Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta pubblica martedì 25 ottobre, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.
Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento:
7) L’ASSESSORE MAZZINI ILLUSTRA LA SITUAZIONE IDROGEOLOGICA DEL TERRITORIO COMUNALE
L’assessore ha risposto all’interrogazione presentata da Marco Falorni
Richiamando alcuni episodi di cronaca, come quello accaduto all’inizio di settembre a Livorno, durante la seduta consiliare, Marco Falorni (Impegno per Siena) ha presentato un’interrogazione sottoscritta anche da Massimo Bianchini e Andrea Corsi (L’Alternativa) sul tema del rischio idrogeologico dovuto alla presenza di torrenti tombati e costruzioni in zone a rischio elevato.
Il consigliere ha sottolineato come <<nel nostro territorio comunale insistano alcuni corsi d’acqua tombati, quali il Riluogo e il Pescaia, e altri comunque prossimi alle abitazioni, come il Tressa>> e ha citato, tra le aree a maggiore rischio idrogeologico, <<la zona esterna a Porta Pispini, quelle di viale Sardegna, Pescaia, Colonna San Marco e altre>>.
Alla sua richiesta di conoscere <<il livello di rischio per le situazioni segnalate e quali provvedimenti sono stati adottati a tutela delle persone e delle costruzioni nelle aree suddette>> ha risposto l’assessore all’Ambiente, Paolo Mazzini, il quale ha illustrato una disamina sulle aree del territorio comunale a maggior rischio idraulico e geomorfologico.
Rispetto ai corsi d’acqua richiamati nell’interrogazione, l’assessore ha affermato che <<sono stati verificati in fase di redazione dello strumento urbanistico vigente, su cui, nel dicembre 2010, si sono espressi positivamente anche il Genio Civile e il Bacino regionale Ombrone, i quali hanno constatato come tutto fosse coerente con la normativa in materia. Tali elaborati costituiti da schede e cartografie tecniche sono pubblicati sul Sistema informativo territoriale (SIT) del Comune di Siena>>. Nello specifico, Mazzini ha sostenuto che <<il Tressa e il Riluogo sono stati tombati perché interni ad aree commerciali, ma non vi è alcun manufatto che vi sia stato costruito sopra>>.
Quanto alle misure sul fronte geomorfologico, l’assessore ha fatto riferimento agli <<interventi già effettuati nelle due aree maggiormente sensibili, Pescaia ed Esterna Fontebranda, dove sono stati consolidati i rispettivi versanti. Sono comunque previste ulteriori valutazioni anche alla luce di nuovi riferimenti normativi>>.
Mazzini ha trattato anche l’aspetto delle misure di mitigazione del rischio: <<Vi sono strutture comunali preposte al monitoraggio delle criticità che possono emergere anche a seguito di fenomeni atmosferici di particolare intensità. Ne sono un esempio gli interventi di messa in sicurezza in Esterna Fontebranda, in via Gigli o nella strada di Renaccio>>. <<Poi vi sono gli altri enti – ha aggiunto – che pianificano gli interventi di propria competenza: la Provincia di Siena, in collaborazione con la Regione Toscana, ha costruito il nuovo argine sul fiume Arbia, già messo alla prova in occasione di copiose precipitazioni; il Consorzio di Bonifica ha, invece, eseguito molti interventi di pulitura degli alvei, tra i quali, appunto, quello dell’Arbia, allo scopo di favorire il deflusso delle acque>>.
L’assessore ha concluso ricordando che, nell’ambito del nuovo Piano comunale di Protezione Civile, è stata messa a disposizione dei cittadini senesi la app gratuita per dispositivi Android e iPhone “Cittadino informato” grazie all’adesione al progetto regionale sviluppato da Anci Toscana in collaborazione con Cispel Toscana, l’associazione regionale delle imprese di servizio pubblico: <<Uno strumento digitale che, tra le sue varie funzioni informative, offre la cartografia sulla pericolosità idraulica e geomorfologica del territorio comunale>>.
