“Infatti – prosegue Montemagni – evidenzia come, a malincuore, abbia dovuto piegarsi alla “ragion di Stato” dando il via libera a tutti il 18 maggio, anche se in cuor suo avrebbe preferito differire alcune aperture; in questo modo, se, malauguratamente, si creassero nuovi focolai, il Governatore potrebbe rivendicare la sua precedente cautela; se, invece, come auspichiamo, il contagio andrà sempre più scemando, siccome fra qualche mese non sarà più Presidente, nessuno si ricorderà delle sue titubanze in merito.
A prescindere da ciò l’obiettivo primario, visto che riaprire non è, purtroppo, la panacea a tutti i problemi, è fondamentale che l’arruffone Governo nazionale e la tentennante Regione Toscana, colpevolmente avara verso i suoi cittadini, sostengano davvero commercianti ed imprenditori nella loro faticosa e ricca d’incognite ripartenza. Speriamo, infatti, ma non ne siamo troppo convinti che le puntate di “Scherzi a parte” con involontari protagonisti toscani ed italiani, siano, finalmente, terminate…”