Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta ordinaria mercoledì 27 aprile alle ore 9, nella sala del Capitano del Popolo del Civico Palazzo, in seduta pubblica in prima convocazione (con eventuale prosecuzione dei lavori residui domani, giovedì 28, sempre alle 9.00). A questo link l’ordine del giorno.
Questo l’elenco dei lavori del Consiglio in continuo aggiornamento (aggiornare la pagina o visitare successivamente per visualizzare i nuovi argomenti):
SALVINI, DORE, MASTROMARTINO E STABILE CHIEDONO INFORMAZIONI SULLE ASSUNZIONI AVVENUTE NEL CORSO DELL’ATTUALE MANDATO
Paolo Salvini, Davide Dore, Francesco Mastromartino e Maria Elena Stabile hanno chiesto informazioni sulle nuove assunzioni avvenute durante l’attuale mandato.
Ribadendo che per un buon andamento dell’Ente è necessario mantenere l’equilibrio di saldi di bilancio e sotto controllo i costi fissi, e ricordando che nel corso degli anni il Comune ha subito un progressivo innalzamento dell’età media dei dipendenti e le dichiarazioni di esponenti della minoranza sull’eccessivo ricorso a nuovo personale, Salvini ha chiesto di sapere quale sia l’effettiva portata in termini numerici e di costi dei nuovi ingressi.
Il vicesindaco ha ringraziato per l’interrogazione presentata perché gli permette di sgomberare il campo dalle leggende metropolitane e dalle polemiche che sono uscite sulla stampa sull’elevato numero delle assunzioni che avrebbero, addirittura, messo in crisi il bilancio comunale. Dopo aver evidenziato che i numeri rappresentano un elemento inoppugnabile ha informato sui dati relativi al periodo 2018-2021.
Nel 2018 sono state assunte 12 persone e ne sono andate in pensione 11; nel 2019 33 contro 48; nel 2020 31 su 62; nel 2021 56 contro 38. In termini complessivi durante questi 4 anni le assunzioni effettuate e le cessazioni intervenute hanno prodotto un minor costo pari a 678.927,70 euro.
Salvini ha ringraziato per la risposta esaustiva aggiungendo che i dati illustrati dimostrano che l’Amministrazione ha risparmiato e che quindi quanto è stato scritto non rispecchia il vero.
IL MANCATO FINANZIAMENTO DEL COLLEGAMENTO CON L’ACQUA DEL MONTEDOGLIO NELL’INTERROGAZIONE DI BRUNO VALENTINI
Bruno Valentini ha presentato un’interrogazione per sapere per quali motivi il Comune di Siena è rimasto escluso da un investimento strategico che avrebbe permesso di collegare l’area senese e la città di Siena all’invaso del Montedoglio (Sansepolcro), così da poter fronteggiare eventuali crisi di approvvigionamento di acqua potabile visti gli attuali cambiamenti climatici e le crescenti criticità che presentano le risorse locali del Luco.
Come ha ricordato il consigliere, negli anni, il maggiore ostacolo a questa realizzazione è stato l’alto costo dell’opera. Nel 2011 fu stilato un accordo di programma detto dell’Anello senese, rimasto, però, inattuato, fra i comuni dell’area senese (Siena compresa) e la Regione Toscana per portare l’acqua del Montedoglio e garantire così sicurezza nell’approvvigionamento e miglioramento alla qualità. Il direttore dell’Autorità Idrica Toscana, Alessandro Mazzei, ha recentemente dichiarato a La Nazione che attraverso il PNRR stanno arrivando importanti finanziamenti per portare l’acqua del Montedoglio verso zone scoperte delle province di Siena e Arezzo, ma Siena al momento non è prevista ed il collegamento arriverà solo fino a Rapolano. Da qui la richiesta di Valentini per conoscere, anche, se c’è consapevolezza sui rischi che corre la città e l’area circostante.
Il vicesindaco, nel dire che l’interrogante non è ben informato sul tema e che non si devono diffondere notizie false o incomplete giocando su tematiche serie come quella della siccità, ha ricordando la complessità dell’opera. Ed ha ribadito, come riportato da comunicati e articoli pubblicati nei mesi scorsi, che è prevista la realizzazione di un primo lotto, con un. intervento già iniziato e che raggiungerà Rapolano. Ad esso, ha proseguito, sarà previsto un secondo, non di prossima realizzazione, fino a Vescona per poi collegarsi a Siena. Il vicesindaco ha poi puntualizzato che Siena non ha le criticità dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico, che caratterizzano invece altri Comuni della provincia e che non è tagliata fuori da questi investimenti, tanto meno da quelli previsti dal PNRR.
Valentini ha replicando dicendo che il secondo lotto non è assolutamente finanziato. Affermazione questa confermatagli dallo stesso direttore dell’Autorità Idrica Toscana, Alessandro Mazzei, il quale ha fatto presente che questo tratto non è fra le richieste di finanziamento inoltrate sui fondi PNRR. Concludendo che se non lo si fa con il PNRR non ci sono al momento né fondi regionali né nazionali ad hoc e Siena rimarrebbe fuori da ogni possibile finanziamento del prolungamento della conduttura che proviene dall’invaso del Montedoglio.
L’INTERROGAZIONE DI LUCA MICHELI PER AVERE INFORMAZIONI SULLE AZIONI INTRAPRESE DALLA FONDAZIONE S. MARIA DELLA SCALA
Luca Micheli ha chiesto informazioni sulle azioni intraprese dalla Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala.