Falorni si è dichiarato parzialmente soddisfatto, esprimendo però <<alcune perplessità sul fatto che, una volta, il Riluogo e il Pescaia si vedevano, mentre oggi sono completamente tombati. E ben vengano gli interventi di consolidamento degli argini dei fiumi, ma non il taglio selvaggio a cui abbiamo assistito negli ultimi anni>>. <<In generale – ha concluso – invito l’Amministrazione comunale a monitorare con la massima attenzione le varie situazioni, compresa l’area esterna a Porta Pispini, e ad agire prontamente, come nel caso di Taverne d’Arbia>>.
6) IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DELLA CINTA MURARIA TEMA DI DIBATTITO CONSILIARE
L’assessore Mazzini ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Bruttini
Massimiliano Bruttini e Carolina Persi (PD) hanno portato all’attenzione del Consiglio comunale un’interrogazione sulla valorizzazione della cinta muraria e sulla redazione del progetto “Cor magis – Parco delle Mura”.
Bruttini ha ricordato all’aula <<la sigla dei Protocolli d’intesa tra Comune e Soprintendenza: il primo del 2014, diretto a disciplinare la realizzazione dell’intervento per la valorizzazione delle mura cittadine, e quello successivo del 2016 per la redazione del progetto>>; inoltre, ha informato che la stessa Soprintendenza ha ricevuto un finanziamento di 2 milioni e 200mila euro per un primo stralcio funzionale e che <<come previsto nel cronoprogramma allegato al Piano triennale 2016/18 del Fondo Tutela Patrimonio, era stata individuata come necessaria la redazione del progetto definitivo/esecutivo per l’affidamento dei lavori entro il 31 dicembre 2016>>.
Evidenziando come la realizzazione di questo progetto <<comporterebbe un sicuro valore aggiunto alla città>>, il consigliere ha chiesto di conoscere <<lo stato di attuazione del Protocollo sia per la valorizzazione della cinta muraria sia per la redazione del progetto Cor Magis; gli interventi effettuali o in programma; le zone di intervento e lo stato dei lavori>>.
L’assessore al Patrimonio, Paolo Mazzini, ha confermato il finanziamento erogato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo alla Soprintendenza, <<ente che ha in carico la manutenzione e la conservazione della cinta muraria, e, quindi, titolare e responsabile della corretta gestione>>. <<Il Protocollo del marzo 2016 – ha spiegato – ha stabilito che il Comune partecipasse al gruppo di lavoro per la stesura delle fasi progettuali e sono stati predisposti gli elaborati del progetto preliminare per il primo stralcio del restauro dell’intera cinta muraria, consegnato alla stessa Soprintendenza l’11 febbraio 2016, la quale nello stesso giorno ha proceduto alla sua validazione>>.
Mazzini ha informato che <<successivamente è stata effettuata una campagna di rilievo strumentale di dettaglio e di indagini storiche e tecniche per dotarci di un quadro conoscitivo necessario per l’elaborazione dei successivi stati progettuali: elementi che sono stati consegnati alla Soprintendenza nel settembre 2016. Dopodiché il responsabile del procedimento della Soprintendenza, l’architetta Anna di Bene, ha deciso di affidare, previa gara, la progettazione strutturale a uno studio esterno all’Amministrazione specializzato in questa tipologia di interventi>>.
Pur non essendo ancora terminato il lavoro progettuale, l’assessore ha informato che <<i professionisti incaricati hanno anticipato che gli interventi interesseranno il tratto tra Porta Romana e Porta Pispini e la torretta di fronte all’Hotel Moderno, i quali assorbiranno gran parte del budget a disposizione; mentre, con i fondi residui, sarà ricostruita una porzione della fodera esterna del paramento nel tratto Porta Pispini-Porta Ovile, a ridosso della basilica di San Francesco, attualmente completamente assente. Ed è comunque intenzione della Soprintendenza, in accordo con l’Amministrazione comunale, investire il finanziamento residuo nel restauro architettonico dei tratti Porta Pispini-Porta Romana e Porta Ovile-Porta Pispini>>.
