Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta pubblica martedì 23 maggio, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.
Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento:
13) IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEL CONSORZIO TERRECABLATE
L’assessore ai Sistemi Informativi ha risposto all’interrogazione di Giulia Periccioli
Il piano di ristrutturazione e valorizzazione degli asset del Consorzio Terrecablate è stato discusso in Consiglio comunale con l’interrogazione presentata da Giulia Periccioli e sottoscritta anche da Massimiliano Bruttini, Ivano Da Frassini, Stefania Bufalini, Simone Vigni, Katia Leolini, Rita Petti, Gianni Guazzi e Carolina Persi.
Ricordandone la partecipazione del Comune di Siena per il 18%, Periccioli ha ripercorso alcune tappe della storia del Consorzio: tra queste, le delibere consiliari del 2005 e 2006 che autorizzavano la concessione di fideiussioni a favore di Banca MPS, a garanzia dei mutui che l’istituto concedeva al Consorzio, obbligandosi in solido con esso nei limiti della quota percentuale detenuta; la successiva concessione di Banca MPS di una moratoria sul rimborso della quota capitale dei due mutui; la delibera dell’assemblea dei soci del Consorzio, nel dicembre 2016, per la rinegoziazione degli stessi mutui nel quadro di una complessiva operazione di valorizzazione degli asset e di gestione dell’indebitamento. Proprio per favorire tale processo di valorizzazione che, tra le altre cose, prevede un aumento di capitale della controllata Terrecablate Reti e Servizi (TCRS) attraverso il conferimento di una porzione di rete del Consorzio e l’indizione di una nuova gara a evidenza pubblica per il trasferimento del 100% delle quote societarie, nello scorso mese di marzo il Consiglio ha confermato le fideiussioni a garanzia dei due mutui, obbligando il Comune in solido relativamente alla sola quota detenuta.
La consigliera ha fatto inoltre riferimento alla gara indetta dal Consorzio nel giugno 2015, andata formalmente deserta, per la cessione totale delle quote della società TCRS con relativa porzione delle risorse di rete del Consorzio e con le passività contratte per la relativa esecuzione. Rimarcando la necessità di evidenziare alla società l’attuazione del piano per il ripristino delle condizioni patrimoniali e reddituali e sostenendo come tale obiettivo sia perseguibile solo tramite l’effettiva concessione totale di tutte le sue quote, Periccioli ha chiesto di conoscere lo stato di attuazione del piano in oggetto e ne ha sollecitato l’attuazione in tempi brevi, anche per limitare i rischi patrimoniali per l’Amministrazione comunale in relazione alle fideiussioni poste a garanzia dei mutui concessi da Banca MPS con gli obblighi in solido sulle quote detenute.
Facendo riferimento ai contenuti di una nota del direttore generale del Consorzio Terrecablate, Enrico Borelli, l’assessore ai Sistemi Informativi ha risposto che, in virtù di un mutato andamento dei conti della società TCRS e di un favorevole momento relativo alla liquidità del Consorzio, il CdA del Consorzio ha provveduto a definire le linee guida per l’esecuzione dell’operazione di razionalizzazione degli asset finalizzata all’alleggerimento della posizione debitoria nei confronti della Banca MPS. Tale ipotesi prevede un impegno di liquidità iniziale da parte del Consorzio e il trasferimento della proprietà della rete alla società TCRS unitamente al residuo del mutuo contratto nel 2010.
L’assessore ha quindi illustrato i passaggi che costituiscono l’operazione complessiva: la riduzione del debito in linea capitale del mutuo 2010 con versamenti rateizzati per un importo totale di 2,5 milioni euro, a deconto dell’originario debito di 7 milioni di euro; la ristrutturazione del debito residuo con la rinegoziazione dei mutui del 2005 e del 2006 mediante rimodulazione del piano di ammortamento con allungamento di almeno 15 anni e riduzione del tasso a 3,5% (previo rinnovo delle fidejussioni da parte dei soci) e, contestualmente, la rimodulazione del piano di ammortamento del mutuo del 2010 con nuovo debito in linea capitale pari a 4,5 milioni di euro alle medesime condizioni dei primi due mutui, e trasferimento alla società TCRS; il trasferimento della rete e del mutuo residuo, attraverso un aumento di capitale sociale della controllata TCRS mediante conferimento in natura rappresentato dalla rete pubblica, cioè quella parte delle risorse di telecomunicazioni di proprietà del Consorzio Terrecablate destinata alla fornitura da parte di un soggetto esterno di servizi di telecomunicazione per il pubblico (imprese e residenziale) gravato dal mutuo del 2010 di residui 4,5 milioni di euro; una procedura a evidenza pubblica per la cessione del 100% delle quote della partecipata TCRS. Dopo l’approvazione dell’operazione da parte dell’Assemblea dei soci del Consorzio nel dicembre 2016, il Consorzio ha provveduto a far eseguire una perizia giurata relativa al valore dell’insieme dei beni (ramo d’azienda) oggetto del suddetto conferimento. La perizia è stata depositata lo scorso 24 marzo e riporta un valore di 447mila euro.
L’assessore ha aggiunto che, parallelamente a queste attività, e dopo aver concordato con Banca MPS le specifiche condizioni, il Consorzio ha provveduto a richiedere a tutti i soci garanti il rinnovo delle fidejussioni per poter procedere stipula dei contratti di mutuo mediante rogito notarile. Gli organi preposti hanno deliberato il rinnovo delle garanzie secondo le proprie programmazioni: l’ultimo socio ad aver deliberato, in ordine di tempo, lo ha fatto in data 15 maggio 2017.