Nell’interrogazione il consigliere ha riportato il contenuto di un comunicato stampa dello scorso 3 febbraio nel quale i componenti della Fondazione, riconosciuta il 27.12.2021, affermavano che “Fin dalla nomina i membri del CDA hanno svolto un lavoro coeso e giornaliero, volto ad accompagnare ed assicurare il nuovo percorso intrapreso attraverso il nuovo modello gestionale auspicato da molto tempo e da molti soggetti. Il CDA sta lavorando, tra l’altro, sulle linee di indirizzo programmatiche, sul bando per la nomina del direttore e sull’individuazione di potenziali soci pubblici e privati”.
Micheli ha quindi evidenziato che ad oggi non risultano atti e non si ha notizia di azioni volti ad una maggiore dotazione finanziaria di tale Ente (con atto dirigenziale del 26.7.21 era stato assunto un impegno di spesa per la costituzione di un fondo iniziale pari a 50mila euro). Nessuna notizia pubblica di una delibera della Fondazione tesa all’individuazione delle linee di indirizzo programmatiche e neppure di una dotazione finanziaria finalizzata alle coperture economiche necessarie per un direttore, figura questa che manca oramai da tempo pregiudicando la buona amministrazione di questo luogo identitario per la città.
Da questa premessa ha chiesto se e in quali forme sono state attivate azioni da parte dell’amministrazione comunale così da agevolare il CDA nel perseguimento degli obiettivi enunciati nel comunicato del 3 febbraio. E di informare il Consiglio comunale suoi programmi e le azioni strategiche fin qui avviate dalla Fondazione.
A rispondere il vicesindaco che ha sottolineato come questa Amministrazione sia riuscita a costituire una Fondazione legata al museo, dopo oltre dieci anni di tentativi, come soggetto giuridico con un proprio statuto, raggiungendo così un risultato storico per la città. Il suo statuto è stato discusso e approvato in Consiglio comunale. Le basi per far diventare la Fondazione un volano di sviluppo dell’attività culturale della nostra città sono ora ben salde. Lo schema di convenzione tra la Fondazione e il Comune è stato portato all’attenzione del consiglio comunale, tale atto deve essere inserito all’interno di un percorso che porterà ad una sostanziale autonomia, che costituisce uno dei nostri obiettivi di fine mandato.
Micheli pur riconoscendo il merito della costituzione della Fondazione, ha detto che dal 3 agosto, giorno della nomina del cda del SMS, si è aspettato ad approvare una convenzione, avvenuta solo oggi, 27 aprile, che consegna il Santa Maria e i suoi beni mobili alla Fondazione. Ma nonostante ciò ne manca una, la più importante secondo il consigliere, che consenta di potersi avvalere delle prestazioni dei dipendenti comunali assegnati al complesso museale, e una dotazione economica attraverso la quale sia possibile bandire la selezione internazionale del direttore e quindi, poi, del custode dei beni che deve essere designato proprio dal direttore. Aggiungendo che ad oggi non sono state intraprese azioni di indirizzo strategico da parte del Comitato scientifico e che si sta perdendo inutilmente tempo, con la gestione comunale, quando la Fondazione sarebbe l’unico strumento per dare un futuro al Santa Maria e renderlo un volano culturale ed economico di questa città. Ha poi concluso che il 2022 è stato già perso per i motivi anzidetti, ma che anche il 2023 rischia di fare lo stesso senza una programmazione strategica e linee guida da dare al nuovo direttore.
LO STATO DI ABBANDONO DELL’EX SCUOLA ALFIERI AL CENTRO DELL’INTERROGAZIONE DI STADERINI
Lo stato di abbandono dell’ex scuola Alfieri è stato al centro di un’interrogazione presentata da Pietro Staderini.
Partendo dall’alienazione avvenuta a fine 2015 con la quale il Comune ha venduto l’immobile di 5200 mq, destinato a commercio e pubblici esercizi, artigianato di servizio, direzionale e residenziale con esclusione del piano terra ad uso sociale e ricreativo, per un importo di 2.816.000 euro, a Unicoop Firenze, Staderini ha fatto presente che i lavori di ristrutturazione e riqualificazione dovevano iniziare nel 2016 e che a distanza di 7 anni l’edificio è ancora abbandonato all’incuria e al degrado nonostante lui stesso, nel febbraio 2017, abbia portato all’attenzione della stampa la questione, e nel 2018 abbia presentato un’interrogazione.
Sottolineando che la destinazione d’uso del plesso, quella di nuovo supermercato che dovrebbe sostituire la struttura di via Celso Cittadini, assumerebbe un’importante rilevanza urbanistica e che, con le sue nuove funzioni, comporterebbe un decongestionamento della zona dove oggi il traffico veicolare è ingolfato.
Constatato il persistere dello stato di abbandono dell’edificio e della zona in cui si trova, Staderini ha quindi chiesto quali azioni l’Amministrazione ha mosso verso Unicoop Firenze per avere un aggiornamento sulle previsioni progettuali e quali per l’eliminazione di questa situazione di degrado.
