Il progetto mira a sperimentare e studiare l’impatto di iniziative di rigenerazione del territorio urbano, al fine di migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti e degli ecosistemi in cui vivono. I partecipanti hanno avuto modo di incontrare e discutere con la cittadinanza, i rappresentati delle associazioni di volontariato locale, e l’Amministrazione, visitando la valle di Ravacciano (dove è in atto da alcuni anni un progetto di valorizzazione a cui collaborano tra gli altri Legambiente e WWF) al mattino e l’area degli orti sociali di San Miniato nel pomeriggio.
“Individuare e mettere in pratica buone pratiche nella gestione del territorio urbano e periurbano, facilitando la collaborazione tra soggetti pubblici e privati, è secondo gli Ecodem di Siena il modo più giusto per qualificare la vita di una città dove gli spazi verdi sono ancora poco valorizzati.” Scrivono gli Ecologisti Democratici senesi in una nota.
“La valle di Ravacciano in particolare ha caratteristiche peculiari che l’hanno fatta individuare come “pilota” per l’attivazione del parco del Buongoverno. I focus di URBiNAT (connessioni salutistiche e buone pratiche basate sui servizi ecosistemici) coincidono sia con le opportunità offerte dalla valle (collegamento con pendenza di solo 3%, lungo circa 900 metri, fra un parcheggio di viale Toselli e la scala mobile di San Francesco) che con i desiderata degli abitanti dei due quartieri di crinale (Ravacciano e Busseto/Villino/Cozzarelli), che chiedono da anni di poter accedere alla valle, piena di emergenze architettoniche (le Mura e le Fonti di Follonica e Ovile) e paesaggistiche (la Gora e il bosco di Busseto).
L’Amministrazione deve quindi andare avanti su questa strada, puntando sempre più sui temi della mobilità sostenibile (pedonali e ciclabili), del risparmio energetico, della tutela e del recupero degli spazi verdi e naturali fruibili dalla popolazione, della valorizzazione di emergenze storico architettoniche ad oggi irraggiungibili. Altrimenti Siena rischierà di rimanere indietro rispetto a ciò che da anni si muove in Europa e nel resto dell’Italia.”