Così Emmanuele Bobbio, assessore toscano a Istruzione e Formazione, sul primo anno di lavoro dedicato ai Poli Tecnico Professionali (PTP), la nuova formula organizzativa che mette in rete scuole e imprese per innovare l’offerta formativa tecnico-professionale.
Parlando a Siena dopo aver ascoltato quanto è stato fatto presso il PTP che si occupa di turismo e cultura (uno dei 25 costituiti in Toscana) guidato come capofila dall’Istituto Professionale “Giovanni Caselli”, l’assessore regionale ha sottolineato come nel primo anno di preparazione “molto si è lavorato in una regione che intende puntare carte importanti su questo nuovo ambito educativo/formativo. Le idee emerse nei gruppi di lavoro, compresi quelli riferiti ai due PTP costituiti nella provincia di Siena, sono numerose con la conferma del fatto che scuola e impresa sentono il bisogno di lavorare insieme superando il limite della mancanza di una abitudine al dialogo e a una comprensione reciproca”.
Coordinatore, in Commissione Istruzione e Lavoro nella Conferenza fra le Regioni italiane, di tutti i colleghi che si occupano di istruzione e formazione, l’assessore toscano ha iniziato proprio da Siena un tour in alcune città dove hanno sede i PTP. “Questi incontri – ha precisato Bobbio – sono una occasione preziosa per approfondire la conoscenza delle esperienze maturate sino ad oggi, delle potenzialità e delle criticità emerse: una conoscenza essenziale per costruire, come Regione Toscana, percorsi validi di supporto efficace”.
Due, nel senese, i Poli Tecnico Professionali costituiti all’inizio di febbraio dopo un bando pubblico emesso lo scorso autunno: uno (il Polo enograstonomico turistico della provincia di Siena) ha come soggetto capofila l’Istituto di Istruzione Superiore “Bettino Ricasoli” e l’altro (il TUC, acronimo di TUrismo Culturale), che è quello al centro della visita odierna di Bobbio, è guidato dall’Istituto Professionale Statale “Giovanni Caselli”.
I soggetti che aderiscono ai partenariati nei due PTP senesi sono, in tutto, 35: 9 scuole e 13 aziende private (cooperative culturali, fattorie, ristoranti) cui si aggiungono 9 agenzie formative, 1 scuola di alta formazione, 2 Province (Siena e Grosseto) oltre alla Camera di Commercio di Siena.
Per contrastare gli abbandoni scolastici (in Toscana il fenomeno interessa ben 17 studenti su 100: almeno 6 mila giovani che ogni anno abbandonano la scuola, soprattutto nei professionali, senza aver raggiunto un titolo di studio), quella dei PTP è una nuova formula organizzativa stabilita da specifiche norme statali che attribuiscono alle Regioni funzioni di programmazione e di stimolo: unisce in rete scuole e imprese con l’ambizione di innovare l’offerta formativa tecnico-professionale favorendo sinergie sempre più strette fra istruzione, formazione e lavoro.
5 gli “ambiti formativi” in cui sono distribuiti i 25 PTP avviati in Toscana: meccanica, nautica, sistema moda, agribusinnes, turismo e beni culturali. Un centinaio le scuole coinvolte con oltre 200 fra aziende e soggetti privati interessati.