Sullo stato dell’ex scuola Alfieri, come spiegato dal vicesindaco, l’Amministrazione ha preso atto delle richieste della proprietà e ha confermato la previsione urbanistica già precedente al Piano Operativo. Nel caso di specie l’Ente si limita a pianificare lo sviluppo urbanistico, e tramite il Servizio Edilizia rilascia i titoli abilitativi e quindi controlla le corrette procedure per addivenire al rilascio delle autorizzazioni consone alle normative vigenti in materia. Aggiungendo che tuttavia, se la proprietà, pur avendone la possibilità, non presenta la richiesta di rilascio del titolo edilizio, il Comune non può sostituirsi, e nemmeno può farlo riguardo alla manutenzione ordinaria dell’edificio. Il vicesindaco ha poi concluso dicendo che sarà verificata nei prossimi giorni la reale condizione della struttura e che, qualora dovesse emergere una situazione di degrado e di pericolo alla sicurezza ed incolumità pubblica, sarà cura dell’Amministrazione richiamare la proprietà ai doveri di manutenzione e di custodia del bene. Predisposto, inoltre, il passaggio notturno di una pattuglia della Polizia Municipale, così da meglio monitorare l’area.
Staderini ha detto che le competenze del Comune sono chiare, aggiungendo che il suo voleva essere un invito al fine di risolvere questa situazione di incuria. La sua era una richiesta di “call to action” rivolta all’Ente nei confronti di Unicoop Firenze. Ha poi spiegato che pur dispiacendosi del fatto che questo non sia stato svolto, si è detto comunque parzialmente soddisfatto perché sono state messe in campo altre azioni, tra queste l’invio di una pattuglia della municipale per un maggiore controllo. Concludendo che si augura che l’Amministrazione possa far di più per superare questo impasse.
IN CONSIGLIO MASI SUL PROGETTO DI “CASATEATRO” A SIENA
Alessandro Masi ha portato all’attenzione il progetto di “Casateatro” a Siena, ricordando che l’iniziativa, in collaborazione con Teatri di Siena, Unicoop Firenze, Murmuris e Straligut Teatro, è nata nel 2013 con l’obiettivo di creare un gruppo di spettatori consapevoli e di promuovere la partecipazione e il coinvolgimento attivo del pubblico nella vita dei teatri toscani, favorendo così momenti di scambio fra operatori del settore e pubblico. E che la chiusura della pandemia richiede davvero una rianimazione della vitalità culturale e della partecipazione anche a Siena, coinvolgendo tutte le reti artistiche e culturali della città e le loro compagnie professionali per creare momenti di condivisione collettiva positiva dopo questo lungo isolamento.
Il consigliere, auspicando che questo avvenga con un coordinamento delle diverse attività cittadine, ha chiesto di conoscere l’investimento del Comune sul progetto di “Casateatro” e se ci sia l’intenzione di creare nuove occasioni di coinvolgimento e partecipazione, per aprire la collaborazione ad altre compagnie professionali della città, o se, comunque, si meditino progetti e azioni in questo senso.
Il progetto “Casateatro”, ha illustrato il vicesindaco è nato dalla collaborazione tra il Comune di Siena, Teatri di Siena, Unicoop Firenze, Murmuris e Straligut Teatro, con il preciso obiettivo di richiamare in sala un pubblico consapevole per una partecipazione più diretta con lo spettacolo teatrale. Il progetto, nato nel 2013, è stato promosso quest’anno in un momento in cui la cultura, e tutti i lavori dello spettacolo, molto soffrivano dell’emergenza pandemica. Cercare di riavvicinare gli spettatori al teatro con iniziative capaci di coinvolgerli direttamente è sembrato, a questa amministrazione, un’idea valida per ricostruire il rapporto tra teatro e territorio locale, visto che il pubblico è chiamato a partecipare a degli incontri/laboratori che precedono gli spettacoli e a confrontarsi, poi, dopo la visione della performance. Il Comune di Siena non ha dovuto sostenere alcun costo per partecipare al progetto. Per quanto riguarda, poi, il coinvolgimento in progetti delle compagnie professionali cittadine, sono state diverse le iniziative tenutesi negli ultimi due anni fortemente condizionati dal Covid a sostegno di queste realtà territoriali. Ricordiamo, infatti, il cartellone Siena Città Aperta (Rassegna SCA) organizzata dall’Ente per la stagione 2021/2022 all’interno dei teatri comunali, e la concessione gratuita del teatro riservato a queste compagnie, oltre ad un contributo e l’intero incasso delle serate. L’erogazione di un contributo economico, ha proseguito il vicesindaco, tra il 2020 e il 2021 destinato a associazioni e compagnie professionali con sede nel nostro Comune e nei Comuni contermini è stato, da almeno tre anni, fino ad un massimo di 1.500 euro. Infine, è stata realizzata la prima produzione teatrale del Comune di Siena, con lo spettacolo che ha inaugurato la stagione 2021/2022 “Certi di esistere”, con la regia del direttore artistico dei Teatri di Siena Alessandro Benvenuti ed un cast composto da attori professionisti senesi, individuati e scelti a seguito di appositi provini tenutisi a Siena ed aperti principalmente agli attori delle compagnie del territorio.
Masi si è dichiarato soddisfatto, evidenziando che obiettivo dell’interrogazione era anche quello di condividere con il Consiglio comunale l’importante progetto di “Casateatro”. Infine, l’auspicio del consigliere è immaginare un coordinamento fra i diversi gruppi teatrali, così da favorire una produzione culturale e una serie di iniziative per stimolare una “riconquista” della normalità dell’incontro con il pubblico, e per migliorarne lo spirito, che il Covid ha fortemente compromesso in questi lunghi mesi di necessario isolamento.
IN CONSIGLIO L’INTERROGAZIONE DI MASI, PERICCIOLI, MICHELI E VALENTINI SULL’AVVICENDAMENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DEL COMUNE
Attraverso l’interrogazione di Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini, ieri in Consiglio Comunale, è stato portato all’attenzione l’avvicendamento del Segretario Generale dell’Ente.