Durante l’esposizione, sono stati illustrati anche i bilanci consuntivi 2016 della società TCRS e del Consorzio Terrecablate: il primo con un utile netto di oltre 212mila euro e il secondo in risultato di pareggio. In conclusione, l’assessore ha sostenuto che tutte le attività propedeutiche sono state completate: il prossimo passo è quindi la formalizzazione degli atti notarili per la ristrutturazione dei tre mutui e l’aumento di capitale della società TCRS mediante conferimento in natura.
Periccioli ha definito la risposta esaustiva quanto necessaria nei confronti del Consiglio comunale che, avendo accordato fiducia alla società TCRS, merita di essere tenuto opportunamente informato sulla vicenda. La consigliera ha pertanto invitato l’assessore ai Sistemi Informativi, in qualità di membro del CdA della società TCRS, a continuare a aggiornare l’assise anche nei prossimi mesi sugli sviluppi della questione.
12) APPROVATA LA MOZIONE SULLE TARIFFE DEL PARCHEGGIO ALLE SCOTTE
Approvata, durante la seduta consiliare di ieri, la mozione sulle tariffe del parcheggio al Policlinico S. Maria alle Scotte presentata da Stefania Bufalini, Ivano Da Frassini, Federico Nesi, Gianni Porcellotti, Gianni Guazzi, Giulia Periccioli, Massimiliano Bruttini, Katia Leolini, Carolina Persi, Rita Petti e Simone Vigni.
Durante l’illustrazione Stefania Bufalini ha ricordato l’importanza dell’ospedale senese, punto di riferimento di area vasta e centro di attrazione regionale e nazionale di alta specializzazione, e per questo giornalmente frequentato, oltre che dai familiari dei ricoverati, da un importante numero di utenti per l’accesso ai servizi erogati dalle strutture ambulatoriali, diagnostiche, day service, day hospital. Relativamente a quanto esposto ha chiesto l’impegno del sindaco a prendere contatti con la Direzione Aous affinché sia valutata la possibilità di ampliare il numero di posti gratuiti a disposizione di specifiche categorie di utenti dell’ospedale; approfondire una migliore organizzazione e razionalizzazione per le necessità di parcheggio dei dipendenti e operatori dell’ospedale; attivarsi con Siena Parcheggi per rendere gratuita la prima ora di sosta, e valutare l’estensione alla seconda con una richiesta di compartecipazione della Regione Toscana ai costi conseguenti al mancato introito, anche in relazione alla rilevanza regionale del plesso ospedaliero, così che le spese non ricadano esclusivamente sulla cittadinanza senese. Richiesto, inoltre, di avanzare richiesta alla direzione Aous per la necessità di diversificare l’orario delle attività ambulatoriali con servizi usufruibili la mattina e il pomeriggio, così da migliorare l’offerta ai cittadini e, al contempo, migliorare l’accesso ai parcheggi e la viabilità; attivarsi per il potenziamento del servizio di trasporto pubblico per facilitare l’accesso alla struttura e valutare con la Regione e i titolari della gestione delle aree di sosta, la possibilità di rendere gratuito il parcheggio per alcune particolari categorie di utenti per una fascia oraria giornaliera.
Il sindaco, condividendo appieno i contenuti della mozione, ha ricordato che tutti i posti auto lungo la strada pubblica sono completamente gratuiti, mentre sono a pagamento solo quelli in struttura, strutture costruite appositamente per ampliare l’offerta e per le quali la Siena Parcheggi deve ancora pagare mutui, che ad oggi ammontano complessivamente a circa 8 milioni di euro. La ragione principale per cui in alcuni momenti della giornata e soprattutto di mattina, si registrano criticità dei posti è conseguenza della rigidità di orario per accedere agli ambulatori. Inoltre ai servizi offerti dall’ospedale di rilevanza regionale e con attività specialistiche rivolte agli utenti provenienti da tre province è interessata una platea di cittadini ben più vasta della sola città di Siena e quindi se la Regione intende ridurre le tariffe dei parcheggi a pagamento degli ospedali toscani dovrebbe farsi carico del problema integrando gli eventuali minori introiti. Nei primi giorni di giugno, ha anticipato, si terrà una riunione congiunta tra Comune, direzione generale del Policlinico e Siena Parcheggi, durante la quale l’amministrazione espliciterà i contenuti della mozione. Per quanto riguarda, invece, l’eventuale potenziamento del trasporto pubblico, sarà possibile valutare questo argomento da considerare all’interno del prossimo Piano della mobilità, con la dovuta attenzione ai costi aggiuntivi.
11) LE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PER SIENA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2015
Il sindaco ha risposto all’interrogazione di Massimo Bianchini e Andrea Corsi
Le attività di comunicazione e promozione realizzate per il progetto e le iniziative di Siena Capitale italiana della Cultura 2015 hanno costituito l’oggetto dell’interrogazione di Massimo Bianchini e Andrea Corsi.
Evidenziando come nella pianta organica comunale sia presente l’ufficio Comunicazione, tra le cui mansioni rientra la cura di attività editoriali e campagne di comunicazione, e richiamando l’affidamento alla ditta “Il Torchio” pari a 28.883,50 euro per la realizzazione del progetto di promozione e comunicazione del materiale promozionale delle iniziative di Siena Capitale italiana della Cultura 2015, oltre che per la stampa, il consigliere Corsi ha chiesto se non fosse stato possibile procedere con le professionalità interne all’Amministrazione.