Bruttini ha invitato l’Amministrazione comunale a sollecitare la Soprintendenza nel portare avanti il progetto: <<A fronte dell’importante investimento effettuato, c’è un vuoto operativo che deve essere colmato. Gli interventi contemplati non possono comunque interessare la cinta nel suo complesso, pertanto vanno rivolte ulteriori sollecitazioni nei confronti delle amministrazioni centrali affinché vengano concessi gli ulteriori fondi che, originariamente, erano stati ipotizzati>>.
5) VIDEOSORVEGLIANZA: A BREVE L’INSTALLAZIONE DI DUE TELECAMERE A TAVERNE D’ARBIA
L’assessore alla Polizia Municipale, Stefano Maggi, ha risposto all’interrogazione di Massimiliano Bruttini
La sicurezza a Taverne d’Arbia è stata oggetto di discussione consiliare, nella seduta di ieri, 24 ottobre, con l’interrogazione di Massimiliano Bruttini (PD) che ha sottolineato come <<anche in considerazione della tipologia costruttiva che caratterizza la frazione, in alcune zone pubbliche destinate a parcheggi o giardini hanno luogo fenomeni ai margini della legalità, e talvolta oltre, che generano disagio e preoccupazioni ai residenti>>.
<<Nella dimensione locale – ha aggiunto – la questione della sicurezza è un’emergenza che crea inquietudine nei cittadini ed è fondamentale programmare interventi a favore del rispetto delle regole di civile convivenza e del decoro urbano>>. Facendo riferimento al sistema di videosorveglianza che l’Amministrazione comunale sta implementando, Bruttini ha chiesto <<se sia stata prevista l’installazione di telecamere a Taverne>>.
L’assessore alla Polizia Municipale, Stefano Maggi, ha risposto che <<è intenzione dell’Amministrazione comunale estendere ulteriormente il sistema di videosorveglianza in tutto il territorio comunale e, quindi, oltre le vie del centro storico. Siamo infatti consapevoli che le telecamere costituiscono un efficace deterrente contro i comportamenti illegali e malavitosi e, allo stesso tempo, un elemento che rafforza il senso di sicurezza dei cittadini>>.
<<In tale ottica – ha specificato – saranno collocate due telecamere anche nella frazione di Taverne d’Arbia: una nella zona del parcheggio in strada delle Ropole e l’altra in prossimità della rotatoria vicina al supermercato>>.
Bruttini ha ringraziato per <<la risposta positiva che dimostra l’attenzione dell’Amministrazione nei confronti delle periferie, dove le situazioni notturne non sono sempre di facile gestione per gli abitanti. Sarebbe comunque auspicabile anche una maggiore presenza delle Forze dell’ordine, in quanto il rapporto personale diretto dà sempre ai cittadini un senso di maggiore sicurezza>>.
4) L’ASSESSORE MAGGI RISPONDE A FALORNI NEL MERITO DELLA SICUREZZA STRADALE NEI CENTRI ABITATI DI COSTALPINO E COSTAFABBRI
Sulla S.S. 73 Ponente sono stati realizzati lavori di segnaletica orizzontale e posizionati due portali luminosi di attraversamento pedonale
La sicurezza veicolare sulla strada statale 73 Ponente ha costituito il tema dell’interrogazione presentata da Marco Falorni (Impegno per Siena) e sottoscritta anche da Massimo Bianchini e Andrea Corsi (L’Alternativa).
