Ombrone sul fronte del monitoraggio del rispetto del contratto di servizio da parte del soggetto gestore del servizio idrico e la tempestività, unica a livello nazionale, con la quale ha consentito il rimborso sul canone di depurazione delle acque per gli utenti interessati.
Pinassi, che ha voluto specificare di non avere niente di personale nei confronti di Periccioli, ha criticato le modalità con le quali è stato nominato. Pur riconoscendo che la legge consente tali prerogative ai sindaci, ha sostenuto che le imprese e le aziende pubbliche dovrebbero essere condotte con criteri di trasparenza e meritocrazia, anziché su scelte individuali che ricadono, come ha detto lui stesso, sempre sulle medesime persone.
2) LE POLITICHE DI CONTENIMENTO DEI PREZZI DELLE FARMACIE COMUNALI IN UN’INTERROGAZIONE DI GIUSEPPE GIORDANO
L’assessore alla Sanità ha passato in rassegna tutte le iniziative di sconto sui costi attuate dell’ASP “Città di Siena” con particolare riguardo ai prodotti per la prima infanzia
Perché le farmacie comunali senesi, come risulta dalla documentazione reperibile on line, non hanno aderito a una campagna di riduzione dei prezzi sui prodotti per la prima infanzia? Questo il senso dell’interrogazione presentata nell’assise odierna da Giuseppe Giordano, sottoscritta anche da Eugenio Neri, in relazione all’iniziativa nata da un protocollo di intesa del 2012 tra l’allora Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, l’ANCI, Federsanità e A.S.So.Farm, il soggetto che rappresenta a livello istituzionale e sindacale le aziende speciali, i consorzi e i servizi farmaceutici e le società che gestiscono le farmacie pubbliche.
L’assessore alla Sanità, rispondendo all’interrogazione, ha sottolineato come il protocollo in oggetto, finalizzato all’abbattimento dei prezzi dei prodotti per la prima infanzia nel mercato italiano, abbia avuto una valenza sperimentale per il solo secondo semestre del 2012 e come non sia stato riproposto negli anni successivi. L’assessore ha addirittura sostenuto che l’adesione a tale iniziativa avrebbe penalizzato i cittadini senesi, in considerazione delle politiche e delle iniziative di contenimento dei prezzi sostenute negli anni dall’ASP “Città di Siena”.
Per esempio, dal 2007 viene applicata una riduzione del 15% su tutti i prezzi dei prodotti alimentari per la prima infanzia, a eccezione di quelli fissati per legge e non modificabili dalle singole farmacie.
L’assessore ha inoltre citato anche il caso di una marca di latte per la prima infanzia, oggi disponibile anche biologico, che dal 2010 viene venduto a un prezzo calmierato, permettendo così alle famiglie di abbattere i costi del 40-45 % rispetto ai brand più noti.
Circa gli ausili per l’igiene del neonato è stata invece creata, nel 2013, una linea a marchio ASP allo scopo di garantire elevata qualità a prezzi contenuti.
In collaborazione con il Comune di Siena, infine, viene offerto in omaggio un pacchetto di prodotti “di benvenuto” a tutti i neonati residenti nel territorio comunale.
L’assessore ha concluso ricordando come sui cosiddetti medicinali da banco sia stata attuata la politica del “minimo ricarico” sempre al fine di contenere i prezzi di vendita.
Parzialmente soddisfatto Giordano, che ha espresso il proprio compiacimento per le iniziative attuate dall’ASP con particolare riguardo al mercato dei prodotti per la prima infanzia; allo stesso tempo, il consigliere ha rilevato come l’adesione all’iniziativa richiamata avrebbe potuto rafforzare ulteriormente le politiche di contenimento dei prezzi anche dal punto di vista della comunicazione che, a suo giudizio, al momento appare ancora insufficiente.
1) IL COMUNE SI È DOTATO DELL’UFFICIO FINANZIAMENTI PER INTERCETTARE FONDI COMUNITARI E ALTRE RISORSE ESTERNE
Oggi in aula un’interrogazione di Giuseppe Giordano sul tema dei bandi europei e delle opportunità di finanziamento esterno ai progetti
La partecipazione del Comune di Siena ai bandi comunitari e ai seminari formativi sulle opportunità di finanziamento esterno ha costituito il tema dell’interrogazione presentata nell’assise odierna da Giuseppe Giordano e sottoscritta anche da Eugenio Neri.
Sottolineando come la programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 rappresenti una rilevante opportunità per intercettare risorse da destinare alla realizzazione di progetti utili per la città e il territorio, il consigliere ha chiesto informazioni sulla partecipazione di amministratori, direttori generali, segretari, dirigenti e funzionari comunali ai seminari gratuiti on line promossi dall’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) per accompagnare le progettualità degli enti locali e le relative richieste di finanziamento.
Giordano ha chiesto al sindaco anche in quali ambiti progettuali sia impegnata l’Amministrazione comunale con richieste di fondi esterni e se non ritenga utile prospettare un aggiornamento periodico al Consiglio, per esempio a cadenza trimestrale, sui progetti per i quali vengono richiesti finanziamenti europei.
Il sindaco, rispondendo all’interrogazione, ha ricordato come con l’ultima riorganizzazione del personale, dello scorso mese di febbraio, sia stato costituito un apposito Ufficio Finanziamenti. La struttura è stata collocata sotto la Direzione Risorse e dotata di due persone addette, supportate dalla responsabile dello staff del sindaco, Giovanna Vestri, esperta in materia, per le quali è previsto un percorso di formazione che contempla anche la partecipazione ai seminari on line dell’IFEL, scaricabili dal web in ogni momento.
Per quanto riguarda il numero e la tipologia delle domande di finanziamento esterno presentate dall’Amministrazione, il sindaco ha sottolineato che le risorse non sono disponibili in ogni settore e ambito di competenza comunale e, quindi, come l’Amministrazione abbia dovuto rivedere talvolta le proprie priorità di intervento proprio in funzione delle caratteristiche delle linee di finanziamento, che vengono decise dall’Europa.
A livello regionale e nazionale sono state presentate numerose richieste in ambito sociale, di edilizia scolastica e per gli impianti sportivi, ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche e per la realizzazione di nuove intersezioni stradali a tutela della sicurezza veicolare e pedonale.
A livello comunitario, sono state avanzate domande di contributo su progetti inerenti i temi delle pari opportunità e dell’educazione ambientale e alla salute; a breve, saranno inoltre presentati progetti in ambito di politiche smart city, mobilità sostenibile e raccolta dei rifiuti.
Il sindaco ha quindi concluso l’intervento accogliendo favorevolmente l’idea di un confronto periodico con i consiglieri, anche per recepire i loro eventuali suggerimenti.
Giordano ha espresso una parziale soddisfazione per la risposta, rivendicando la breve distanza temporale intercorsa tra la presentazione dell’interrogazione e la costituzione dell’Ufficio Finanziamenti, e ha chiesto all’Amministrazione una maggiore incisività nelle forme di coinvolgimento del Consiglio su temi così centrali per l’operato dell’ente.