Il sindaco ha risposto che, come si evince dalla determina n° 820/2015, l’oggetto sostanziale dell’affidamento non è tanto la progettazione della campagna di comunicazione, prevalentemente realizzata all’interno e comunque coordinandosi con la ditta aggiudicatrice, bensì la realizzazione del progetto grafico e, soprattutto, la stampa del materiale promozionale all’iniziativa.
Le professionalità grafiche interne, al momento dell’aggiudicazione e nei mesi successivi, erano coperte da un dipendente con contratto part-time al 50%; dovendo presiedere all’attività ordinaria in materia di comunicazione visiva, è stato ritenuto opportuno di non caricarle in tempi brevi di una mole di lavoro come quello necessario per l’iniziativa.
Per quanto riguarda, invece, la stampa del materiale promozionale, l’Amministrazione comunale non ha mai avuto le dotazioni e le strumentazioni necessarie per produrre materiali e quantitativi oggetto dell’affidamento.
Per questi motivi, il sindaco ha sostenuto che non era possibile procedere con risorse e professionalità presenti all’interno dell’organico comunale, in quanto le suddette dotazioni strumentali e umane erano quantitativamente insufficienti allo scopo.
Andrea Corsi ha evidenziato che non erano state chieste informazioni relative alla stampa, bensì sul fatto che sempre più spesso il Comune dia all’esterno non solo la stampa, ma anche la progettazione e la grafica delle campagne di comunicazione.
10) REDAZIONE DEL PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE: IN CONSIGLIO UN CONFRONTO SULLA SCELTA DELL’AFFIDAMENTO ESTERNO
La scelta di procedere a un affidamento esterno per la redazione del Piano Urbano della Mobilità ha costituito il tema centrale dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare di ieri, 23 maggio, da Marco Falorni. Il consigliere ha sostenuto che il Comune di Siena, negli anni dal 2002 al 2008, ha ricevuto circa 390mila euro per l’elaborazione di un piano del traffico che aggiornasse quello approvato nel 2001 e ha ricordato come, circa un anno fa, l’assessore preposto, in risposta a una sua analoga interrogazione, avesse indicato un costo di 6.100 euro per la stipula di una convenzione sottoscritta con il Polo Universitario Sistemi Logistici dell’ateneo di Pisa. Inoltre, secondo Falorni, l’assessore aveva fatto riferimento a un gruppo di lavoro interno alla dotazione organica comunale e aveva affermato che la spesa finale complessiva non avrebbe superato i 20mila euro.
Rilevando come la redazione del Piano in oggetto sarà invece affidata a professionisti esterni, attraverso una procedura di avviso pubblico, Falorni ha chiesto i motivi di tale scelta, piuttosto che ricorrere al personale comunale e della Polizia Municipale, e un aggiornamento sull’importo complessivo per la redazione del Piano.
L’assessore alla Mobilità ha risposto che la redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) è stata affidata all’esterno in quanto operazione che richiede competenze altamente specialistiche e lunga esperienza nel campo della mobilità sostenibile; decisione che è stata presa anche in considerazione dell’organico in servizio alla Direzione Territorio e dei relativi carichi di lavori che non permetterebbero il rispetto di tempistiche adeguate. L’attività conoscitiva propedeutica a qualsiasi elaborazione progettuale richiede, inoltre, l’esecuzione di indagini e rilievi mediante tecnologie e strumenti non in possesso dell’Amministrazione e l’utilizzo di un software di simulazione che consenta di utilizzare e aggiornare il modello di traffico della città.
Le attività finora svolte, secondo l’assessore, hanno evidenziato la necessità di un riassetto complessivo del sistema della circolazione e dell’accessibilità, finalizzato alla promozione di modalità di trasporto più sostenibili e di minore impatto ambientale. Per quanto riguarda il lavoro pregresso, l’assessore ha assicurato che tutti gli studi effettuati dall’Ufficio Mobilità negli anni precedenti, sia con personale interno sia tramite incarichi esterni, su vari temi (sosta autovetture e motocicli, viabilità, pedonalizzazione, trasporto pubblico), saranno forniti all’aggiudicatario della redazione del PUMS al fine di concorrere alla realizzazione del quadro conoscitivo e della documentazione, permettendo di velocizzare il lavoro dei tecnici esterni.
La spesa complessiva per l’affidamento del servizio di redazione è di circa 90mila euro, in considerazione del ribasso offerto in sede di gara a fronte dei 125mila inizialmente previsti a base di gara: un importo comprensivo anche della fornitura del software di simulazione che rimarrà all’Amministrazione e che consentirà, al personale interno, di utilizzare il modello di traffico realizzato durante la redazione del PUMS per tutte le future valutazioni che si renderanno necessarie.
Falorni si è dichiarato insoddisfatto, sostenendo che l’assessore ha contraddetto se stesso e la risposta che aveva fornito alla sua precedente interrogazione, in quanto i costi per la redazione del PUMS erano stati quantificati in soli 20mila euro, anziché 90mila, mentre adesso emerge anche la necessità del software di simulazione del traffico. Il consigliere, dopo aver quantificato in circa 500mila euro i costi complessivi per la redazione di tale Piano fin dal 2002, ha inoltre sottolineato il rischio che lo stesso venga approvato a scadenza di mandato, rimandando alla prossima Amministrazione anche gli oneri per una sua eventuale revisione.
