“Tutto ciò eviterebbe, tra l’altro, la messa in quarantena dei compagni di classe dello studente risultato positivo, con successive lungaggini che comportano pure pesanti disagi alle famiglie. Il metodo poc’anzi enunciato, già attivato in Veneto con risultati lusinghieri-precisano le esponenti leghiste-potrebbe, quindi, essere adoperato anche in Toscana e per tale motivo, abbiamo redatto una specifica interrogazione. Nel nostro atto chiediamo, dunque, se e quali iniziative s’intendano adottare nella nostra regione, con lo scopo di evitare un probabile e superfluo isolamento fiduciario d’intere classi, consentendo così agli alunni, negativi al test, di rimanere a scuola, proseguendo l’attività didattica ed evitando, parimenti, particolari aggravi alle famiglie. Bisogna, dunque, ridurre al minimo la trafila sanitaria, rendendo molto più snello il percorso diagnostico.”
Montemagni e Bartolini (Lega): ”Toscana: favorire il ricorso ai test rapidi in ambito scolastico”
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