Una svolta che metta al centro la sovranità alimentare, la tutela della biodiversità, la crescita di un’agricoltura praticata con tecniche sostenibili e capacità di garantire, senza sprechi, più cibo per tutti”. Così Susanna Cenni è intervenuta oggi, venerdì 6 marzo, al convegno internazionale sul tema della sostenibilità nell’agricoltura e nella produzione alimentare – gli “stati generali” dell’agrifood – nel Mediterraneo, che l’Università di Siena ha organizzato come hub della rete per il Mediterraneo Sustainable Development Solutions Network (SDSN Mediterranean – parte di Sustainable Development Solutions Network – A global Initiative for the United Nations, guidato dall’economista Jeffrey Sachs e lanciato a settembre 2012 dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon).
“I cambiamenti veri – ha detto Cenni – si realizzano quando diventano realtà in tutta la filiera dei decisori: dalla governance, alla ricerca; dagli agricoltori fino ai consumatori. Servono inoltre norme adeguate che spingano verso modelli di produzione sostenibili, che riducano gli sprechi alimentari, utilizzando fiscalità ambientale e investendo su piccoli agricoltori. In Parlamento stiamo lavorando in questa direzione e siamo riusciti ad approvare la legge, di cui sono prima firmataria, per la tutela della biodiversità agraria e alimentare. Stiamo anche discutendo, inoltre, la legge sul consumo di suolo agricolo e una nuova norma in materia di agricoltura biologica, fino al decreto di divieto degli OGM e all’impegno di carattere internazionale per un protocollo del cibo, in vista di Expo. Norme che possono contribuire a supportare lo sforzo scientifico e innovativo dell’Università di Siena e della rete che qui si impegna con contributi di alto livello per un mandato autorevole di carattere internazionale che guarda al mediterraneo”.