9) ALLO STUDIO L’IPOTESI DI TRASFERIMENTO DELLA BIBLIOTECA-FOTOTECA BRIGANTI PER LA SUA STESSA VALORIZZAZIONE
Il sindaco ha risposto a un’interrogazione di Maria Isabella Becchi e Alessandro Piccini
La storia, il patrimonio e il destino della Biblioteca-Fototeca Briganti sono stati oggetto di dibattito consiliare con l’interrogazione di Maria Isabella Becchi e Alessandro Piccini. La consigliera ha ricordato l’acquisizione, nel luglio 1999, da parte del Comune, della collezione di circa 18mila libri e 50mila fotografie appartenuta al professor Giuliano Briganti, docente di Storia dell’Arte contemporanea all’ateneo senese dal 1972 al 1983, e la progressiva crescita del fondo documentario che oggi conta oltre 25mila volumi. Becchi ha quindi trattato il tema della collocazione di tale patrimonio culturale, che dal 2006 è ospitato a Palazzo Squarcialupi del Santa Maria della Scala, costituendo una meta per molti studiosi della storia dell’arte a livello internazionale; una sede che, secondo quando sostenuto in un’intervista alla stampa, nello scorso mese di marzo, dal direttore del Santa Maria della Scala, Daniele Pitteri, potrebbe essere trasferita in altri spazi del complesso museale o alla Biblioteca comunale degli Intronati.
Avendo trovato informazioni nella delibera di giunta n° 63 dello scorso febbraio, secondo le quali gli attuali locali del Fondo Briganti saranno destinati agli uffici del direttore e dello staff del Santa Maria della Scala, e sottolineando come ogni ipotesi di spostamento o trasferimento di un archivio storico debba comunque essere autorizzata dalla Soprintendenza archivistica, la consigliera ha domandato a quanto sono ammontati i costi dell’intervento di restauro che, nel 2006, si sono resi funzionali all’istituzione della Biblioteca-Fototeca Briganti; inoltre, ha chiesto conferma dell’ipotesi di tale trasferimento, con quali risorse sarà finanziato e se è stata formalmente richiesta l’autorizzazione della Soprintendenza.
In merito alla quantificazione dei costi, il sindaco ha risposto che è difficile effettuare uno scomputo parziale dalla spesa generale dell’intervento complessivo di restauro e recupero che, nel 2006, ha riguardato l’intero Palazzo Squarcialupi. Tuttavia, da una tabella di computo previsionale degli importi necessari agli interventi da compiersi in vari luoghi del complesso museale, è indicata una previsione di spesa relativa alle opere edili, agli impianti elettrici e agli impianti termo-meccanici del Fondo Briganti per circa 465mila euro, ai quali devono essere aggiunti i successivi costi degli arredi per circa 354mila euro.
Il sindaco ha quindi confermato come sia attualmente allo studio un progetto per la valorizzazione del Fondo Briganti, coerentemente con l’atto di indirizzo sul Santa Maria della Scala approvato dal Consiglio comunale nel luglio 2014: un progetto resosi necessario anche a seguito degli interventi di sicurezza e antincendio a Palazzo Squarcialupi che hanno comportato una diversa sistemazione delle opere afferenti alla Biblioteca-Fototeca, allo scopo di garantire la sicurezza delle opere stesse, dei lavoratori e del pubblico, modificandone sensibilmente l’organizzazione degli ambienti.
In prospettiva, è previsto un diverso funzionamento del Fondo, articolato su più profili: una diversa costruzione di relazione con gli utenti specializzati e con i cittadini; la valorizzazione degli elementi più pregiati del patrimonio librario e fotografico, anche attraverso esposizioni permanenti o temporanee; un’attività di conferenze collegate al patrimonio. Attività che richiedono una sede differente da quella attuale, la quale, con i suoi 500 mq, risulta essere piccola e poco idonea a garantire la funzionalità di un centro di studi.
Relativamente alle ipotesi di trasferimento, che saranno valutate anche sulla base dei costi, il sindaco ne ha illustrate due che sono attualmente allo studio e che comunque saranno sottoposte alla competente Commissione consiliare: la prima interesserebbe la Biblioteca comunale degli Intronati, la quale, con i suoi ampi spazi e i suoi eccellenti numeri di servizio, potrebbe valorizzare il patrimonio Briganti in stretta relazione con gli altri 3 fondi dedicati all’arte; la seconda, invece, ipotizza lo spostamento del Fondo in altri spazi del Santa Maria della Scala, presumibilmente nello stesso Palazzo Squarcialupi, pur senza penalizzare l’organizzazione di allestimenti e mostre temporanee.
Più in generale, il sindaco ha informato che la direzione del Santa Maria della Scala sta lavorando alla redazione di un Piano Strategico 2017/21, da realizzarsi in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena e l’associazione Città d’Arte e Cultura (CIDAC) cui il Comune di Siena aderisce, per definire in un quadro unico, coerentemente con l’atto di indirizzo del Consiglio Comunale, le attività, le progettualità, le destinazioni, l’organizzazione e gli obiettivi futuri del Santa Maria della Scala, inclusa la valorizzazione del Fondo Briganti.
Il primo cittadino ha confermato anche che, solo nel caso in cui si operasse per una diversa collocazione della Fototeca-Biblioteca, è plausibile che gli spazi attuali vengano utilizzati per gli uffici di direzione; in conclusione, ha sostenuto che ogni ipotesi di diversa sistemazione degli spazi del Santa Maria della Scala viene sempre valutata in itinere con tutti gli enti competenti preposti, ivi inclusa la Soprintendenza, allo scopo di evitare pareri negativi a posteriori.
Becchi si è detta preoccupata per l’ipotesi di spostamento della Biblioteca-Fototeca Briganti confermata dal sindaco, in considerazione dell’ingente mole documentaria che costituisce il Fondo e dei costi che si renderebbero necessari per tale trasferimento. La consigliera ha fatto riferimento anche ai vincoli ministeriali e ha sostenuto che sarà opportuno vigilare sull’intera operazione.
8) PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ: L’ASSESSORE AGGIORNA L’AULA SULLA TEMPISTICA DI REDAZIONE E APPROVAZIONE
Entro quanto tempo sarà presentato il Piano Urbano della Mobilità? Questa la domanda contenuta nell’interrogazione con la quale Simone Lorenzetti ha affrontato il tema della viabilità urbana, facendo anche riferimento ad alcuni provvedimenti già effettuati dall’Amministrazione come la riaccensione del semaforo in viale Mazzini, la re-istituzione del senso unico in via Beccafumi e le scelte in ambito di veicoli a motore a due ruote. Il consigliere ha sollecitato la redazione del Piano Urbano della Mobilità come strumento generale e di indirizzo utile a definire ogni intervento in ambito di mobilità e di relazione tra territorio e sistema di trasporti, auspicando un’ampia ed esaustiva concertazione con la cittadinanza.
L’assessore alla Mobilità ha risposto che l’Amministrazione comunale ha indetto un bando per l’affidamento del servizio di redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e per la relativa fornitura di software integrato di simulazione. Tale procedura è stata avviata nell’anno in corso in virtù della disponibilità delle risorse garantita dal bilancio comunale. In termini temporali di scadenze, tutta la documentazione necessaria all’adozione del PUMS dovrà essere consegnata all’Amministrazione entro la fine del 2017, mentre quella per l’approvazione definitiva del PUMS alla data del 31 ottobre 2018. L’affidamento contempla anche la cura e la realizzazione del processo partecipativo, ovvero il coinvolgimento dei portatori di interesse e della cittadinanza nella redazione del documento.
Proprio allo scopo di favorire la massima partecipazione e conoscere più punti di vista sulle metodologie e sulle scelte adottate, durante la fase di redazione del PUMS saranno realizzati incontri pubblici e sarà predisposto un apposito sito Internet che recepirà commenti e suggerimenti attraverso un forum online.
Lorenzetti si è dichiarato non soddisfatto per la tempistica di redazione del PUMS, che è andata ben oltre i propositi iniziali dell’Amministrazione. Inoltre, secondo il consigliere, il processo partecipativo e di coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse poteva iniziare prima, anche senza la copertura economica necessaria alla redazione del documento.
7) IN CONSIGLIO UN ULTERIORE FOCUS SUL PASSAGGIO AL NUOVO SISTEMA DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE
Ulteriore confronto, nell’assise consiliare, sulle fasi operative del passaggio al nuovo sistema di illuminazione pubblica con l’interrogazione di Massimiliano Bruttini. Il consigliere ha evidenziato come si stiano ripetendo, ormai da mesi e anche di recente, fenomeni di disfunzione degli impianti, i quali risultano spesso accesi durante le ore diurne e spenti nelle ore notturne.
Rilevando come non siano ancora iniziate attività manutentive o di sostituzione dei lampioni e dei corpi illuminanti, Bruttini ha chiesto all’Amministrazione i motivi del disservizio, la tempistica e il cronoprogramma complessivo dell’intervento.
L’assessore ai Lavori pubblici ha risposto che i disservizi lamentati sono da tempo terminati e che non ne sono stati segnalati altri nell’apposito portale attivato dal gestore, così come non risultano pendenze di guasti o ripristini da effettuare in base ai codici di gravità assegnati dal capitolato Consip. L’assessore ha sostenuto che i disservizi verificatisi sulla rete della pubblica illuminazione riguardano e riguarderanno tratti di impianto che hanno caratteristiche di vetustà e obsolescenza tali da non garantire il corretto funzionamento. La presenza di luci accese durante la giornata è dovuta, come più volte specificato, alla necessità di mappare con precisione i limiti dei vari tratti di impianto visto che, alla data di presa in consegna degli impianti, non esisteva una mappatura degli stessi riportata su carta o supporto magnetico.
La società di Consip incaricata di elaborare la gara, in via preliminare, ha effettuato un censimento che, però, ha riguardato soltanto le sorgenti luminose e la loro potenza, allo scopo di ottenere dati indispensabili alla predisposizione dell’offerta. Gli interventi di riqualificazione degli impianti sono iniziati nei giorni scorsi, partendo da un quartiere periferico come l’Acquacalda, con presenza di impianti in derivazione in modo da poter verificare l’efficacia della installazione.
L’assessore ha concluso informando che stanno pervenendo all’Amministrazione tutti i vari lotti di progettazione, in modo che possano essere approvati e quindi messi in lavorazione, con l’obiettivo di completare la riqualificazione energetica degli impianti e la loro messa a norma entro la primavera del 2018. Nel frattempo saranno implementate le illuminazioni artistiche anche in Piazza del Campo e in Piazza Duomo.
Bruttini ha ringraziato l’assessore per l’indicazione del cronoprogramma dell’intervento, auspicandone il rispetto.
6) BIBLIOTECA COMUNALE DEGLI INTRONATI: APPROVATO IL RENDICONTO 2016
Il Consiglio Comunale ha approvato, nella seduta odierna, il rendiconto di gestione 2016 della Biblioteca Comunale degli Intronati, che si è chiuso, come ha sottolineato il Sindaco, con un avanzo di amministrazione, quale risultato finale della gestione finanziaria, di 40mila 277 euro, dovuto, in gran parte, a una attenta revisione dei residui e in parte anche ad alcune economie.