Citando a titolo esemplificativo <<gli attraversamenti dei centri abitati di Costafabbri e di Costalpino, in particolare all’incrocio per San Rocco a Pilli dove si sono registrati numerosi incidenti, e l’intersezione con la strada diretta verso le Volte Basse>>, il consigliere ha richiamato la necessità di rallentare la velocità della circolazione sulla strada in oggetto. Dopo aver segnalato <<che, a Costalpino, nei pressi dell’area indicata si trova anche una scuola dell’Infanzia comunale, la presenza della quale va ad aumentare la pericolosità della situazione>>, Falorni ha domandato all’Amministrazione <<cosa intenda fare per limitare la velocità dei veicoli in transito e, più in generale, per garantire l’incolumità di cose e persone>>.
L’assessore alla Mobilità, Stefano Maggi, ha risposto che nel mese di settembre è stata ripassata tutta la segnaletica orizzontale della strada nel tratto di competenza comunale, all’interno del centro abitato: <<Un’operazione nella quale rientrano le serie di rallentatori ottici presenti, da tempo, a monte di alcune zone più abitate di tale tratta, come Costafabbri e Costalpino>>. Maggi ha ricordato anche il posizionamento di due portali luminosi di attraversamento pedonale: <<Il primo a ulteriore demarcazione dell’attraversamento posto a servizio dell’asilo di Costalpino, che collega il marciapiede proveniente dal parcheggio pubblico e la zona dell’istituto; il secondo, invece, a ulteriore demarcazione dell’attraversamento di Costafabbri, e a servizio principalmente delle fermate del trasporto pubblico locale (TPL) ubicate ai lati della strada>>.
L’assessore ha inoltre affermato che <<la sicurezza degli attraversamenti pedonali è una priorità per l’Amministrazione: da ricordare che anche l’attraversamento pedonale alle fermate del TPL all’altezza del galoppatoio di Pian delle Fornaci è maggiormente segnalato, rispetto ai minimi previsti dal Codice della Strada, grazie all’applicazione di corpi lampeggianti di colore giallo>>. Infine, l’assessore ha ipotizzato l’installazione di un tutor <<nonostante le ristrettezze normative che ne limitano l’uso: da circa un mese la Polizia Municipale sta studiando le varie possibilità>>.
Falorni si è dichiarato soddisfatto <<per la risposta di buon senso che denota la volontà dell’Amministrazione di intervenire per risolvere i problemi segnalati dai residenti. Molto meglio prevenire che trovarsi a commentare episodi tragici come quello accaduto alla Coroncina, alle cronache cittadine in questi giorni>>. <<Allo stesso tempo – ha concluso – sarebbe utile educare al buon comportamento, attraverso specifici programmi formativi, tutti gli utenti della strada: automobilisti e motociclisti, ma anche ciclisti e pedoni>>.
3) “GIA’ ESEGUITA LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEI MARCIAPIEDI IN VIALE AVIGNONE”
L’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mazzini, ha risposto all’interrogazione di Pietro Staderini
Con una specifica interrogazione illustrata nella seduta consiliare odierna, Pietro Staderini (Sena Civitas) ha sollecitato l’Amministrazione comunale a risistemare il tratto di marciapiede in viale Avignone compreso fra i due ingressi della scuola primaria “Peruzzi”.
Il consigliere ha indicato la presenza di molti pini marittimi e delle loro radici sporgenti come <<causa del dissesto strutturale del manufatti e di alcuni incidenti che hanno coinvolto i pedoni, quali i residenti della via della zona del Poggiarello, gli studenti dei vicini plessi scolastici o gli utenti del campo scuola e della palestra della scuola>>.
L’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mazzini, ha risposto che l’intervento di manutenzione straordinaria dei marciapiedi di Via Avignone, così come di altre vie, è stato inserito nel Piano triennale dei Lavori pubblici e la sua progettazione era prevista per l’anno 2016.
Con una delibera, nel mese di aprile 2016, la Giunta ha approvato il progetto definitivo e con una determina dirigenziale, del successivo mese di dicembre, è stato approvato quello esecutivo.