Nella sua illustrazione Masi ha riportato quanto uscito sulla stampa del 13 marzo in merito al nome e ai tempi per il passaggio di consegne con il prossimo Segretario, ricordando che la nuova nomina prevede la pubblicazione dell’avviso di ricerca e quindi che l’individuazione del soggetto spetta al Responsabile dell’Amministrazione, anche sulla base delle manifestazioni di volontà degli interessati e sulla base dei curricula presentati, richiedendo poi all’Agenzia competente l’assegnazione del segretario.
Per questi motivi, il consigliere ha chiesto se sia stata già esperita la procedura per la nomina del nuovo Segretario del Comune e se, quindi, viene confermata la notizia dell’avvenuta scelta da parte dell’Amministrazione.
La risposta è stata illustrata dal vicesindaco spiegando che l’interrogazione dà l’opportunità di informare tutti su questo procedimento, importante per la vita amministrativa del Comune. Ha colto, anche, l’occasione per ringraziare il Segretario generale uscente per la professionalità dimostrata nel lavoro svolto.
Sulla procedura ha spiegato che, in anticipo ai tempi canonici, Siena ha comunicato la vacanza della sede senese in data 7 aprile, dopo poche dalle dimissioni del Segretario, e pubblicata dall’agenzia deputata il 15 aprile. Come da legge la pubblicazione è durata 10 giorni concludendosi, quindi lo scorso 25 aprile. Sono arrivate circa 20 domande, ha proseguito il vicesindaco, confermandoci che Siena è una sede ambita e questo fa piacere. Ora seguiranno le varie valutazioni per trovare il sostituto.
Masi ha ringraziato per la risposta e si è dichiarato soddisfatto, avendo oltretutto compreso, data la complessità dell’Ente e del momento – e come confermato dallo stesso vicesindaco – che il nuovo Segretario generale dovrebbe occuparsi solo del Comune di Siena, poiché i Comuni di Sarteano e Piancastagnaio avrebbero preannunciato la loro intenzione di sciogliersi dalla convenzione di segreteria.
PIAZZESI CHIEDE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DI DEGRADO DEL PIAZZALE PARCHEGGIO DI COSTALPINO
Andrea Piazzesi ha chiesto informazioni sulle condizioni di degrado in cui versa il piazzale-parcheggio di Costalpino che si trova lungo la Strada Statale 73 Ponente di fronte all’imbocco di via Dario Neri.
Il consigliere ha spiegato che l’area viene utilizzata da molti abitanti della zona, da senesi e turisti che la sfruttano anche come piazzola per il parcheggio dei camper, e che il giovedì è anche sede di un piccolo mercato.
Proseguendo Piazzesi ha fatto notare che da tempo la zona, probabilmente a causa di frequentazioni notturne da soggetti che bivaccano sul posto, tutte le mattine presenta rifiuti di ogni tipo che restano per giorni e giorni disseminati a terra in bella mostra, nonché, recentemente, resti di un’autovettura come se si trattasse di una discarica.
Considerando che questa situazione di degrado e sporcizia non è più sopportabile da chi ci vive, il consigliere ha chiesto se l’Amministrazione intenda provvedere affinché l’area venga mantenuta pulita come dovrebbe e se abbia intenzione di coinvolgere le forze di polizia per un maggior controllo soprattutto nelle ore serali e notturne.
Il vicesindaco ha risposto ricordando che il parcheggio viene pulito da 6Toscana con cadenza settimanale, ogni giovedì, provvedendo allo spazzamento manuale e con supporto di veicolo leggero, dopo lo svolgimento del mercato rionale.
Da controlli effettuati risulta che, negli ultimi 3 mesi, i servizi sono sempre stati eseguiti regolarmente. Inoltre all’interno del parcheggio sono presenti 3 cestini che, date le attività svolte, sono ritenuti sufficienti.
Sul fronte della sicurezza dalla fine di gennaio, ha proseguito il vicesindaco, ha preso il via il nuovo servizio della vigilanza di quartiere a Taverne, San Miniato e anche Costalpino, che si affianca alle attività svolte dalla Polizia Municipale durante il mercato.
Ha poi confermato che è stata riscontrata, nelle prime giornate di servizio del gruppo dei vigili di quartiere, la presenza di un veicolo abbandonato che è stato rimosso ripulendo la zona. Altri veicoli in sosta da tempo sono stati ispezionati, non rilevando però gli estremi per la rimozione.
In un parcheggio, infatti, un veicolo che è regolarmente in sosta, coperto da polizza assicurativa e non è oggetto di furto può rimanere al suo posto, non essendoci motivi né presupposti per i quali il personale della Municipale debba invitare il proprietario a spostarlo. Il lavoro di controllo da parte della PM continua nelle ore serali e in quelle notturne, sebbene talvolta possa essere rallentato o limitato dalla rilevazione degli incidenti stradali.
Per Piazzesi nulla da dire sulla cura riservata all’area del mercato che viene prontamente ripulita, e sui cestini che sarebbero sufficienti se venissero utilizzati. La sua richiesta era, infatti, incentrata su un maggiore controllo da parte della Polizia Municipale, pur comprendendo i vari impegni ai quali deve provvedere. Il consigliere si è dichiarato soddisfatto per la risposta ricevuta dal vicesindaco.
L’ATTIVITA’ DEGLI SPORTELLI DI INFORMAZIONE TURISTICA ALL’ATTENZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Luca Micheli ha presentato un’interrogazione sulla gestione dell’attività degli sportelli per l’informazione turistica a Siena.
