per risolvere il contratto per moltissime persone e con ricadute sul territorio facilmente intuibili.
Se poi vi fosse il trasferimento di decine di lavoratori in altre parti d’Italia questo renderebbe assolutamente inadeguata la convenienza economica tenuto conto che solo la disponibilità della casa propria o dei genitori consente a numerose famiglie di dipendenti di vivere in modo dignitoso. Se quei lavoratori dovessero essere trasferiti non potrebbero neppure sostenere le spese di un affitto e, quindi, il loro lavoro sarebbe a rischio.
E’ significativo che il caso sia scoppiato alla vigilia di Pasqua quando ormai sono passate le elezioni politiche.
Come sempre le promesse del PD si rivelano carta straccia – conclude De Mossi – e bene hanno fatto quei lavoratori a rivolgersi, in tempi non sospetti, all’On. Borghi che ha espresso in modo chiaro quali devono essere le dinamiche di chi opera in appalto per gli enti pubblici cioè l’assunzione diretta degli stessi enti senza che le aziende mediatrici possano guadagnare sui contratti di appalto”.