Il sindaco ha espresso orgoglio e soddisfazione per l’attività svolta dalla Biblioteca, un ringraziamento particolare per l’impegno profuso, a titolo gratuito, dal consiglio di amministrazione, e un encomio al direttore e a tutto il personale per la dedizione e la volontà di ampliare sempre più i servizi a favore della cittadinanza.
Il ruolo svolto dalla Biblioteca nel contesto cittadino, e non solo, sia a livello di didattica sia di valorizzazione, conservazione e custodia del suo grande patrimonio librario non è mai diminuito,nonostante sia venuto meno il contributo economico da parte dell’Amministrazione provinciale, perché subito reintegrato dal Comune.
Una realtà, come ha spiegato il primo cittadino, che per le dimensioni dell’edificio e il valore in esso contenuto, necessita di costanti investimenti, così da permettere un’attività sempre più dinamica e in grado di rispondere alle variegate richieste ed esigenze da parte di utenze diverse.
Una sfida difficile ma portata avanti con grandi risultati. Da oltre dieci anni funziona, infatti, a scaffale aperto ed è l’istituto di coordinamento della Rete Redos, di cui fanno parte 31 biblioteche, 4 istituti culturali e tutti gli archivi storici comunali.
Un livello di qualità che il Comune non solo vuole mantenere, ma incrementare sempre più.
5) IL CONSIGLIO APPROVA LA MOZIONE SUL CONTROLLO DI VICINATO
Approvata dall’assise, nella seduta consiliare odierna, la mozione che propone di istituire il cosiddetto “controllo di vicinato”. Adottato da decenni in molte città del mondo anglosassone e, negli ultimi anni, anche in Italia, secondo i proponenti tale istituto può rivelarsi utile a individuare e rimuovere vulnerabilità ambientali e comportamentali dei residenti, oltre a promuovere forme di sorveglianza del territorio attraverso la partecipazione attiva dei cittadini e la cooperazione delle Forze dell’ordine.
Il documento, sottoscritto da Giuseppe Giordano, Laura Sabatini, Alessandro Trapassi e Pietro Staderini, è stato emendato su proposta dei gruppi di maggioranza e prevede che sia l’Amministrazione comunale, d’intesa con la Prefettura, a predisporre tale progetto come efficace strumento di prevenzione contro la criminalità.
Un successivo subemendamento degli stessi proponenti della mozione ha determinato che i contenuti del progetto e le relative azioni saranno determinati entro la fine dell’attuale mandato amministrativo.
4) LA REALIZZAZIONE DI UNA SCUOLA E DELLE RELATIVE INFRASTRUTTURE AL PETRICCIO: IL SINDACO RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI SIMONE VIGNI
Gli interventi di miglioramento della viabilità dei quartieri interessati dal Piano complessivo di intervento area ATI-1, in particolare il Petriccio, hanno costituito, nella seduta consiliare odierna, il tema dell’interrogazione di Simone Vigni. Il consigliere ha ripercorso l’iter degli atti, delle delibere e delle convenzioni che hanno regolato i rapporti tra il Comune e la società Novartis Vaccines and Diagnostics, prima, e la GSK Vaccines, poi, per l’attuazione di un Piano complesso che contempla numerosi interventi nell’area nord della città. Tra questi, secondo l’istanza presentata nello scorso mese di settembre, la realizzazione di un edificio scolastico di due piani nell’area a monte dell’istituto “F. Tozzi” e di un nuovo tratto viario che lo colleghi alla strada di Petriccio e Belriguardo.
Nel successivo mese di ottobre, il Consiglio comunale ha quindi approvato la delibera n° 257 per la costituzione di servitù di passaggio sui terreni di proprietà comunale e la relativa realizzazione di un accesso pedonale e carrabile; lo stesso atto rimetteva a carico di GSK Vaccines la realizzazione del collegamento viario tra il plesso scolastico e la strada Petriccio e Belriguardo. Nella stessa seduta consiliare del 25 ottobre, Vigni aveva chiesto formalmente con uno specifico ordine del giorno che le risorse economiche derivanti dagli oneri di urbanizzazione fossero investite per le opere infrastrutturali funzionali al miglioramento della zona. Lo stesso odg osservava come, con la presenza della nuova scuola, si sarebbe intensificato il traffico veicolare nella zona e impegnava l’Amministrazione a inserire tali infrastrutture nel piano triennale delle opere pubbliche.
Vigni ha chiesto al sindaco informazioni sull’iter di autorizzazione per la realizzazione dell’edificio scolastico con annesso parcheggio e relativo tratto viario di collegamento con la strada di Petriccio e Belriguardo, e sulla quantificazione degli oneri di urbanizzazione e accessori versati a favore delle casse comunali; inoltre, se tali risorse economiche sono state destinate al miglioramento della viabilità nell’area e di conoscere lo stato di avanzamento dei progetti e degli interventi propedeutici all’avvio delle attività didattiche.
Il sindaco ha risposto che lo scorso 2 gennaio è stato rilasciato un permesso di costruire per la realizzazione di una scuola internazionale che prevede anche l’adeguamento del collegamento viario esistente dalla strada di Petriccio e Belriguardo; ha inoltre informato che per il ritiro del permesso sono stati versati oltre 164mila euro quale contributo di costruzione e che al momento non risulta ancora pervenuta la comunicazione di inizio lavori.