Micheli ha fatto il punto sullo stato dell’arte del piano di riorganizzazione e potenziamento dei servizi di accoglienza e informazione turistica avviato dal Comune che ha visto l’apertura di un ufficio a Palazzo Berlinghieri e del chiosco di piazza Gramsci, con progressiva chiusura dovuta all’emergenza Covid 19, e l’intenzione di aprirne un altro nei pressi della stazione ferroviaria come dichiarato dall’assessore al Turismo anche in risposta ad un’interrogazione dello stesso Micheli e Masi presentata il 13 luglio 2021.
Il consigliere ha poi ricordato quanto stabilito dal Dup, approvato lo scorso 30 dicembre, che sottolineava la volontà dell’Amministrazione di implementare e di dare una continuità a tale servizio con l’affidamento in appalto della gestione di entrambi, e della successiva revoca di tale procedura con delibera 108 del 17 marzo 2022. A ciò si aggiunge la notizia data dalla stampa di una nuova selezione di personale qualificato interno al Comune e società in-house.
Ribadendo l’importanza di questo servizio che, con una programmazione pluriennale, può contribuire in maniera decisiva alla promozione del nostro territorio e alle iniziative ad esso legate, e evidenziando le problematiche, già sollevate in passato, di fruizione spazi e mancanza di servizi igienici nel chiosco in piazza Gramsci, ha chiesto all’assessore competente: se e in quali tempi il Comune intenda procedere ad implementare l’informazione turistica anche per un’auspicata ripresa economica del settore con un’ adeguata pianificazione; se ritenga sempre opportuno e urgente riaprire l’info-point presso la stazione ferroviaria; e se, nonostante le ripetute affermazioni in senso contrario e la negazione delle problematiche emerse, intenda dotare di una sede, in piazza Gramsci, più consona al prestigio di Siena e funzionale all’auspicato crescente flusso di visitatori.
L’assessore al Turismo nel ricordare all’Aula che l’Amministrazione, a partire dal suo insediamento, ha realizzato due portali dedicati: Strade di Siena e Terre di Siena che registrano ogni giorno numeri altissimi di accessi e che, in parallelo, ha ritenuto utile affiancare a questi strumenti digitali anche dei punti informativi fisici in modo da implementare al massimo la promozione turistica del territorio senese. Infatti oltre all’ufficio informazioni spostato da Palazzo Squarcialupi a Palazzo Berlinghieri e al chiosco alla Lizza, è volontà del Comune riattivare anche il servizio di accoglienza alla Stazione ferroviaria, collegandolo alla riqualificazione complessiva della piazza e, quindi, con una tempistica diversa.
Adesso, ha proseguito l’assessore, con l’affidamento a Sigerico del Complesso museale S. Maria della Scala si è ritenuto opportuno affidare alla stessa società anche i servizi di informazione turistica. In valutazione anche l’eventuale ritorno in piazza Duomo del punto ora attivo a Palazzo Berlinghieri.
Per quanto concerne il chiosco alla Lizza ha informato che lo scorso anno è stato dotato di un condizionatore e che non ha mai ricevuto lamentele formali da parte dei gestori per il personale lì impiegato.
Micheli, nella sua replica, ha evidenziato che anche per questo anno si rincorre “qualcuno” in grado di potersi accollare un servizio per il quale è stato annullato un bando per paura che chi lo sta gestendo fino al 30 aprile potesse vincere nuovamente. Si opterà per un affidamento diretto a basso costo. Questa situazione non fa bene alla città e a chi ha investito nel settore turistico. A fronte degli oltre 3 milioni investiti nel 2021 nel settore turismo, la città non poteva dotarsi di un servizio all’altezza del fatto di essere patrimonio UNESCO? I locali per l’accoglienza, ha proseguito il consigliere, sono, infatti, ricavati in una postazione, quella a Palazzo Berlinghieri, che, prima, ospitava il custode comunale; o in un chiosco angusto in cui i dipendenti comunali non sembra vi abbiano mai trascorso un’ora, mentre è rimasta lettera morta il punto alla Stazione. Su questo aspetto prendiamo lezioni anche da Gaiole in Chianti che per l’accoglienza turistica ha predisposto locali di prestigio assoluto come le ex Cantine Ricasoli.
IL FOCUS SULLA TARIFFAZIONE PUNTUALE DEI RIFIUTI URBANI NELL’INTERROGAZIONE DI PIETRO STADERINI
Come scritto nella sua interrogazione la raccolta differenziata è un’attività virtuosa, tesa a realizzare benefici ambientali ed economici e, al contempo, complessa. A Siena sta ponendo problemi evidenziando i propri limiti agli utenti, operatori e alla stessa Amministrazione. Per ottenere benefici, in termini economici e di sostenibilità ambientale, sono necessarie politiche di lungo periodo e investimenti, ma quanto messo in atto dal Comune non rende efficiente il conferimento dei rifiuti nei cassonetti ad accesso controllato, specie per l’indifferenziata, con i problemi che vediamo da tempo. La chiusura dei cassonetti, a partire dallo scorso 25 gennaio, come ha annunciato il competente assessore è “un passaggio decisivo verso la rivoluzione della raccolta dei rifiuti, avviato a partire dall’insediamento della Giunta”.
L’obiettivo, infatti, è quello di incrementare la qualità e la qualità dell’indifferenziata e attivare una tariffazione puntuale che consenta di premiare i cittadini virtuosi. Da qui la richiesta, da parte del consigliere, di conoscere con quali mezzi e modalità l’Amministrazione intenda arrivare ad attivare questa tariffazione così da portare benefici economici agli utenti che conferiscono i rifiuti in maniera corretta. Una trasparenza di intenti che possa permettere di comprendere in modo chiaro il ventaglio di benefici connessi ai comportamenti, perché maggiore sarà la consapevolezza e migliori saranno le azioni da parte dell’utenza.
