Fisascat Cisl e Filcams Cgil, a seguito dell’incontro avvenuto con la dirigenza di Siena Jazz e dell’assemblea dei lavoratori che si è svolta ieri, giovedì 22 settembre, hanno dichiarato lo stato di agitazione di tutti i dipendenti di Siena Jazz.
“Le parole di Di Cioccio e Cianti non ci hanno convinto, non ci è stata data nessuna rassicurazione – dichiarano le organizzazioni sindacali -. Eravamo partiti male e siamo arrivati peggio! Per l’incontro avevamo richiesto anche la presenza di un delegato dei lavoratori eletto durante la precedente assemblea, ma la dirigenza si è rifiutata di ammetterlo; invece, poteva essere un modo di confrontarsi direttamente anche con i dipendenti! Noi abbiamo comunque accettato di partecipare all’incontro in una forma ristretta per l’urgenza della situazione.
Il problema non è solo il debito pregresso, – proseguono i sindacati Fisascat Cisl e Filcams Cgil – ma che questa governance non riesce a gestire l’ordinarietà di Siena Jazz. I lavoratori hanno più volte segnalato alla dirigenza problemi, criticità, necessarie programmazioni, scadenze, senza, a volte, nemmeno essere ascoltati e coinvolti.
Questi amministratori non riescono a traghettare Siena Jazz verso il futuro. E’ necessario un cambio di passo – concludono le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl e Filcams Cgil–. I lavoratori di Siena Jazz rimarranno in stato di agitazione fino al momento in cui non vi sarà un interlocutore qualificato che rassicuri dipendenti, docenti, studenti, fornitori e tutta la cittadinanza di un futuro sostenibile per questa importantissima e storica realtà d’eccellenza del territorio”.