L’affidamento dei lavori è stato aggiudicato nello scorso mese di maggio a seguito di una procedura di gara negoziata che ha previsto interventi anche su altre strade. <<Nel tratto richiamato dal consigliere – ha sottolineato l’assessore – sono appena terminati, mancano solo alcune rifiniture>>. <<Intervenire sui marciapiedi è assolutamente necessario- ha proseguito – soprattutto in una città come la nostra dove in molti si spostano a piedi, per questo nel Piano triennale dei LL.PP ne verranno creati anche ex novo>>.
Il consigliere Staderini, nel dichiararsi soddisfatto ha però evidenziato che <<la realizzazione del marciapiede, è sotto gli occhi di tutti, si è conclusa pochi giorni fa, ma non a regola d’arte perché non adeguatamente livellato il piano di camminamento. Ho inoltre la sensazione che l’Amministrazione non pianifichi adeguatamente questo tipo di interventi, ma lo faccia solo a seguito delle interrogazioni consiliari>>.
2) LA PERICOLOSITA’ DEL TRAFFICO SULLA CASSIA SUD NELL’INTERROGAZIONE DI PIETRO STADERINI
Pietro Staderini (Sena Civitas), durante la seduta consiliare di questo pomeriggio, ha riportato le lamentale di alcuni abitanti in Strada Cassia Sud per l’elevato e veloce transito di veicoli pesanti e non solo, che provoca micro movimenti delle abitazioni prospicenti la strada.
Staderini, che sul tema aveva già interessato l’Amministrazione lo scorso luglio, è tornato nuovamente sull’argomento perché dalla risposta dell’assessore ai LL. PP. Paolo Mazzini, come ha ricordato <<si evidenziò una sostanziale indifferenza a qualsiasi azione migliorativa, rimandando il tutto alla prossima apertura della bretella Renaccio-Isola d’Arbia e al futuribile raccordo Monteroni d’Arbia-Monsindoli che dovrebbe alleggerire i flussi i flussi sulla Cassia>>. <<Con il perdurare delle criticità e i frequenti incidenti come quello mortale avvenuto ieri con la morte di una persona, ma anche a danno dei giardini delle abitazioni che si trovano lungo la carreggiata>>, ha chiesto <<se il Comune ha intenzione di risolvere il problema, e se lo stesso si è confrontato con il Prefetto per avere l’autorizzazione a installare rilevatori di velocità fissi; se esiste un programma per il posizionamento di apparecchiature mobili; quando verranno posizionati gli attraversamenti pedonali rialzati in prossimità delle abitazioni ed esercizi commerciali così da ridurre la velocità e tutelare l’incolumità di persone e cose, e di attivare, in occasione del Piano urbano della mobilità, nel tratto Isola d’Arbia-Coroncina-via Piccolomini, tutte le procedure atte alla realizzazione di interventi per la sicurezza stradale>>.
<<Esprimo grande rammarico per l’incidente mortale avvenuto ieri – ha risposto l’assessore alla Mobilità Stefano Maggi –. La sicurezza degli utenti della strada è da sempre tra le priorità di questa Amministrazione. E’ recente, infatti, il collocamento di due misuratori di velocità lungo due importanti direttrici, uno dei quali all’altezza del Colle di Malamerenda, che servono ad abitare gli automobilisti a procedere con velocità moderata. Per quanto riguarda, invece, il passaggio pedonale rialzato questo trova importanti controindicazioni per la sicurezza e, in alcuni casi, addirittura specifici divieti sia sulle vie di scorrimento sia per i tratti extraurbani; in ogni caso occorre una progettazione attenta trattandosi di una modifica alla sagoma stradale>>. L’assessore ha concluso assicurando che nel PUM <<questa, come altre situazioni saranno affrontate per garantire adeguate risposte in merito alla sicurezza e che l’amministrazione si sta attivando per installare anche i tutor per controllare la velocità su tratte più lunghe. La limitazione di velocità, infatti, serve a evitare tragedie come quella, purtroppo, avvenuta>>.