All’interrogante ha risposto il vice sindaco spiegando che la TARIP (tariffazione puntuale dei rifiuti) è un obiettivo virtuoso che ogni Amministrazione vorrebbe raggiungere per premiare chi si impegna a fare la raccolta differenziata e penalizzare chi, invece, non si vuole adeguare, nel 2022, a sposare politiche ambientali dettate da normative regionali ed europee.
Per far ciò è necessario che tutta la città, sia fuori che dentro le mura, venga dotata di un sistema di riconoscimento delle utenze, perché solo così si possono capire i comportamenti dei cittadini. In particolar modo sul volume di indifferenziato prodotto verrà calcolata la tariffa puntuale visto che, se si differenzia bene, la sua percentuale sarà esigua e pertanto si avranno meno conferimenti verso questi contenitori.
In quest’ottica rientra anche il porta a porta, ma con riconoscimento, almeno per l’indifferenziata, visto che tali sacchi hanno ancora un costo molto elevato.
Sottolineando che in pochi anni, a Siena, è stato fatto ciò che altre Amministrazioni non hanno avuto il coraggio di fare per la difficoltà della riorganizzazione e l’impopolarità che si sarebbe venuta a creare, operando un cambiamento necessario che ha messo a dura prova tutti gli uffici e la pazienza dei cittadini. E’ comprensibile la voglia di arrivare quanto prima al raggiungimento della TARIP, ma occorre del tempo per far accettare ai cittadini dei nuovi metodi che in altre importanti città sono ormai in vigore da anni.
Senza dimenticare, come ha evidenziato il vice sindaco che mancano da riorganizzare altre due zone al di fuori delle mura di Siena: le vie esterne a Porta Pispini e Ravacciano, che presentano alcune criticità. La prima con spazi e viabilità molto stretta, la seconda con l’impossibilità di far passare mezzi di una certa taratura sul ponte. Gli interventi, ha precisato, vengono eseguiti in maniera graduale, sia per abituare le persone ai nuovi sistemi di conferimento, data l’immobilità ventennale verso tematiche ambientali, sia per un problema di costi che vanno diluiti in un arco temporale più ampio.
Staderini ha ringraziato dicendosi parzialmente soddisfatto visto che occorre comunque ancora un graduale raggiungimento dell’obiettivo Tarip, che ad oggi non è stato conseguito. Per il momento siamo ancora lontani da questo tipo di tariffazione. Concludendo che, purtroppo, vediamo solo l’aumento delle tariffe.
LA DONAZIONE DI UNA RACCOLTA DI OPERE D’ARTE CONTEMPORANEA OGGETTO DELL’INTERROGAZIONE DI CLAUDIO CERRETANI
La donazione di una raccolta di opere d’arte contemporanea per un valore stimato di 1.751.700 euro, accettata con deliberazione consiliare nel luglio 2019 per essere ospitata nel Complesso museale S. Maria della Scala, è stata oggetto dell’interrogazione presentata da Claudio Cerretani.
Il consigliere ha ricordato che era carico del Comune il trasporto, il deposito, l’assicurazione e la nomina di un curatore nella persona del professor Alberto Zanchetta per un triennio e un costo complessivo di 35 mila euro più IVA a partire dal 1° gennaio 2020. Con successivi atti veniva fatta la presa d’atto di un nuovo elenco di opere, perché il soggetto donante ha verificato che un piccolo gruppo delle stesse versava in cattive condizioni e, in attesa del loro trasporto a Siena, sono state trasferite per mantenere l’integrità e garantirne la sicurezza in un immobile di Padova di proprietà della Banca MPS; nel giugno 2021 veniva prorogata la copertura assicurativa e, nel frattempo, si viene a conoscenza delle dimissioni del curatore. Sono poi seguite altre proroghe per l’assicurazione, come quella relativa al trasporto ad un caveau della Banca MPS a Siena dove sarebbero restate fino al 31 dicembre 2021, per poi essere trasferite al S. Maria della Scala. Ma la direzione del Complesso museale ha comunicato alla compagnia assicurativa che, per motivi organizzativi, non era possibile, entro la data prevista, il trasferimento della donazione. Concludendo che: trascorsi quasi tre anni dalla frettolosa acquisizione della collezione, presentata come di grande importanza per arricchire le collezioni del S. Maria, nulla, a parte le spese, è stato fatto per renderla fruibile al pubblico.
Da qui la richiesta di una serie di informazioni: sullo stato attuale e le previsioni future di questa annosa vicenda; le motivazioni della rinuncia all’incarico del curatore; il nominativo, eventuale, del nuovo professionista; i motivi che hanno reso impossibile trasferire le opere dal caveau MPS di S. Miniato al Complesso museale; a quanto ammontano i costi complessivi sostenuti fino ad oggi per la custodia e i trasporti; se e come siano stati coinvolti la Fondazione e il Comitato tecnico-scientifico del S. Maria della Scala.
Come ha informato il sindaco di Siena l’amministrazione non è a conoscenza delle cause che hanno portato alla rinuncia del curatore Alberto Zanchetta, scelto dalla donatrice e non dal Comune. Lo spazio previsto per ospitare la collezione era stato individuato, di concerto con lo stesso curatore, al 6° livello di Palazzo Squarcialupi. Con il nuovo curatore, il professor Giorgio Zanchetti dell’Università di Milano, sempre nominato dalla donatrice, stiamo trattando anche per sapere se gli spazi individuati a Squarcialupi sono ritenuti da lui idonei.
