Lo sottolinea giustamente anche l’Associazione LIBERA in un documento lettera del gennaio scorso al Sindaco che non sembra aver avuto risposta. Purtroppo duole constatare – prosegue SEL – che l’amministrazione comunale, come abbiamo diffusamente scritto nell’interrogazione che presenteremo al prossimo consiglio comunale, ancora non ha aderito, se non formalmente, all’associazione Avviso Pubblico e non ha messo in pratica alcuna delle prescrizioni che, la Carta di Avviso Pubblico per la diffusione della pratica della trasparenza e della legalità negli enti locali, impone agli aderenti.
E’ stata una dimenticanza? Forse il sindaco e la giunta erano impegnati in altre indifferibili faccende tanto da fare trascorre più di un anno da quando il consiglio comunale deliberò che il Comune di Siena aderisse ad Avviso Pubblico e adottasse la Carta di Pisa, oggi superata da una nuova carta?, oppure ci sono altri motivi? La stagione della discontinuità con un passato opaco, dal quale il Sindaco non perde occasione per dichiararsi estraneo, è già finita? La trasparenza e i principi della legalità, unici baluardi contro la legge del più forte e contro i soprusi, abitano ancora nel Palazzo Comunale oppure sono semplici enunciazioni utili solo in tempo di elezioni?
Sono queste le domande – continua il comunicato di Sinistra Ecologia Libertà – alle quali vorremmo una risposta chiara da parte del Sindaco; una risposta data con atti concreti che i cittadini senesi, stremati da una crisi devastante aspettano ormai da troppo tempo. E un atto importante che in questo caso si può e si deve mettere in pratica è l’applicazione della Carta di Avviso Pubblico e non soltanto per i consiglieri comunali, ma estesa anche ai membri della giunta, ai membri delle società, enti, consorzi ecc… partecipati o controllati dal Comune di Siena, nonché allargata anche ai dipendenti del Comune stesso.
E’ una richiesta eccessiva? Pensiamo di no e soprattutto riteniamo che se davvero vogliamo essere credibili agli occhi dei nostri concittadini dobbiamo fare del Palazzo Comunale una casa di cristallo dove tutti i senesi possono vedere che al lavoro c’è un’amministrazione che, al netto di errori in buona fede, è lì per migliorare le condizioni di vita dei senesi e non per favorire con le sue decisioni amici e gruppi di potere. Se riuscissimo a fare questo saremmo davvero la Capitale della Cultura, della cultura del diritto e del Buon Governo. L’unico titolo che vorremmo per la nostra città”.