Staderini ha ribadito <<la necessità di rendere più sicura la Cassia Sud. Condivido l’installazione di autovelox, ma dove sono realmente utili e non installati in posti utili solo per far cassa, come ad esempio nel caso di quello posizionato dopo Colle di Malamerenda, così come condivido i tutor, ma mi sembra che in Commissione Assetto de Territorio il Sindaco abbia detto che non è possibile. Ringrazio l’assessore per gli attraversamenti pedonali che, l’amministrazione installerà a breve, ma non ritengo la loro realizzazione né complessa né onerosa economicamente, e auspico il loro utilizzo con maggior frequenza>>.
1) L’INCENDIO SULLA TORRE DEL MANGIA TORNA ALL’ATTENZIONE DEL CONSIGLIO CON L’INTERROGAZIONE DI CAMPANINI E GIORDANO
L’incendio sviluppatosi nella notte del 16 agosto sulla sommità della Torre del Mangia è tornato all’attenzione del Consiglio Comunale con l’interrogazione presentata da Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM) e Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese).
Ribadendo il valore monumentale e simbolico del manufatto <<che impone la massima tutela sia per la sua conservazione, sia per prevedere ogni possibile problematica>>, il consigliere Campanini ha chiesto una serie di informazioni. <<Da cosa sono alimentate e come vengono ancorate le pignattelle che vengono posizionate sui merli; quali sono state le parti della Torre sottoposte ai lavori di restauro; se il materiale ligneo impiegato era ignifugo e se è stata presa in considerazione la possibilità di usare materiale simile al legno ma non incendiabile come quello impiegato nel restauro della Basilica di Assisi dopo il terremoto del 1997>>.
<< Le pignattelle – ha risposto l’assessore ai LL.PP. Paolo Mazzini – vengono acquistate da una ditta specializzata e sono alimentate da uno stoppino affogato in cera fusa, in un contenitore di terracotta e vengono appoggiate semplicemente. I lavori effettuati per la sostituzione della pavimentazione, malridotta e con evidenti segni di degrado, sono stati regolarmente autorizzati dalla Soprintendenza, ed eseguiti tra la fine del 2016 e l’inizio del corrente anno, concretizzandosi nel posizionamento di nuove pavimentazioni galleggianti a quota 70 e a quota 87 metri, così come nella parte sottostante il campanone>>.
<<La possibilità – ha proseguito – di utilizzare materiali con finitura di trattamento ignifugo, anche se non prevista dalla normativa, fu considerata ma, in seguito, scartata perché le pavimentazioni venivano collocate all’aperto e sottoposte alla continua usura causata dal calpestio dei visitatori, dato che l’usura non è stimabile a priori e che con essa decade la garanzia di durata del trattamento, si sarebbe trattato di una manutenzione eccessivamente complicata e onerosa, dovendosi compiere in loco, a 90 metri d’altezza. Per quanto riguarda i danni accertati questi consistono nella distruzione della pavimentazione presente nella quota più alta della Torre (in parte bruciata e in parte rimossa durante la bonifica eseguita dai Vigili del Fuoco. E, per rispondere all’ultima domanda dell’interrogazione: la possibilità di utilizzare materiale leggero come quello segnalato dai consiglieri non è stata presa in considerazione perché si trattava di una mera sostituzione di quanto posto già in opera negli anni 2000 e a suo tempo autorizzato dalla Soprintendenza>>.
Ernesto Campanini ha dichiarato la sua insoddisfazione per la risposta ricevuta sul primo punto dell’interrogazione visto che le pignattelle non erano state ancorate; <<soddisfatto, invece per i chiarimenti relativi al secondo punto>>, ma nuovamente <<insoddisfatto per il fatto, come ha detto dall’assessore, che il materiale sul quale erano posate le pignattelle non era stato trattato in maniera ignifuga perché soggetto a continuo calpestio>>. Il consigliere ha <<auspicato che anche a Siena l’Amministrazione comunale adotti soluzioni, come appunto già avvenuto in altre realtà, dove si utilizzano materiali non incendiabili>>.