Per quanto concerne il trasferimento di oltre 400 opere (alcune delle quali dovevano essere risistemate) nel caveau della Banca MPS a S. Miniato, questo è stato conseguente al fatto che il progetto Canali, seppur bello, è un po’ deficitario perché non sono previsti locali da adibire a deposito. Questo potrebbe essere
realizzato nella parte del S. Maria che guarda il Fosso Sant’Ansano; mentre nella Corticella quelli relativi agli allestimenti. Per quanto concerne i costi sostenuti dal Comune 7.690,80 euro sono stati necessari per le spese del notaio di Bologna scelto dalla donatrice; circa 17mila euro per il trasporto della collezione, ospitata gratuitamente prima nella sede del MPS di Padova e poi a quella senese; 5mila al curatore rinunciatario anziché i previsti 35 mila più IVA, e 10.691,72 per l’assicurazione in essere fino al prossimo 31 dicembre. Il primo cittadino ha concluso confermando il coinvolgimento, in tutte le varie fasi, sia della Fondazione sia del Comitato tecnico-scientifico del S. Maria della Scala, che saranno presenti anche quando si terrà l’incontro con la donatrice e il nuovo curatore, occasione anche per discutere sul progetto relativo allo spazio espositivo che ospiterà la collezione.
Soddisfatto Claudio Cerretani che ha condiviso con il sindaco il fatto che la pandemia abbia innescato rallentamenti nella tempistica. Il consigliere ha auspicato di poter presto rendere visibile al pubblico questa ricca collezione di opere.
NEL CONSESSO DI OGGI IL RICORDO DEL PRESIDENTE PER LA SCOMPARSA DEL CONSIGLIERE SAIDA VIGNI CANTAGALLI
Il Presidente del Consiglio comunale ha ricordato la scomparsa, nei giorni scorsi, di Saida Vigni Cantagalli che, come sottolineato dallo stesso, è stata presente, in questo consiglio comunale, negli anni dal 1993 al 1997, sempre molto partecipe e propositiva. Sottolineando che questa persona e questo nome dicono certamente molte cose ai senesi non più giovanissimi. Quanto sia stata donna entusiasta, generosa, di fede profonda. Nel lavoro è stata tutta la vita collaboratrice del marito, il compianto Pietro Cantagalli, benemerito editore senese, medaglia d’oro del Mangia. Presente in politica, prima nella Democrazia cristiana e poi nel Cdu; dirigente nel mondo sportivo, in particolare nella Libertas pedale senese, e partecipe nell’associazionismo attraverso il Movimento cristiano lavoratori. Ha ricordato poi la lunghissima e profonda amicizia con Saida che lo porta a inviare un abbraccio ideale ai figli David e Cristiana, e le più sentite condoglianze alla famiglia da parte sua e di tutto il Consiglio.
In memoria di Saida Vigni Cantagalli il Consiglio comunale ha osservato minuto di raccoglimento.
L’APERTURA DEL CONSESSO DI OGGI CON UN SALUTO DEL SEGRETARIO GENERALE USCENTE
Il consesso odierno, si è aperto, con la lettura da parte del Presidente di un‘accorata lettera del Segretario Generale uscente che ha ringraziato e salutato tutti coloro che lo hanno accompagnato nel lavoro di questi anni, oltre alla città che lo ha accolto.
IL CONSIGLIO APPROVA, ALL’UNANIMITA’, LA CONVENZIONE PER L’AFFIDAMENTO DEL SANTA MARIA DELLA SCALA ALLA FONDAZIONE
E’ stato approvato, all’unanimità, lo schema di convenzione, presentato dal sindaco di Siena, per l’affidamento in concessione d’uso gratuito del complesso Museale Santa Maria della Scala alla omonima Fondazione, approvata dall’assemblea lo scorso 30 giugno. L’intento è di dare organicità e unitarietà di gestione al SMS, mantenendone comunque la piena ed esclusiva proprietà. L’attribuzione alla Fondazione della gestione della struttura museale permetterà di attuare una proficua politica culturale complessiva, un miglioramento della qualità del servizio all’utenza con una diminuzione dei costi diretti e indiretti, così da riaffermare e sviluppare elevati standard di servizi per la collettività, esprimere e comunicare l’immagine di Siena nel mondo, nonché costruire un’opportunità di sviluppo economico, sociale e civile per l’intero territorio.
La Fondazione “Antico Ospedale Santa Maria della Scala” è stata formalmente costituita con atto notarile il 5 agosto 2021 e ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica il 27 giugno dello scorso anno, con l’iscrizione nel registro delle Persone Giuridiche presso la Prefettura di Siena.
La convenzione tra il Comune e la Fondazione, che avrà validità di 10 anni, salvo rinnovo, prevede, tra l’altro, come sottolineato dal sindaco, che il Comune affidi alla stessa, che si assume la responsabilità della conservazione, eventuale pulitura e restauro, della custodia nonché dei danni a terzi, l’intero immobile del complesso museale, compresi i beni presenti, anche quelli di rilevanza culturale, nonché i diritti di riproduzione, le attrezzature, gli impianti e gli arredi di proprietà comunale. A questo scopo, il concessionario stipulerà apposita polizza assicurativa, rimborsata dal Comune, a copertura di tutti i danni e rischi per beni e opere del patrimonio, oggetto della concessione. Lo stesso Comune si impegnerà a svolgere tutte le attività di manutenzione ordinaria dei beni mobili e immobili, anche quelli a rilevanza culturale, nonché a effettuare la necessaria manutenzione ordinaria e straordinaria, di concerto e in collaborazione con la Fondazione, alla quale potrà delegare gli interventi manutentivi e di restauro.
