Solo Oriana sa cosa è accaduto e si rivolge a Marco Buratti, detto l’Alligatore, un detective privato senza licenza. Quello che scoprirà, metterà in pericolo la vita di entrambi.
Massimo Carlotto è nato a Padova, il 22 luglio 1956. Nel 1976 sente provenire delle urla disperate da un appartamento del condominio nel quale abita sua sorella: entra e scopre una ragazza, colpita da numerose coltellate, che muore tra le sue braccia. Spaventato si reca spontaneamente a testimoniare, ma la polizia non crederà alla sua versione dei fatti- anche a causa della sua militanza in Lotta Continua- e si ritroverà accusato dell’efferato crimine. Fuggito prima della sentenza, troverà rifugio in Messico, ma verrà rimpatriato nel 1985. Latitante, verrà condannato, catturato e messo in carcere. Lì si ammala di bulimia e molti intellettuali si mobilitano per la sua liberazione. Gli verranno concessi gli arresti domiciliari ed otterrà la grazia nel 1993. Le sue vicissitudini acuiscono il suo bisogno di scrivere e raccontarsi. Nasce così il primo romanzo, Il fuggiasco (1994), ispirato alla sua vita, destinato a diventare un film nel 2003, per la regia di Andrea Manni. Creerà poi una serie di noir con protagonista un misterioso personaggio chiamato l’Alligatore. Tra le sue numerose opere citiamo Nessuna cortesia all’uscita (1999), Cristiani di Allah (2008), L’albero dei microchip (2009).