in quanto l’offerta presentata dalla stessa sarebbe basata su di un piano economico insostenibile, i costi degli interventi sarebbero stati sottostimati.” Così un intervento dei parlamentari di Forza Italia, Stefano Mugnai e Erica Mazzetti insieme al coordinatore comunale di Forza Italia Siena, Anita Francesconi ed alla vice coordinatore comunale di Forza Italia Siena, Maria Concetta Raponi.
“In questo balletto infinito di ricorsi e controricorsi, il TAR ha rimandato tutte le decisioni a ENAC, ma abbiamo appreso dalla stampa che i legali di Sky Services, stanno preparando il ricorso al Consiglio di Stato, pertanto temiamo che la battaglia legale andrà avanti ancora per molto tempo, lasciando molta incertezza sul futuro dello scalo senese di Ampugnano.
Per la tipologia di aeroporto di cui si tratta, per le dimensioni strutturali è ovvio che potrà accogliere piccoli jet ed in tal senso potrebbe ad esempio servire da supporto a quello di Firenze, dove tali voli non hanno spazio e sbocco, ma è ovvio che per raggiungere tali risultati bisognerebbe anche ripensare ad un progetto più ampio che non riguardi solo una concessione da parte di ENAC quarantennale, ma anche un adeguamento ed ammodernamento delle infrastrutture che sarebbero necessarie e funzionali all’utilizzo dello scalo di Ampugnano. Potenziamento della linea ferroviaria Siena – Firenze, ammodernamento e messa in sicurezza della Superstrada Siena- Firenze.
Alle perplessità sollevate dal Sindaco di Sovicille sull’utilità dell’aeroporto, sulla possibilità di un effettivo incremento dello sviluppo del territorio, rispondiamo che ripensato in un’ottica di potenziamento delle infrastrutture porterebbe sicuramente un beneficio allo sviluppo del tessuto economico di tutto il territorio, essendo più attrattivo per gli investitori, e creerebbe nuove possibilità occupazionali. E ci chiediamo come mai questo cambio di rotta del PD? Non è lo stesso PD che voleva un aeroporto da 100.000 posti? È solo una modifica della strategia elettorale? Questo territorio ha bisogno di essere attrattivo e competitivo, non possiamo permetterci di aspettare ancora di mettersi intorno ad un tavolo con la Regione per ripensare ad una diversa destinazione dell’area.”