APPROVATO ALL’UNANIMITA’ L’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DA MAURIZIO FORZONI PER RINVIARE LA DELIBERA SULL’IMU E QUELLA SULL’IRPEF
Approvato, all’unanimità, l’Ordine del giorno presentato da Maurizio Forzoni sul rinvio alla seduta durante la quale sarà discusso il bilancio consuntivo, delle delibere sull’IMU e quella sull’IRPEF, così da consentire all’amministrazione di valutare e verificare la possibilità di ridurre le attuali aliquote.
L’atto, oltre a Forzoni, è stato sottoscritto da Maria Concetta Raponi, Barbara Magi, Tommaso Bartalini, Federico Minghi, Paolo Salvini, Barbara Magi, Lorenzo Loré, Fabio Massimo Castellani, Stefania Selvaggi, Orazio Peluso, Mauro Marzucchi.
ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF. IL CONSIGLIO APPROVA LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO
L’assemblea consiliare ha approvato le modifiche al Regolamento comunale per la disciplina dell’addizionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche recependo i nuovi scaglioni di reddito stabiliti nella legge di Bilancio 2022.
APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO SULLE OCCUPAZIONI DI SUOLO PUBBLICO PER ATTIVITA’ DI PUBBLICO ESERCIZIO
Approvato il nuovo Regolamento sulle occupazioni di suolo pubblico per attività di pubblico esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande.
L’ultimo testo risaliva al 1999, subendo, nel tempo, varie integrazioni e modifiche per meglio rispondere alle esigenze che via via si sono presentate.
L’approvazione di un nuovo Regolamento si è resa necessaria anche per garantire agli operatori del settore delle risposte certe una volta finita l’occupazione “eccezionale” di suolo pubblico permessa dalle misure governative per sostenere le attività durante il periodo di emergenza sanitaria.
La stesura del Regolamento, ha evidenziato l’assessore, è stata preceduta da numerosi momenti di confronto, analisi e studio finalizzati al superamento delle criticità emerse dal susseguirsi dei vari provvedimenti legislativi adottati in occasione dell’emergenza Covid, oltre che da incontri con le Associazioni di categoria che, riportando le esigenze dei vari operatori, hanno contribuito alla versione definitiva.
Obiettivo dell’assessorato è stato anche quello di garantire le occupazioni di suolo pubblico in essere al 31 Dicembre 2019 e disciplinare al contempo eventuali ampliamenti o nuove concessioni nell’ottica di salvaguardare il decoro urbano di una città d’arte quale Siena e, al contempo, semplificare e rendere più chiaro e trasparente l’iter amministrativo necessario al rilascio, al rinnovo e al subentro delle concessioni.
Una particolare attenzione, viene riposta la metodologia di allestimento di spazi e strutture all’aperto su suolo pubblico, o privato ad uso pubblico, per il consumo di alimenti e bevande, in modo che questi manufatti si possano inserire in modo armonico nel contesto storico-architettonico, rispettando anche gli aspetti igienico-sanitari e di natura paesaggistica. Gli arredi e le occupazioni dovranno, infatti, rispondere a quanto previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e dal Piano del Colore del Comune di Siena.
Le nuove concessioni avranno, per la prima volta non più la durata di un anno, ma tre, nell’ottica di sburocraticizzare le procedure e favorire gli operatori evitando spese annuali ripetitive e inutili.
MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO DELL’IMPOSTA DI SOGGIORNO
L’assemblea consiliare ha approvato alcune modifiche e integrazioni al Regolamento dell’imposta di soggiorno nel Comune di Siena.
Come ha illustrato l’assessore al Bilancio e Tributi si è reso necessario correggere un articolo del regolamento relativo alle sanzioni da applicare in caso di violazione dell’omessa comunicazione mensile da parte delle strutture ricettive, violazione, ad oggi sanzionata come sanzione “tributaria”. Con questa modifica l’omessa comunicazione mensile viene sanzionata come una violazione al regolamento comunale ai sensi della legge 689/81 e, quindi, come sanzione amministrativa.
Infine il regolamento comunale vigente è stato uniformato al testo del Regolamento comunale delle entrate tributarie ed extratributarie in base al quale sulle sanzioni applicate, o in caso di rimborso di somme non dovute, si applicano gli interessi al tasso legale vigente, ma maggiorato di due punti percentuali (art. 1284 Codice Civile).
APPROVATO, ALL’UNANIMITA’, IL RINNOVO DI UNA GESTIONE ASSOCIATA CON IL COMUNE DI ASCIANO
Il Consiglio comunale ha approvato, all’unanimità, il rinnovo per un anno della convenzione con il Comune di Asciano relativa all’esercizio in forma associata delle attività connesse ai compiti del responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza.
Come ha illustrato il vicesindaco, grazie alla proficua collaborazione e il lavoro svolto, il Comune di Asciano ha richiesto il rinnovo della convenzione per un’ulteriore annualità.
Da parte sua il Comune di Siena riceverà un corrispettivo pari a 4 mila euro e si impegnerà a esercitare tutte le funzioni amministrative relative all’attuazione dei compiti connessi all’anticorruzione e alla trasparenza, nonché l’informazione e formazione sui principali adempimenti obbligatori, la programmazione delle attività da svolgere, il supporto su specifiche criticità e la condivisione di buone pratiche.