Esordiscono così dal Partito Indipendentista Toscano con un comunicato stampa.
“Capiamo che ci possono essere delle remore verso altri Partiti Politici – prosegue il PIT -, ma da qui a non ricevere mai risposte o quando rispondono in buona parte lo fanno in toni accusatori o sui social offendendo, forse non sono solo remore.
Abbiamo inviato regolare domanda al Sindaco, Vicesindaco e Segretaria per sapere quale sarà la nuova collocazione dei due monumenti storici attualmente in Piazza Mazzini, piazza destinata ad una rivoluzione totale. Nuovamente siamo rimasti senza risposta e purtroppo non è la prima volta.
E come noi, anche i cittadini che chiedono e raccolgono firme non ricevono risposta, o fai parte della loro cerchia ristretta o sei destinato, come il caso di abitanti e commercianti della Piazza stessa, a sapere le cose per vie traverse.
Abbiamo cercato il confronto su molti temi, dalle acque al parcheggio del Vallone, dal sociale con il problema delle messe nere e della pericolosità di alcuni mezzi incustoditi, arrivando alle persone che dormono in strada, oltre alle richieste di incontri pubblici e privati..
Purtroppo a seguito di una moltitudine di richieste abbiamo ricevuto una sola risposta seguita da un incontro diretto. Questa volta vista l’urgenza di una risposta ci siamo visti costretti a presentare un Esposto ai Beni Culturali, Soprintendenza e enti preposti per avere delle risposte.
Riteniamo che questo comportamento sia discriminatorio verso i cittadini ed altre forze politiche, nonchè sia una forma di prepotenza di questa amministrazione che dice di volersi confrontare, ma di fatto lo fa tra chi non li contraddice e li loda per un niente.
Quindi abbiamo presentato, nostro malgrado, un esposto il giorno 25/08/2017 presso il Ministero dei Beni Culturali, Soprintendenza Beni Culturali della Toscana e gli entri della Regione e Provincia di Siena per sapere la soluzione che verrà adottata riguardo ai due monumenti, che risalgono agli anni 70 e 90 e rappresentano uno la Memoria per i Partigiani ed uno per i morti Poggibonsesi dei bombardamenti durante la guerra.
Non può essere cancellato il ricordo storico di chi ha combattuto per la liberazione ed è perito, come non si può cancellare il ricordo dei 157 Poggibonsesi morti in Piazza durante i bombardamenti.
Abbiamo posto anche il quesito su come sia possibile che la Regione Toscana abbia approvato il progetto, visto che i monumenti sono un ricordo importante e che ogni 25 Aprile viene commemorato con la corona di fiori.
In fondo bastava una risposta”.