Rispetto al piano triennale delle opere pubbliche 2017/19, il sindaco ha informato che nell’elenco annuale 2017 sono state inserite tre opere che ricadono nell’area di influenza del piano complesso d’intervento ATI-1: i lavori che inizieranno entro l’estate per la manutenzione straordinaria dei marciapiedi nelle vie Avignone e Custoza per 120mila euro, comprendenti anche via Battisti; la ristrutturazione e la messa a norma di una porzione della scuola “F. Tozzi” in via Petriccio e Belriguardo per 150mila euro, per le quali nel dicembre scorso è stato approvato il progetto definitivo; infine, gli interventi di moderazione del traffico lungo la S.R. n. 2 “Cassia Nord” in ambito urbano e la realizzazione di un marciapiede tra Fontebecci e Il Braccio per 265mila euro. Di quest’ultimo è stato approvato il progetto definitivo in linea tecnica.
In conclusione il sindaco ha affermato, oltre agli interventi descritti, di aver preso l’impegno di inserire nel piano triennale delle opere pubbliche 2017/19 e nell’elenco annuale 2017 anche l’intervento di miglioramento dell’incrocio tra strada del Petriccio e Belriguardo e via Milanesi, chiesto con un odg approvato in un precedente Consiglio Comunale.
Simone Vigni si è dichiarato soddisfatto della risposta ricevuta dal sindaco, in modo particolare per l’impegno preso relativo all’intervento di miglioramento nell’intersezione Petriccio-Belriguardo che alleggerirà, sicuramente, la viabilità della zona.
3) PATTI DI COLLABORAZIONE SUI BENI COMUNI: IL VICESINDACO RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI MASSIMILIANO BRUTTINI E CAROLINA PERSI
Richiamando il regolamento e il bando pubblico in tema di collaborazione tra cittadini e Amministrazione sui beni comuni urbani, nella seduta consiliare odierna Massimiliano Bruttini e Carolina Persi hanno presentato un’interrogazione focalizzata sugli immobili e sulle strutture oggetto di specifici patti di collaborazione. La consigliera, in particolare, si è riferita agli edifici contemplati dal bando, come l’Oratorio del Beato Gallerani in via delle Terme, quello sovrastante le fonti di Fontebranda, “La Meridiana” in via P. Nenni, “L’emiciclo” e l’auditorium a San Miniato, chiedendo se sia legittimo ipotizzare la messa in disponibilità di edifici ancora in fase di completamento e per i quali non è stata ancora definita la destinazione d’uso.
Il vicesindaco con delega alla Smart City ha ricordato come, a seguito dell’approvazione del Regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, l’Amministrazione abbia avviato una fase di sperimentazione, con il bando dell’aprile 2015, che non prevedeva la possibilità di avviare patti di collaborazione relativi a edifici.
Dopo la conclusione di tale fase sperimentale, nel luglio 2016 il Consiglio comunale ha dato mandato alla Giunta di implementare i beni oggetto di collaborazione e di individuare gli edifici che per ubicazione, caratteristiche strutturali e destinazione funzionale, si prestassero a interventi di cura, rigenerazione e gestione condivisa da realizzarsi mediante patti di collaborazione. Il primo elenco di immobili è stato individuato nello scorso marzo e, nello stesso mese, sono stati approvati il bando e uno schema predisposto per la formulazione delle proposte. Il vicesindaco ha sottolineato come, ai sensi dell’articolo 4 del bando, la collaborazione tra cittadini e Amministrazione possa prevedere differenti livelli di intensità dell’intervento condiviso: da una cura occasionale a una costante e continuativa del bene; oppure, la gestione condivisa; o ancora, la rigenerazione. Pertanto, nella modalità della gestione condivisa rientrano anche quegli immobili per i quali sono stati previsti interventi di effettivo completamento.
Tale approccio innovativo, secondo il vicesindaco, consentirà al Comune di intraprendere un percorso positivo e virtuoso di sviluppo di esperienze di amministrazione condivisa e di gestione dei beni comuni che, ormai, sono in grande sviluppo su tutto il territorio nazionale.
I relativi interventi sono sostenuti da una strategia che rappresenta una delle principali innovazioni sociali di questi ultimi anni, soprattutto per le nuove prospettive relative al modo di concepire alcuni beni e le loro modalità di utilizzo e gestione. Le esperienze nazionali hanno contribuito a superare la tradizionale classificazione dei beni tra pubblico e privato: l’innovazione va, quindi, verso possibili forme di gestione condivisa e partecipata da parte dei cittadini con un nuovo modello a carattere inclusivo e cooperativo.
Il vicesindaco ha precisato come il Comune di Siena sia ancora in una fase iniziale del nuovo modello di amministrazione condivisa: le iniziative hanno finora previlegiato interventi leggeri, basati sostanzialmente sulla messa a disposizione gratuita del tempo di cittadini attivi e lasciando comunque all’Amministrazione la titolarità progettuale e la responsabilità generale.
Il nuovo bando avvia pertanto una seconda fase sperimentale nella quale i cittadini potranno assumere anche effettivi ruoli di gestione, addirittura accompagnati da loro investimenti, con l’obbiettivo di avviare o migliorare, a seconda dei casi, la fruizione dei beni e la qualità della vita dei quartieri e delle comunità di riferimento.
Il vicesindaco ha concluso ricordando come il recente bando di Fondazione MPS, denominato “Siena Condivisa”, con la partecipazione del Comune e della associazione nazionale Labsus, potrà efficacemente sostenere eventuali proposte di nuovi patti di collaborazione.
La consigliera Carolina Persi nel ringraziare per la dettagliata risposta ha ribadito come l’interrogazione presentata volesse richiamare particolare attenzione sul fatto che alcuni immobili inseriti nell’elenco non fossero ancora completati. In virtù di questo, ha rimarcato la necessità, da parte del Comune, di vigilare ancor più in maniera accurata soprattutto durante questa fase di sperimentazione.
2) IL CONSIGLIO APPROVA LA RINEGOZIAZIONE DEI PRESTITI DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI
Un atto, per il sindaco, che permette di potenziare gli investimenti senza nuove tasse
Il Consiglio Comunale ha approvato, nella seduta odierna, la rinegoziazione dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, nell’ambito di una campagna generale per i Comuni, attraverso la quale è possibile gestire attivamente il debito, rimodulando la propria posizione debitoria.
Con l’adozione di questo atto, come ha detto il primo cittadino, sarà possibile usare le risorse per potenziare gli investimenti senza nuove tasse.
Il sindaco ha spiegato all’assemblea che la scadenza finale del mutuo passa dal 2044 al 2045, ovvero di un solo anno.
Con delibera del Consiglio comunale del maggio 2015, era stata definita la scadenza del 31 dicembre 2044 per la gran parte del debito nei confronti della CDP.
Il sindaco ha sottolineato che l’amministrazione persegue politiche di riduzione e attenta gestione dell’indebitamento, con l’obiettivo di contenerne l’onerosità in relazione all’andamento di mercato e di perseguire condizioni di equilibrio del bilancio comunale, optando per il 31 dicembre 2045 come fine data ammortamento, prolungando, quindi, di un anno le attuali condizioni, ottenendo un risparmio immediato di 128mila euro e di quasi 10mila euro all’anno fino alla scadenza definitiva.
Il primo cittadino, nel rilevare che tale operazione riduce gli oneri annuali delle rate a carico dell’Ente, ha evidenziato che il Comune conseguirà un risparmio sul servizio di rimborso del debito nel corrente anno e abbatterà leggermente l’onere attuale delle rate di mutuo negli anni successivi fino alla fine del 2044, ottenendo il maggior risparmio possibile in termini di riduzione del tasso di interesse. In questo modo il tasso fisso medio risultante dalla rielaborazione delle posizioni debitorie si riduce dal 4,90% a circa il 4,89%.
L’Ente ha quindi optato per la proposta formulata dalla Cassa DD. PP. per la rinegoziazione pari a un capitale di residuo 14.585.044 euro, dando atto che sono rispettate tutte le condizioni previste dalla legge per la rinegoziazione, visto che il Comune non si trova in dissesto o in situazione strutturalmente deficitaria, e che sono stati rispettati gli obiettivi di Finanza Pubblica per il 2016.
Il Sindaco ha concluso facendo presente che con questo atto viene rinegoziato il debito residuo al 1° luglio 2017 di tutti i mutui in essere con la Cassa DD. PP., impegnandosi a corrispondere al 31 dicembre 2017 la sola quota interessi relativa al secondo trimestre e a rimborsare il residuo debito di ciascun mutuo in rate semestrali, posticipate, costanti, comprensive di quota capitale e quota interessi, da pagarsi il 30 giugno e il 31 dicembre di ciascun anno di ammortamento, a partire dal 30 giugno 2018 e fino al 31 dicembre 2045.
Il risparmio così conseguito sarà destinato nell’ambito di una prossima variazione di bilancio.
1) IL SINDACO HA RISPOSTO ALL’INTERROGAZIONE URGENTE SULLA MOSTRA “SIENA TRA IL ‘200 E IL ‘400”
I consiglieri Laura Sabatini, Alessandro Trapassi, Pietro Staderini e Marco Falorni, durante la seduta consiliare di questo pomeriggio, hanno presentato un’interrogazione urgente sulla mostra espositiva “Siena tra il 200 e il 400” della collezione dell’architetto Simonpietro Salini che sarà inaugurata il prossimo 14 giugno nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico.
Sabatini nell’evidenziare il livello artistico dell’allestimento, frutto della generosità del noto architetto nei confronti del popolo di Siena, ha chiesto informazioni sulle forme di promozione e pubblicità adottate dall’amministrazione per valorizzare e rendere fruibile a un vasto pubblico la mostra della Collezione Salini con una necessaria e dovuta divulgazione sia in Italia, sia all’estero.
Il sindaco ha confermato l’apprezzamento per la disponibilità dell’architetto Salini, evidenziando anche il contributo del Comune per la progettazione di questo grande evento. Salini ha richiesto espressamente di curare personalmente e direttamente tutta la comunicazione inerente l’evento, incaricando personale e ditte. I soggetti incaricati hanno redatto e predisposto un piano di comunicazione condiviso dal Comune. A oggi è stato realizzato un sito internet appositamente dedicato e attivata una pagina facebook. Per il piano mezzi sono stati predisposti: circa 2mila inviti da diffondere con una rete privata e una pubblica sia in Italia sia all’estero; 200mila dépliant, locandine, manifesti, totem e stendardi. Previste e già prenotate inserzioni pubblicitarie sulla stampa. L’amministrazione integrerà il piano con comunicazione web sul sito istituzionale, su Siena Comunica, Enjoy e sui social di riferimento, e, durante l’allestimento saranno promosse ulteriori forme di comunicazione. Lo scorso 30 marzo si è tenuta una conferenza stampa di presentazione, che è stata ripresa e lanciata anche dall’agenzia giornalistica ANSA.
Laura Sabatini, pur gradendo la condivisione espressa dal sindaco sul valore dell’allestimento e la generosità per il dono fatto da Salini alla città, ha, comunque, sollecitato una maggiore promozione, perché come riferitole da diverse persone, non è ancora evidente la compagna di informazione per questo importante appuntamento cittadino ad una quindicina di giorni dall’inaugurazione.